Nella Follia più Assoluta.

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Non ricordavo più cosa significasse ridere e raggiumgere quello stato di serenità, erano anni ormai che non mi succedeva, forse da quando ero una bambina, ovvero nell'unico periodo felice della mia vita. Dove non c'era alcun problema, ma solo gioia infinita.

Ma era solo un'illusione  perché troppo presto,  avevo capito quanto poteva essere ingiusta la vita.
Mi avevano strappato via mia madre,  e oltre  al senso di colpa, dovevo avere a che fare con il peggior incubo che una ragazzina potesse sopportare.

"Guarda che non c'è niente da ridere sai, avremmo potuto rendere le cose piu reali"
Mi riportò alla realtà e gliene fui grata, lo fissai negli occhi e pensai che dopotutto non tutti gli uomini potevano essere così vigliacchi.

Almeno lui non poteva esserlo, una parte del mio subconscio mi faceva credere o almeno sperare che Lui si sarebbe distinto dalla massa.

"Allora?"
"Che vuoi??"
"Scoparti, potrebbe bastarmi!"
"Sei proprio un maiale"
"Scommetto che piacerebbe anche a te"
"Non ci provare" gli puntai il dito contro, ma lui lo abbassò strattonandomi al suo petto.

"Ammetti che mi desideri, esattamente come hai fatto su quella cazzo di spiaggia"
"Quante volte ancora me lo rinfaccerai?"
"Te lo sto solo ricordando"
'È stato solo un episodio, che non si ripeterà più, quindi faresti bene a dimenticarlo."
"Daj Al, non puoi farmi questo. Né soffrirei" finse un dispiacere contorcendo il tuo viso.

"Potresti sempre soddisfare  i tuoi dispiaceri, altrove"
"Certo!.. ma tu potresti smetterla di stuzzicarmi in quel modo e poi lasciarmi solo, con un enorme problema tra le gambe"
Non era il solo ad aver avuto un problema, non che il mio fosse evidente.

Ma strusciarmi sul suo corpo e far aderire le nostre intimità per far infuriare quella stupida commessa, non era stata affatto una buona idea. Molto piu perché ero stata percossa da brividi,  e un immenso piacere che mi avrebbe sicuro portato ad infraggere quelle barriere che tanto avevo faticato ad alzare.

"Cammina.."
"Ammettilo!"
"Sta' zitto!"
"Non lo stai negando allora?"
"Chriss ti arriva una bella cinquina su quel bel faccino che ti ritrovi!"
Scoppiò a ridere ed io mi beai di quel suono, che mi sarebbe mancato da morire.
"Mi stai facendo un complimento?"
"Sei davvero stronzo!"
"Perché non hai il coraggio di dire che sono un gran figo?"
"Potrei mai dire il contrario River? Ti sei visto?"
"OOH OHHH OHHH.. FINALMENTE!" urlò come un deficiente
"Ti stai zitto?"
"No! Questo va festeggiato"

Mi trascinó  verso il bar, intrecciando la sua mano nella mia, e quel gesto per lui insignificante, mi fece bloccare il respiro.
Non capivo più nulla, sentito solo il battito del mio cuore accellerare.

"Che prendi?"
Lo guardai mentre mi sedevo a quel tavolino, dove le nostre mani si erano staccate.
"Quello che prendi tu!"
Infatti ordinò qualcosa al cameriere, e poi rispose al suo celleulare mentre i miei occhi non smettevano di guardare ogni suo lineamento, era davvero bellissimo ed io sarei stata di merda non appena l'avrei perso né ero sicura 

L'odore di ciocoolata dilató le mie narici, e vidi sul tavolo un cornetto e due cappuccini.
"Questo ti farà venire un orgasmo, preparati!" Arrossi di fronte alle sue parole, ma in fondo sapevo bene che quel suo modo di fare mi piaceva da impazzire.

"Mmh!" Mugugnai un gemito di piacere, di fronte al gusto delizioso di quel cornetto
"Cazzo, è buonissimo!" Dissi con ancora la bocca piena.
"Ti sei bagnata le mutande?"
"Christian! Ma smettila, sei davvero irrecuperabile"
Sorrise
"Che ho detto?"
"Perché devi finire a parlare sempre di sesso?"
"Forse perché sono con te, e tutto mi porta a pensarti in quel modo!"
"Mi dovrei offendere?"
"No! Dovresti essere felice che il mio corpo e attratto dal tuo come una fottuta calamita"
"Chriss, te lo chiedo per favore, la puoi smettere?"
"No!"
Alzai gli occhi al cielo, e subito dopo feci strisciare la sedia contro quel pavimento.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora