Se solo fossi Mia

5.3K 145 5
                                    

"Vieni da me" sussurrai tra l'incavo del suo collo.
"No!" Rispose, baciando le mie labbra
"Al non farti pregare"
"Chriss, non posso. Tua sorella mi sta aspettando"
Alzai gli occhi al cielo, prima di spingere la sua schiena contro il muro

"Sto iniziando ad odiare questa situazione"
Inaspettatamente poggiò le mani sul mio viso, e mi abbassò con violenza alla sua stessa altezza.

Un secondo nel quale mi persi nei suoi occhi.

Ma un attimo dopo, le sue labbra erano sulle mie.
E il mio sapore invase il suo, con possesso.

**
Non riuscivo ancora a credere, che quello scricchiolo di ragazza, fosse stata capace di tirar fuori da uno come me, quelle benedette sensazioni.

Ero stato fottutamente bene, dimenticando ogni cosa, a tal punto che dalla mia bocca erano uscite parole, che prima di allora non credevo nemmeno esistessero.

E in quel momento che avevo toccato con la schiena di nuovo il mio letto, iniziai a rimpiargere l idea di non averla al mio fianco.

Mi piaceva, e odiavo allo stesso tempo il modo in cui dovevamo nasconderci.
Jessica non poteva avere quel potere su di noi.

Ma nonostante tutto, non appena stavo per cadere letteralmente nelle braccia di Morfeo, un forte urlò mi riportò alla realtà, svegliandomi completamente.

Mi alzai con il cuore il gola, e corsi fino a spalancare la porta di mia sorella, sbattendola contro il muro.

I miei occhi incontrarono un corpo esile piegato su se stesso, mentre il suo viso era immerso da lacrime interrotte, e il suo petto si alzava e abbassava in modo irregolare, ed io
mi avvicinai e le presi la mano, incapace di far qualsiasi altra cosa. Cazzo!
"Aly.. hey guardami"
Non lo fece, e mi assali' il panico.
"Alissa.. sono io cazzo apri gli occhi"
ancora una volta i suoi rimasero chiusi, ed io sentii il petto stringersi in una morsa, così scattai e cominciai a scuoterla dalle braccia mentre le mie labbra pronunciavano interrottamente il suo nome senza aver nessun risultato.

Doveva esserci mia sorella in quella cazzo di stanza. Invece ero solo a combattere contro qualcosa che iniziava a spaventarmi.

D'un tratto le sue palpebre si alzarono mostrandomi quel verde cosi intenso e dannatamente Bellissimo fissarmi impauriti.
Quella fu' la miglior sensazione che avessi mai potuto sentire, dato che mi sentii rinascere
"Hey..sono qui ,Tranquilla"
Strinsi la sua mano nella mia, e lei mi strattono' avvolgendomi in un abbraccio soffocante, inalai il profumo dei suoi capelli e gemetti mentre il suo respiro si faceva sempre piu regolare.

Sentii la mia maglietta inumidirsi dalle sue lacrime, ma io la strinsi ancora più forte, facendole capire che io c'ero, e non avevo nessuna intenzione di lasciarla sola.

"Scusami" mi sussurrò prima di lasciare le mie braccia.
"Scusarti?"
"Ti avrò svegliato!"
"Aly non dire Stronzate, Io sono qui e ci sarò sempre, okey?"
Asciugai le sue lacrime con i miei polpastrelli, e sentii la sua pelle cosi liscia e morbida, che non riuscii a non lasciare un leggero bacio sulle sue guance.
"Vuoi un po d'acqua?" Annuì, ed io mi staccai da lei quell attimo per avvicinarmi al comodino.
Ma fu un fottuto errore del cazzo, dato che nello stesso istante senti il suo respiro affannarsi, e riprendere quel incubo, così devastante.

"Cazzo, Aly!" Di nuovo al suo fianco, non persi neanche più un secondo, che la sollevai tra le mie braccia.

*
La tensione mi stava attanagliando l'anima, camminavo avanti e dietro in quel fottuto corridoio del pronto soccorso, senza sosta.
Appoggiai le mani al muro e soffocai un'urlo prima di scaraventare una serie di cazzotti contro quella parete, che per mia fortuna era di cartongesso.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora