Epilogo

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Non appena mi svegliai, i miei occhi furono colpiti da una strana luce che aveva invaso l'intera  stanza, e subito spostai lo sguardo fuori dalla finestra.

La neve scendeva silenziosa, creando una strana atmosfera quasi da rendere il paesaggio ovattato, tutto così bianco e puro da sembrare  surreale.
Un sorriso si fece spazio sulle mie labbra, mentre mi godevo uno dei miei momenti preferiti.

Era il 25 dicembre, ed io mi sentivo estremamente felice.

Ma non appena mi resi conto che Christian non era al mio fianco, fissai per qualche secondo quel posto vuoto, un po delusa.
Avrei  tanto voluto perdermi nei suoi occhi, baciare le sue labbra, e stringermi a lui per tutto il tempo che avrei avuto a disposizione, mentre fuori scendeva la neve.

Ma il Chriss testardo che conoscevo, non avrebbe mai amato quel giorno, quella festa, e quella magica atmosfera che si respirava.

E mentre tremila pensieri negativi passavano dalla mia mente, su dove potesse trovarsi, una strana sensazione mi fece  rilassare e l'unica cosa che mi ritrovai a fare e rotolare tra le coperte, e ispirare il suo profumo ben inciso in quel letto.

Era andato tutto troppo bene, fin a quel momento che iniziai ad averne un po paura.

Il boato del tappo dello stumante che Jack aveva aperto, seguito dalle urla delle mie due amiche mi fecero staccare dalle labbra di Chriss.
Emozione, felicità, leggerezza, quel mixer di sensazioni arrivò fino ai miei occhi che iniziavano a pizzicare, ma cercai di trannere le lacrime o almeno finché non posai lo sguardo su un paio di occhi verdi cosi simili ai miei, e abbassai ogni barriera.

Ero dannatamente felice, e lui lo era per me.
Stava sorridendo, ed io non avrei mai dimenticato quel momento.

Le dita di Chriss, sfiorarono il mio viso, e con il suo polpastrello cacciò via le mie lacrime.
"Al, non vuoi vedermi piangere qui davanti a tutti, vero?"
Sorrisi
"Non né saresti capace, River!"
"Potresti ricrederti sul tuo futuro marito!"
Avvolsi le mie braccia al suo collo, e mentre mi godevo il suo meraviglioso  profumo,  incontrai gli occhi di mio fratello lì infondo alla sala, già puntati nei miei.

Avrei dovuto avere paura di quello guardo, di quei occhi che mi avevamo fatto tanto male ogni volta che mi avevano sfiorato, ma in quel momento gli dedicai un leggero sorriso.
Forse era felice per quello che stava accadendo nella mia vita, forse si stava liberando della sua  parte peggiore, ed io avrei cercato di dar una seconda possibilità a quel rapporto, in fondo era sempre mio fratello, ed ero sucura che Sam lo avrebbe salvato da ogni cosa.

Venni distratta da quel ricordo da un brusio di voci, una in particolare quella di Jack che continua ad urlare  contro qualcuno.
E scesi dal letto combattendo contro la mia voglia di farlo, e mi precipitati sotto la doccia.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora