Inesorabile

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"Non gli espressi il mio amore, a parole. Ma se gli sguardi hanno un linguaggio, anche il piu grande idiota avrebbe capito che avevo la perso la testa per lei. Era inevitabile"

Non riuscivo ancora a credere a tutto quello che era successo.
Quel ragazzo non smetteva mai di sorprendermi.
Si, perché quello era il modo in cui mi sentivo, dato che non avrei mai pensato che sarebbe stato in grado di far uscire quelle benedette parole dalla sua bocca, non da uno che voleva apparire a tutti i costi sempre così stronzo, e insensibile.

E Non che non lo fosse, quello era chiaro. Ma lui esagerava, recitava la parte del sostenuto della situazione, non aprendosi mai, e in quel modo allontanava da lui tutte le persone che gli volevano bene.

Ma proprio quel lato del suo carattere che cercava di mantenere a tutti i costi, aveva iniziato a vacillare piu volte davanti ai miei occhi, facendomi rendere conto chi fosse davvero Christian River.

Avevo iniziato a leggere i suoi atteggiamenti, a vedere le sue piccole dimostrazioni, e lo sforzo che faceva ogni volta per esprimere quello che provava. Lui non era lo stesso Christian River che tutti credevano, di quello né ero certa, quando eravamo da soli, lui cambiava, mi mostrava il meglio di lui, ed io non potevo far altro che esserne contenta. Mi sentivo quasi privilegiata in un certo senso, perché quella era la persona di cui mi ero innamorata, la stessa persona che riusciva a passare da essere uno stronzo del cazzo, al miglior ragazzo che avessi mai potuto immaginare , dal sorridere a prendere a pugni un muro, a far l'amore e poi litigare, ma sopratutto al Chriss senza nessuna corazza.

E tutto quello lo era con me.

Odiava mostrarsi in quel modo, era evidente, ma non sapeva che quella era la parte migliore di lui, quando abbassava quel muro, e sorrideva, diventava Christian River a tutti gli effetti.
E non poteva credere che quel modo di fare che si era imposto, potesse proteggerlo per sempre.

Doveva lasciarsi andare.

Le sue dita, si chiusero con fermezza contro le mie, mentre attraversavamo quel corridoio, con ancora tutti gli occhi puntati addosso.

Iniziavo ad odiare quella situazione, tutti quei sguardi non mi piacevano per niente, essere al centro dell'attenzione in quel modo, iniziava ad innervosirmi, ma Chriss non sembrava pensarla in quel modo.

Per una strana ragione, del quale non ero a conoscenza, aveva dipinto sul suo viso un'estremo sorriso, mentre risultava al quanto orgoglioso di ciò che stava facendo.

O almeno era quello che credevo.

Respirai a lungo, e spostai lo sguardo sulle nostre mani, ancora unite.
Era tutto quello di cui avevo bisogno, e non potevo farmi rovinare quel momento da nessuno dei pensieri che come sempre si appropiavano della mia mente, così mi costrinsi ad accantonarli in un angolo del mio cervello, per iniziare a godermi a pieno quelle sensazioni.

Esistavamo solo noi, i nostri cuori che battevano, e le nostre mani unite, come forse non lo erano mai state.

Ma in un attimo, sentii il mio corpo, sbattere contro il suo, e non appena alzai lo sguardo, lui mi avvolse nelle sue grandi braccia, facendomene inalare tutto il profumo.
"Non sai quanto vorrei essere a casa di jack, in questo momento. Cazzo! Forse e' un pensiero infantile, ma è tutto quello che vorrei, Al"
Avvicinai le mie labbra al suo orecchio, per far si che quel momento rimanesse nostro.
"Non è infantile, dato che preferirei essere lì, tanto quanto te"
Arriccio' le labbra contro il mio collo, e sentii il suo respiro accarezzare la mia pelle.
"Non dirmi certe cose piccola, o non risponderò più delle mie azioni"

Alzai la spalla a causa del brivido che aveva attraversato il mio corpo, e lui afferrò il mio viso tra le sue mani, fissandomi intensamente negli occhi.
"Non spingermi a prenderti di peso, e portarti in quella cazzo di casa"
Sorrisi dall'imbarazzo, aveva capito ogni mia sensazione.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora