In equilibrio su di Me

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"E ci sarà, il ballo delle incertezze.
E ci sarà chi ha rischiato tutto, ed a perso.
Che per stare in pace con te stesso e con il mondo, devi imparare a volare, lasciando a terra Te Stesso"

Ero consapevole di avere un problema con me stesso, quella corazza che mi ero cucito addosso, fin da quanto ero un fottuto ragazzino, mi aveva sempre portato a pensare, che mi avrebbe protetto da ogni cosa. Combattere contro le mie emozioni, soffocandole a tal punto da non farle trasparire, mi aveva fatto guadagnare la fama di essere senza cuore, ma solo io sapevo quanto fosse immeritata.

Il carattere di merda che mi ritrovavo, non era altro che un modo per andare avanti in quella vita, che non era mai stata a mio favore.  
Essere così stronzo, ormai faceva parte di me, ed era proprio quello che mi aveva sempre permesso di contraddistinguermi, di non avere mai paura di un cazzo.

Eppure tutto quello era vacillato, nel momento in cui una parte importante della mia vita, si era spezzata, fino a ritrovarsi sotto terra, solo ed esclusivamente per colpa mia.
La morte di Luke mi aveva fatto tirar fuori tutto ciò che tentavo di nascondere, di opprimere. Ogni emozione era uscita fuori più potente che mai,  mandando a puttane ogni corazza.
Ma non era stato per niente un bene, dato che dopo di allora, avevo alzato un muro insormontabile, cacciato via  ogni tipo di sensazione, restando attaccato solo ed esclusivamente alla rabbia. 

E quello mi aveva devastato fino a farmi morire dentro.

"Bro?"Mi voltai di scatto, e fissai il viso del mio migliore amico, rendendomi conto di essere ancora in quel fottuto supermercato, e che la mia testa, inaspettatamente aveva preso a vagare tra quei pensieri, senza che riuscissi a capirne il motivo. Sentii solo le dita delle mie mani stringere sul carrello, avvertendo una strana sensazione. 

 "Che vuoi?"                                                  "La tua ragazza è scomparsa" corrugai la fronte, prima si spostare lo sguardo dietro alle sue spalle, cercando quei occhi verdi , che mi avevano portato a vivere per la seconda volta.     
"Dove cazzo è?" mi rivolsi a lui nel peggiore dei modi, come fosse il responsabile di tutto ciò.
"Credo, si sia incazzata BRO" La sua mano si poggiò sulle mie spalle, in segno di conforto, ed io spinsi il carrello verso le casse, ignorando come sempre ciò che stavo provando.

Non spiaccicai parola,  neanche quando arrivò il nostro turno, e  in modo brusco spostai le cose dal carrello, a quel fottuto nastro.

La cassiera arrossì all'istante, facendo fatica anche a guardarci in faccia, dati gli infiniti pacchi di preservativi che era costretta a contare, per poi passarli a jack che li sistemava dentro uno scatolo, con uno stupido sorriso sul viso. 
           
"Sono 420.00€"                                           
"Cristo!" Jack esclamò stupito, ed io incrocia le braccia al petto, gustandomi quella scena, per distrarmi da ciò che stava tartassando il mio cervello.

"Chriss, tira fuori una delle tue carte di credito, cazzo!" sorrisi beffardo, scuotendo la testa in segno di negazione, solo per il gusto di fargli fare una grandissima figura di merda. 
"Bro, daje, datte na' mossa!" i suoi occhi mi stavano letteralmente supplicando,  e i miei lo guardavano con sfida. "Scordatelo, non sono  io a dover pagare le tue perversioni. Non crede Signorina?" la ragazza gli sorrise debolmente, e poi riportò lo sguardo sul mio, che distolsi all'istante.               

"daj jack, non farmi perdere tempo" le sue mani scivolarono in modo brusco nelle tasche dei suoi jeans, e tirò fuori quel maledetti soldi, rendendomi soddisfatto.

Non appena uscimmo fuori, l'aria fresca si scontrò sul mio viso, facendo spostare il ciuffo dei capelli dai miei occhi, i quali  feci scorrere su tutto quel fottuto parcheggio del cazzo, fino a portarli sulla mia macchina. E non appena mi resi conto di non aver trovato ciò che volevo, iniziai a sentire una fitta al petto.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora