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1 settimana dopo...

<<Come si chiama? Racconta su>>
Hilary finalmente è riuscita a trovarsi un ragazzo che la accetta per quella che è, oggi me lo sta raccontando qui al parco, essendo la Vigilia di Natale tutti si stanno sfrenando per andare a comprare gli ultimi regali, le vie di Miami sono più affollate del solito e il parco è il posto più tranquillo.
<<Si chiama Guido>> risponde <<È argentino e suona la chitarra>>
<<Wow che descrizione dettagliata>>
<<Beh è ancora presto per cantare vittoria, non è una cosa così ufficiale>> spiega senza mai smettere di sorridere. Beata te, beate queste persone così felici intorno a me...tutto quello che vorrei per Natale sarebbe un po' di felicità, e magari trovarmi anche un altro lavoro dopo esser stata licenziata alla Sct House. Volevo tornare a lavorare al bar di Hilary e Peter, che ora è di Cameron, ma purtroppo i camerieri sono al completo e boh forse ho bisogno di cambiare ambito lavorativo...
Per il fatto di esser single non mi lamento, anche se purtroppo è difficile dissimulare i miei sentimenti che forse sono ancora lì ben presenti.
Non vedo Samuel dalla litigata di una settimana fa, non parlo con Christian da quando abbiamo fatto l'amore sul divano una settimana fa. Entrambi probabilmente erano degli addii.
<<Sono davvero felice per te>>
<<Lo dici come se ti mancasse qualcosa>> Hilary mi abbraccia <<Magari per Natale ti sorprenderai e troverai quello giusto per te>>
<<Non voglio un ragazzo, voglio solo ritrovare me stessa...in questi ultimi mesi mi sono letteralmente persa>> ammetto sentendomi un po' disagiata.
<<Da quando hai fatto quel colloquio...>> ha ragione da quando ho rivisto Christian Scott sono cambiata e ho perso la traiettoria del mio destino. Non vado quasi mai nemmeno all'università, sarebbe ora di dare anche qualche esame o finirò per passare tutta la vita a studiare.
<<Almeno c'è una piccola gioia...>> Hilary mi mette le mani sulle spalle e mi gira lentamente dietro. Di fronte a me appare Samuel con i capelli leggermente cresciuti e un sorriso smagliante.
<<Samu...>> Samuel mi abbraccia strozzandomi, mi stupisco e poi mi sciolgo nell'abbraccio.
<<Come stai?>> mi chiede sempre sorridendo
<<Bene, ma...>> Hilary fa l'occhiolino a Samuel e se ne va salutandomi con la mano. Erano organizzati?
<<Senti, ho riflettuto molto sulla nostra discussione, mi dispiace davvero tanto, non ci vedevo più dalla rabbia>> si scusa
<<Tranquillo, è stata colpa mia lo ammetto>>
<<Domani è Natale, e dato che tu sei una persona speciale non potevo non scusarmi con te>> Samuel mi prende la mano e si avvicina a me.
<<Scuse accettate>> sorrido e lo abbraccio ancora <<Sono felice di non averti perso>> ammetto con una voce fragile.
<<Non mi perderai, sarai così stanca di vedermi attorno che ti nauseerai della mia presenza>>
<<Ohh allora faranno l'effetto contrario le tue scuse>>
<<Eh già ahah>>
Invito Samuel a cena fuori con me, Gemma e Cameron. Passiamo una bella serata, scherziamo, ci divertiamo, niente alcol e aspettiamo la mezzanotte per farci gli auguri di Natale.
Tutto sommato me la posso cavare, ho molti amici che mi supportano, non sono mai sola, ce la potrei fare a ritrovare me stessa.

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