Non ero certa di quanto tempo fosse passato dall'ultima volta che ero uscita dalla mia camera, ma in fondo non mi dispiaceva affatto.
Ero completamente strofondata nel mio letto, immersa da ogni tipo di schifezze che avevo mangiato, mentre guardavo per la millesima volta ormai, la saga di twilight, nonché il mio film preferito in assoluto.
E tutto l'amore tra Bella ed Edward, non faceva altro che innervosirmi.
Ma qualcuno bussò alla porta ed io istintivamente alzai i miei occhi al cielo, sbuffando.
"Chi è?" Chiesi scocciata.
La testa scura di mio padre sbuco' da dietro la porta, ed io notai i suoi occhi guardarmi con una strana luce.
"Hey Aly.. perché non scendi un po giù? Potremmo parlare se ti va?"
"No papà, non né ho voglia"
Fece qualche passo verso di me prima di riprendere a parlare
"Che ti succede, piccola?"
"Potresti non chiamarmi in quel dannato modo?" Quasi gli sbraitai contro e notai il suo viso sconcertato, così cercai di moderare il mio tono.
"Mi dispiace ma vorrei restare da sola,non credo di chiedere troppo no?"
Mosse la testa rassegnato, ed uscì dalla mia camera sbattendo la porta alle sue spalle.Lo stavo deludendo, il mio stage non era servito a niente, se poi continuavo a trattarlo in quel modo.
Ma non riuscivo a fare diversamente.Portai la schiena contro il materrasso e una lacrima cercò di uscire dai miei occhi, ma mi sforzai nel trattenerla,non volevo diventare così debole a tal punto da piangere come una cretina, ogni misero minuto della mia giornata.
Mi sembrava una situazione ingestibile, il dolore mi stava lacerando dentro, ma non riuscivo a trovare altra soluzione se non soffrire come meritavo, e stare rinchiusa in quella camera mi era sembrata la cosa migliore.
Ero stanca.. stanca di vivere una vita cosi dannatamente complicata, una vita fatta solo di sofferenza e di dolore. Avevo bisogno di una persona con cui piangere, una persona che mi avesse rassicurato dicendomi che tutto fosse andato per il meglio,ma quella stessa persona era lontana, ed io ne avevo tutti i meriti.
Dovevo tenere duro, perché nulla era semplice se riguardava la mia schifosissima vita, quel senso di vuoto, di disperazione, per non aver a fianco ciò che mi rendeva felice, prima o poi se n'è sarebbe andato, e chissà sarei riuscita a vivere come ogni essere umano su quella faccia della terra.. o almeno era ciò che speravo.
In quel modo mi lasciai andare e diedi libero sfogo alle mie lacrime.
Chriss
"Christiann?? Diavolo ti muovii??"
Uscii da quel bagno, esasperato dalle continue lamentele di jack, che avevo ben ignorato per più di mezz'ora.
"Che cazzo vuoi??"
"Devo pisciare, e tu ci metti una vita per farti una cazzo di doccia!"
"Potresti pisciare a casa tua, sempre se c'è l hai ancora. Dato che stai sempre qui a rompermi le palle"
"Vaffanculo stronzo"
Mi chiuse la porta in faccia, ed mi diressi nella mia stanza per vestirmi, ma nel farlo vidi una chioma bionda venirmi incontro e a quel punto feci di tutto per ignorarla, finché non chiusi quella dannata porta con una violenza inaudita.Evitavo lei, e qualsiasi cosa mi portasse a ricordarmi di quei occhi verdi.
Avevo interrotto ogni rapporto con mia sorella, la stessa persona con il quale avevo avuto il legame piu forte della mia vita.
Mi piegai per allacciare le mie converse, ma i miei occhi caddero su qualcosa sotto il letto. Cosi l'afferrai, capendo solo allora che fosse un semplice elastico per i capelli.
Me lo girai tra le mani, e un flashback mi fece ricordare a chi appartenesse provocandomi.una fitta al petto."Questa tua lentezza mi sta snervando" mi voltai al suono della voce di jack, che ultimamente mi stava proprio sul cazzo e feci scivolare l' elastico al mio polso.
"Jack.. mi vuoi lasciar respirare? Mi stai sempre addosso.. e che palle"
"Tuo padre è furioso, ti aspettava in ufficio gia un'ora fa!"
"Che c'è, sei diventato il mio segretario?"
"Se non avessi spaccato il tuo cellulare per la tua stupidità, forse ti avrebbe chiamato che dici?"
"Giusto jack! Potresti comprarmene uno, che razza di amico saresti eeh?"
Stavo provando in tutti i modi a mascherare ciò che per la prima volta provavo tra il mio petto.
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Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-
ChickLitAlissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da quando si e creata una Corazza in quella vita che le ha dato solo dispiaceri, ma la sua migliore Amica Samantha farà di tutto per farla allont...