Cammino a passo incerto sui binari della stazione, mentre trascino a malapena la valigia alle mie spalle.. Intorno a me c'è il caous più assoluto, lo stridere dei treni, il via vai delle centinaia di persone che mi circondano, ma io mi sento tremendamente SOLA.
Lacrime rigano il mio viso, mentre la mia mente non fa altro che percorrere quel meraviglioso corpo che solo poche ore prima era incollato alla mia pelle.
Poi mi fermo di colpo, vedendo davanti a me la terra finire, un'immenso burrone mi separa dal treno.
Sposto gli occhi ripetutamente finché mi faccio coraggio,e cerco d incamminarmi, ma una mano afferra il mio braccio ed io incontro di nuovo i suoi bellissimi occhi, quelle due pozze scure si riflettono nei miei, finché....
... qualcuno ci spinge, facendoci cadere entrambi in quel burrone."Noooooooooooooooo"
Mi svegliai di soprassalto, sentendo il cuore battere all'impazzata tra il petto, spostai le coperte dal mio corpo per il troppo caldo, e mi resi conto di essere completamente fradicia di sudore.
Avevo un'assoluto bisogno d'aria, cosi molto involontariamente i miei piedi mi portarono alla finestra.
La spalancai, e il vento cominciò a sfiorarmi il viso, quella sensazione bastò per fa si che i miei occhi si chiudessero, cercai di spostare i miei pensieri altrove ma quell'incubo parve non voler uscire dalla mia maledettissima testa.
Aprii gli occhi, e notai la pioggia abbattersi al suolo con una velocità sempre più inaudita, e in quel momento una lacrima cercò di uscire dai miei occhi, ma da testarda qual'ero non glielo permisi.
Stava diventando tutto così insopportabile, e un senso di panico avvolse il mio corpo, imprecai mentalmente gia sapendo cosa avrebbe portato quella reazione. Ma presa dall'istinto, aprii la porta della mia camera e scesi giu come una vera iena fin a che non mi ritrovai sotto la pioggia.
Le gocce colpivano ripetutamente il mio viso, mentre l'aria fresca s insinuava sul mio corpo fino ad arrivare dentro le mie ossa. Le ginocchia cedettero sull'asfalto di fronte a quel dolore, e nel accasciarmi a terra le lacrime diedero libero sfogo, scendendo interpide sul mio viso.
Si mischiavano alle gocce della pioggia, e quello in un certo senso mi rassicuro'.Era come se non fossi stata la sola a piangere, potevo nascondermi dietro ad una tempesta che si stava abbattendo su di me, rendendo il mio corpo solo un misero puntino insignificante sul resto dell'universo.
Ma quello non bastò per far si che il dolore svanisse. Avevo bisogno di tirarlo fuori dal mio corpo perché mi stava distruggendo ed io stavo arrivando al punto di non ritorno.
Cominciai a tirar fuori un urlo , poi un'altro, finché non presi confidenza lasciandomi trasportare dalla disperazione e sfogandomi nell'unico modo che avevo a mia disposizione.
In fondo avevo solo perso l'unica persona che ero riuscita ad amare nella mia vita.
Due braccia mi avvolsero in una stretta, e quel suo profumo cosi nauseante entrò nelle mie narici facendo aumentare notevolmente le mie urla.
"Sscch.. Alissa calmati..sschh
Respira.." cominciai a scalciarlo via, ma lui strinse sempre piu il mio corpo esile al suo, finché non incontrai due occhi identici ai miei fissarmi.Fermai ogni movimento, ma per la prima volta non ebbi nessun tipo di paura.
"Alissa.. per favore respira, non succederà niente, tranquilla"
Non riuscivo a credere che mio fratello era lì piegato sulle ginocchia a sussurrarmi di star tranquilla, mentre la pioggia continuava ad abbattersi su di noi. Trattenni il respiro, ma lui poggiò i palmi delle sue mani sulle mie guance, asciugando le lacrime che ancora fuoriuscivano dai miei occhi.
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Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-
ChickLitAlissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da quando si e creata una Corazza in quella vita che le ha dato solo dispiaceri, ma la sua migliore Amica Samantha farà di tutto per farla allont...