Un vero Coglione

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Non riuscivo piu a capire il comportamento di quel ragazzo, e in piu ogni volta che decidevo di volerlo assolutamente allontanare dalla mia testa, lui faceva di tutto per evitarmelo.

Mi faceva incazzare con una facilità assoluta, ma era anche vero che non riuscivo mai a rinunciare alla sua presunzione, e in quel momento mi stavo preparando alla velocità della luce, pur di vederlo, al punto che infilai le mie converse, e il cellulare iniziò a squillare.

"Cazzo" imprecai prima di rispondere.
"Al scendi, o ti lascio a piedi"
Sbuffai senza nemmeno dargli una risposta, e afferrando la mia borsa, iniziai a scendere quelle scale.

Non appena arrivai giu, il mio cellulare iniziò nuovamente a squillare, ed io risposi al limite del nervosismo.
"Sono qui, cazzo"
"Aly piccola, tutto bene?"
"Papà?" Rimasi completamente spiazzata dalla sua voce, al punto da non saper più cosa dirgli.
"Ti aspettavi qualcun'altro?"
"No, pensavo solo fosse il fratello di jessica, a cui piace infastidirmi" lui sorrise di gusto, e un rumore di gomme che stridevano sull'asfalto mi fecero alzare chi occhi, e vidi una macchina nera, fermarsi a pochi metri dal mio corpo.

Nonostante fossi concentrata a parlare con mio padre, non riuscii a fare a meno di sentire la musica che fuoriusciva da quei finestrini, e così mi avvicinai, facendogli ben notare che ero al telefono

Non appena salii sulla sua auto, fortunatamente ebbe la decenza di abbassare il volume, ma il suo profumo che invadeva quel piccolo spazio, iniziò a insinuarsi nelle mie narici, dandomi l'impulso di girarmi nella sua direzione

Cazzo se era bello.
I suoi occhiali da sole, coprivano i suoi occhioni scuri, che erano in netto contrasto con i suoi capelli leggermente piu chiari, del quale un ciuffo si era posizionato su di loro, rendendo il suo viso insieme al suo percing ben tirato tra i denti, sexy da morire.

"Alissa ci sei?" Incantata dalla sua bellezza, quasi non sentii la voce di mio padre. Ma che Chriss sicuramente notò, dato che mi strappò il cellulare dalle mani
"Sign.Milton"
"Si..sono Chriss, il fratello"
"No, a sua figlia piace inventare storie su di me"
"Certo, senz'altro. Ma in questo momento è completamente sotto Shock, a causa del sottoscritto"

Non riuscivo a trovare il coraggio di replicare, mentre lui raccontava chissà cosa a mio padre, ed io ero fissa lì a guardare ogni suo movimento

Continuava a guidare con molta disinvoltura, mentre sorrideva, e teneva una sigaretta tra le mani, mentre mio padre continuava a dar retta alle sue parole.

Seguii la sfumatura che copriva il suo braccio, fino ad arrivare al suo polso, dove finalmente gli sfilai il cellulare.
"Papà, non credere ad una sola parola, di ciò che ti ha detto"
"Alissa non essere prevenuta, è molto simpatico"
Il cretino al mio fianco scoppiò a ridere, ed io liquidai mio padre in pochi secondi.

"Si può sapere come ti sei permesso di prendere il mio cellulare?"
"Ti ho salvato il culo, dato che eri incantata a guardare il sottoscritto"
"Non guardavo te, stavo pensando"
'Si come no." Buttò la sua sigaretta dal finestrino, prima di tornare a guardarmi.
"Hai fame? Ti porto a fare colazione"
"E perché dovresti farlo? Non sembra che io e te siamo in ottimi rapporti dopo ieri sera"
"Porca puttana, di mattina sei la dolcezza in persona eeh?"
Incrociai le braccia senza degnarlo di una risposta.

"Dovresti imparare solo a ringraziare le persone, se qualche volta si mostrano in modo gentile nei tuoi confronti"
"Tu non sei gentile, ma se ci tieni tanto, offrimi questa maledetta colazione"

Dopo quelle parole, lui sembrò arrendersi, ed io finalmente cercai di rilassarmi.
Guardavo fuori dal finestrino, mentre la musica mi teneva concentrata a non perdermi nei miei soliti pensieri.

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora