"Ho scoperto che la Rabbia è come il fiato, se la trattieni puoi finire soffocato"
Da alcuni minuti, non riuscivo più a gestire il mio corpo, né avevo perso ogni possesso.
Ero schiavo della mia stessa rabbia che mi aveva travolto, infuocando ogni centimetro della mia pelle, e annebbiato del tutto ogni ragione nel mio fottuto cervello.
Contrassi la mascella, e strinsi le dita in due pugni ferrei, prima di uscire fuori da quella merda di casa nel minor tempo possibile, sbattendo con tutta la forza che avevo il portone alle mie spalle, e assestando subito dopo una serie di calci a delle fottute piante del cazzo che si trovavano su quel pianerottolo.
Un tonfo assurdo, e il rumore di quei pezzi che si frantumarono al suolo non fu abbastanza, la rabbia aumentava sempre di piu, avrei potuto fare qualsiasi cosa in quel momento, ma niente mi avrebbe dato pace.
Dopo tutto quel tempo, avevo rivisto il suo viso, e ogni cavolo di ricordo sembrò accendersi nel mio cervello.
"Porca puttana!" urlai prima di afferrare in modo brusco lo sportello della mia macchina.
"Chriss... Aspetta!" la sua voce arrivò alle mie orecchie nello stesso istante che la mia mente mi stava imponendo contro ogni mio cazzo di volere quei fottuti ricordi della mia infanzia che avevo quasi del tutto rimosso, o almeno era quello che credevo.
Sentii la gola stringere, quasi a non riuscire nemmeno a respirare.
"Christian?"
Deglutii a fatica, ed entrai in macchina.
Ma il viso di quella donna di merda non smetteva di torturarmi, non riuscivo a cancellarlo."Cristo!" assestai un pugno sul volante, incapace di uscire da quel cazzo di tunnel nel quale mi avevano costretto ad entrare, un'altra volta.
"Hey, Chriss!" Sentii lo sportello aprirsi, e la sua mano poggiarsi sul mio braccio al quanto teso
Non mi voltai, non avrei potuto farlo, stavo bruciando dalla rabbia e lei non doveva restare lì.
"Che cazzo vuoi?" dissi con la voce piu roca del nornale, fredda e senza nessun tipo di emozione, guardando dritto davanti a me.
"Guardami Chriss, sono io!" come se non lo sapessi, sentivo il suo profumo possedere con violenza le mie narici, la sua voce far stringere le mie mani contro quel volante, per il modo in cui mi stavo trannendo.
"Hey!"
Mi scrollai dalla sua presa in modo violento e finalmente la guardai in faccia."Vattene Al, ho bisogno di stare solo perciò fammi il favore di sparire, e non farmelo ripetere" dissi categirico, non provando nemmeno un fottuto briciolo di sensibilità, non che io l'avessi mai avuta, ma con lei non avevo mai usato quel tono così freddo e distaccato.
"Non vado da nessuna parte, se resti solo finirai per fare qualche cazzata.. perciò.." scesi dalla macchina così velocemente fa farla indietreggiare di colpo.
"Non ho bisogno che mi fai da babysitter cazzo, torna in quella fottuta casa di merda, porca puttana Al" le urlai in faccia.
"Non ci torno, smettila di dirlo! E calmati un secondo" feci sbattere lo sportello della mia auto al limite di ogni mia pazienza, lei sussultò per lo spavento ed io strinsi i miei occhi gia innettati di sangue.
"Calmarmi? ma ti senti quando parli?" Incrociò le braccia la petto, e fissò i miei occhi con insistenza.
"Calmarmi è l'ultima delle cazzo di cose che riuscirei a fare in questo momento, perciò sta zitta se devi sparare cazzate"
"Rispondermi di merda, spaccare ogni cosa non ti farà sentire meglio"
"Tu non sai un cazzo!" Avevo oltrepassato ogni limite, le urlavo in faccia, scaricando su di lei ogni mia cazzo di rabbia repressa, avevo dimenticato chi avevo di fronte, non riuscii a pensare che fosse una donna e tanto meno che fosse Lei Alissa.
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Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-
ChickLitAlissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da quando si e creata una Corazza in quella vita che le ha dato solo dispiaceri, ma la sua migliore Amica Samantha farà di tutto per farla allont...