Gli sguardi come oceani, gli abbracci come Ancore.

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"Fanculo al mio ego, non so se mi spiego sono cresciuto pure senza te ma sai quanti tagli ormai che non riuscirò piu a nascondere.

Con la faccia pulita, e la pelle che è  sporca dai lividi blu, non mi manca il fiato, mi manchi tu..."
                                            Plume⚘

Strinsi le mani contro il marmo di quella fottuta finestra, mentre i miei occhi sembravano fissi su un punto indefinito del giardino, e i pensieri non volevano darmi tregua.

Erano le 3.00h di notte, e non riuscivo a dormire.

Mi sentivo soffocare, opprimere da quel cazzo di senso di colpa che portavo addosso, e che quella notte senza un vero motivo si era ampliato.

Aprii la finestra, facendo scontrare il freddo di novembre sulla mia pelle.

Ma quello non bastò per farmi tornare a respirare.

Non riuscivo a sentire niente, se non la voglia di spaccare qualsiasi cosa avessi a portata di mano.

Il motivo principale del mio stato d'animo, non era quella serata del cazzo appena trascorsa, ma qualcosa che mi stringeva nel petto, che portava la mia mente a non andare oltre, che mi faceva vivere la vita a metà. Che annullava ogni mio modo di essere , e mi faceva diventare debole.

Ormai ero abituato a tutta quella merda che mi circondava, sopratutto a mio padre e il suo continuo modo di mandarmi in bestia, avevo imparato a gestire ogni cosa, ogni fottuta cosa tranne una.

C'era qualcosa che non mi dava la possibilità di essere felice, qualcosa piu grande di me, e quel fottuto cielo lo sapeva piu di quanto potesse ricordare il mio cervello del cazzo.

Era impossibile anche a distanza di tutto quel tempo rimettere insieme i pezzi di quella maledetta sera che mi aveva cambiato la vita, il mio cervello aveva cancellato ogni cosa, dato la quantità di merda e alcool che avevo ingerito, e oltre che a sentirmi responsabile, egoista, bastardo, una vera merda, non ricordavo altro se non il forte rumore di quello scontro che avevo causato tra la mia moto e la sua.

Mandai giu un sorso di vino che da troppo tempo avevo tra le mani, completamente ferito lì dove mai a nessuno avevo dato la possibilità di arrivare.

II mio fottuto cuore.

"Cazzo!"
Avevo ucciso il mio migliore amico, mio fratello.
E quello non sarebbe mai cambiato.
Ero l'unico colpevole, e mi sarei portato quel peso addosso per il resto della mia stupida vita.

Avevo commesso un errore irreparabile, ero condannato a vita da quel senso di colpa.

Tirai un pugno contro la finestra.

"Porca puttana"

Non avrei mai potuto accettarlo.

"River?" Portai i miei capelli indietro, e mi voltai al suono della sua voce, che avrei preferito non sentire in quel momento.

Cazzo, stavo sprofondando e lei non doveva assistere a tutto quello.

"Al?" Sussurrai a pena, cercando di fermare la mia mente

E notai solo allora il suo corpo ricoperto solo da un fottuto completo intimo, mentre stava poggiata con la spalla contro la porta della mia cazzo di camera.

Spettacolare

Ogni sua forma, ogni centimetro della sua pelle era troppo per i miei occhi, e il profumo del suo bagnoschiuma riempì l'intera stanza, fino ad insinuarsi minaccioso nelle mie narici.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora