La paura a volte può fotterti il cervello

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Ecco come uno scricchiolo di ragazza poteva farmi sorridere, e poi innervosire nel giro di pochi minuti.
Lei era l'unica ad avere quel potere su di me, ed io la odiavo.

Avevo impiegato una vita intera, a crearmi quella corazza che mi avrebbe aiutato proprio a non legarmi a nessuno. Ma poi tutto era vacillato, non appena quella ragazza dai occhi verdi era tornata a far parte della mia vita, come un cazzo di uragano.

Era bastato fissare quelle sfere magnetiche per fottermi in quel modo, era bastato assaporare le sue labbra, e prendermi la parte di lei piu pura.

Mi sentivo un vero cretino.

Ma nonostante tutto, scattai da quel divano e corsi a cercarla, senza pensarci minimamente.

Ero incazzato, e deluso allo stesso tempo, e quello non faceva altro che farmi diventare al quanto irascibile.

Non mi fotteva piu un cazzo di mio padre, della signora brawn e tanto meno di quel lavoro del cazzo.
Ma solo di Lei.

Una volta fuori, guardai in ogni cazzo di direzione mentre la mia mano passava ripetutamente tra i miei capelli dal nervosismo.

"Cazzo!"
Non sapevo quale strada avesse preso, e così provai a chiamarla non so quante volte, ma non ricevetti nessun tipo di risposta e quello mi mandò letteralmente in fumo, al punto che tirai un calcio contro un vaso di fiori, e portai una sigaretta tra le mie labbra per cercare di calmarmi.
Ma fu inutile!

Quel cazzo di telefono risultava sempre occupato, ed io diventai schiavo di quella rabbia del cazzo.

Ero abituato a tenere sotto controllo ogni cosa, jack, mia sorella, la mia vita, ogni cazzo di cosa mi circondasse.
Ma lei no!
Non faceva mai ciò che gli chiedevo, e non sapere dove diavolo fosse, con chi parlasse, mi fece girare i coglioni in maniera esagerata.

*
Era passata esattamente un'ora, da quanto ero tornato in camera, e di lei non avevo avuto nessuna cazzo di traccia.
L'avrei presa a schiaffi per quel fottuto comportamento da bambina capricciosa, ma d'un tratto sentii la porta aprirsi e non appena i miei occhi incontrarono i suoi, un senso di sollievo si fece strada dentro di me, ma poi come sempre esplosi.

"Perché diamine, non rispondi a quel merda di cellulare?"
Abbassò lo sguardo, e mi sorpasso' senza degnarmi di una parola, al ché l'afferrai per il braccio.
"Rispondi quando ti parlo"
"No!" Quella parola fece scattare uno strano meccanismo dentro di me, non seppi definire se fosse rabbia o ira per il mio ego di merda, ma stava di fatto che afferrai una lampada che era sul comodino e la scaraventai a terra.

"Sei una testa di cazzo! Sai quanto mi sono preoccupato eeh? Ma certo...a te che te ne frega, sei solo un egoista del cazzo che si prende il lusso di non rispondere, fottendosene altamente di chiunque"
"Non azzardati mai più a definirmi in quel modo, chiaro?
E poi scusa tanto, ma credevo fossi troppo impegnato a scopare Mrs Brawn, per preoccuparti di me"
Trattenni una risata amara
"Mrs Brawn? Aly potrebbe essere mia madre" esclamai furioso, e lei incrocio' le braccia sotto il seno
"Perché ti faresti scrupoli? Per te il mondo gira tutto intorno al sesso, e se c'è un egoista quello sei tu!" alzai un sopracciglio non capendo dove volesse arrivare
"Non ti sei fatto nessun problema a fare il casca morto con quella stronza davanti a tuo padre, e davanti a me, la persona con la quale avevi scopato pochi minuti prima. Mi fai schifo!"
"Aly non girare la frittata, sei tu che ti sei comportata da bambina del cazzo, mentre io stavo solo difendendo il nostro lavoro" ringhiai ancora
"Nostro? Bhe non hai detto che sia,una minima parola per me.
Mentre quella stronza ti leccava il culo elogiandoti, io non ho sentito di certo uscire il.mio nome dalla tua bocca del cazzo" urlò superando di gran lunga il suo tono di voce.
"Tu non capisci! Lei è un pezzo grosso ed io non potevo permettermi di fare cazzate,non questa volta" sputai fuori.
"Io sarei la cazzata? Bhe allora tanti cari auguri per il tuo progetto.. chissà a fine lavoro potresti sempre avere un premio da Mrs Brawn" disse esasperata.
"Smettila" MI diede le spalle e la fissai mentre prese la sua valigia, e la buttò sul letto in tutta fretta.
Aveva la fronte corrugata per l'incazzatura e le labbra leggermente esposte, anche in quel momento era perfettamente bellissima.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora