Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-

I'm here

"Quei due facevano fatica a stare insieme, ma era impossibile separarli"

Erano passati quattro lunghi giorni, nel quale non avevo fatto altro che cercare di evitare Chriss, imponendomi di restare in quella casa ogni qual volta jessica tentava di portarmi con lei e i suoi amici, in giro per Roma, o da qualsiasi altra parte.
Avevo anche mangiato poco in quei giorni, scendevo in cucina di notte mentre lui continuava a sbattere il suo letto con chissà quale ragazza, ma in quel modo avevo la certezza di non incontrarlo.

Dovevo mantenere quella promessa, soprattutto per me stessa. Non potevo farmi prendere da quel ragazzo, in nessun modo.

Ero arrivata in quella città senza pormi nemmeno per un secondo quel problema, senza pensare cosa avrebbe comportato rivederlo dopo tutto quel tempo.

Ed era stato un grande errore.

Avevo evitato di proposito di andare a Roma in quei anni, proprio per paura di cio che sarebbe potuto succedere, per non ammettere a me stessa cio che provavo per quel ragazzo. Forse, era solo una semplice cotta da adolescente del cazzo, ma stava di fatto che averlo rivisto, essere tornata indietro con il tempo a quanto non smettevamo mai di litigare, e aver superato ogni limite baciando quelle labbra che avevo sempre desiderato, aveva scombussolato ogni cosa.

E restare lì ignorando tutto cio che stava succedendo al mio interno, era più difficile di quel che pensassi.

Dovevo evitarlo, e opprimere ogni sensazione.

Ma invece di appigliarmi al modo in cui continuava a trattarmi, a come le cose che uscivano dalla sua bocca mi ferivano, non feci altro che pensare alla sua infinita bellezza.

La rabbia che avevo provato, sembrava essere scomparsa nel nulla.

E ogni centimetro delle sua pelle, di quei muscoli contratti, e per fino quel.suo modo di fare indisponente mi tornò alla mente

E una strana sensazione, a me totalmente sconosciuta arrivò dritto al mio stomaco.

Era successo davvero, aveva fatto crollare ogni mia barriera nel modo piu inaspettato possibile. Ed io ero stata una vera cretina a permettere una cosa del genere.

Il sapore della sua bocca era stato il motivo della confusione nel mio cervello, ed era qualcosa di così forte che non riuscivo ad ignorare.
Ma quei giorni mi erano bastati per capire la persona che avevo davanti, se non altro un perfetto giocatore.

Ed io non volevo assolutamente partecipare a quella partita. Perciò quello era un valido motivo per tenermi ben lontana da lui.

Ma lasciando per un attimo da parte quei occhi scuri, c'era qualcos'altro che non avevo ancora capito.
Jessica in quei giorni era stata più fredda del solito, forse era colpa mia, per averla esclusa dalla mia vita, per non essere stata capace di raccontargli ciò che mi stava succedendo.
Ma quello avrebbe comportato dirgli del bacio, ed io non ero disposta ad espormi con lei fino a quel punto, anche perché nella sua testa malata si sarebbero formati mille modi, per tentare di aggiustare le cose, ed io non l'avrei sopportato.

In piu non avevamo parlato neanche del suo comportamento di quel maledetto giorno che aveva avuto nei miei confronti, e a me stava bene così, non avevo voglia di addossarmi altre preoccupazioni e vivere in quel modo, mi parve la scelta migliore.

"Allora Aly, domani inizierai a lavorare?" Quella mattina, il suo viso splendeva piu del solito, e non poteva essere altro che una cosa positiva.
"Si, hanno spostato la data gia ben due volte,ti rendi conto?"
"Vedi il lato positivo, oggi verrai con noi in uno dei posti piu belli di questa città"
"Conosco gia tutti i posti di questa città, perciò passo"
"No, questo non lo conosci affatto, fidati!"
"No, non mi va Jess"
"Non raccontarmi palle, verrai a qualsiasi costo, anche perché mio fratello non rinuncerà mai, perciò troverete un' accordo"
Mi pietrificai di fronte alle sue parole, non sapeva assolutamente niente del fatto che ci stessimo evitando, ma forse era talmente palese che aveva capito senza bisogno di tante spiegazioni.