Dopo lunghe ore, e sopportando la sua snervante presenza, finalmente eravamo arrivati alla fine di quella stesura. Anche se il cretino in questione, Non aveva nessuna intenzione di scrivere l'ultima frase che io gli avevo volontariamente suggerito."Chriss scrivi, e falla finita!"
"Non ci penso proprio , vuoi per caso che mio padre ci sputi in faccia di fronte alle tue frasi insensate? "
"Insensate? Lui l'ha tradita, non può perdonarlo in quel modo, scrivi e basta"
"No! Devo trovare una frase d'effetto , qualcosa di straodinario, qualcosa che la faccia cedere, al punto da perdonarlo"
Il suo tono al quando teatrale, mi diede l'impulso di colpirlo ripetutamente sul braccio, anche se trattenni a stento un sorriso, di fronte alle sue mosse da cretino.
"Ma falla finita, gli uomini come te mi fanno letteralmente schifo"
"Schifo? Ma davvero?"
"Certo, sei solo un maschilista del cazzo, che crede di ottenere sempre ciò che vuole. Ma vedi, ogni tanto bisogna prendersi le responsabilità delle proprie azioni"
Non sapevo più se le mie parole si stessero riferendo a quel dannato libro, o al nostro rapporto. Ma in quel momento lui fissò i miei occhi in modo strano, e subito dopo si avvicinò maggiormente.
"Io lo faccio sempre Piccola, ormai dovresti saperlo. Ma questo non vuol dire che non ottengo ciò che voglio, soprattutto se sò chi ho di fronte"
Le sue labbra si fermarono ad un centimetro, o poco più dalle mie, al punto che sentii il suo respiro sfiorarle.
"Chriss" sussurrai appena.
"Mmh?"
Quella vicinanza iniziava a farmi mancare l'aria , così lo spinsi.
"Levati, e pensa a scrivere"
"Chi ha detto che potevi toccarmi?" Continuò quel suo gioco del cavolo, che mi irritava e nello stesso tempo mi piaceva.
"Stai scherzando?"
"Ovviamente, ma questo non vuol dire che non me la pagherai Milton"
"Smettila di dire quella frase"Gli dedicai il mio bel dito medio, e in modo frettoloso scesi dal letto.
Ma lui si alzò di scatto, afferrandomi dai fianchi per poi ribaltarmi sul materasso.
"Chriss!"
"Chi la fa, l'aspetti Milton"
"Levati di dosso"Sapevo bene che non me l'avrebbe concesso, così usando tutta la mia forza cercai di capovolgere le posizioni, ma ottenni solo un gran casino.
Le sue gambe mi avevano ben incastrato, e le sue mani tenevano ben saldi i miei polsi dietro la schiena, mentre ogni singolo centimetro del mio corpo era incollato al suo.
"Christian?" Cercai di essere seria, ma un sorriso sfuggì dalle mie labbra.
"Che vuoi?" Mi sfidò con il suo sguardo scuro.
"Allontanarti dalla mia vita non significava questo, se non sbaglio"
"Sei tu, sei sempre tu Milton che mi vieni addosso, non dimenticarlo"
Allentò la presa sui miei polsi, assumendo un espressione da cretino sul suo viso, ed io feci aderire il palmo della mia mano in modo scherzoso sulla sua giancia."STRONZO!"
"Non provocarmi!"
"E una minaccia?"
"Un avvertimento, sai bene che nessuno può mettermi le mani addosso"
"E quindi?" A quel punto fui io a sfidare lui, solo per il semplice gusto di farlo."E la seconda volta che mi prendi a schiaffi, Milton."
"Falla finita, stavo scherzando"
"Io no! Se vuoi toccarmi devi mirare più in basso"Ignorai ogni sua provocazione, e scesi da quel letto afferrando il mio cellulare che non smetteva di squillare.
"Pronto"
Risposi completamente distratta, dato che i miei occhi erano puntati sul suo corpo, steso sul mio letto, in una posizione al quanto strafottente, e in piu che mi permetteva di ammirare il suo basso ventre scoperto, a causa della sua t-schirt che si era alzata, mostrandomi tutta la sua bellezza."Aly, come stai?"
Sbarrai i miei occhi al suono della sua voce.
"Papà?"
"Si piccola, sono io. Come stai? E da un bel Po che non ci sentiamo"
"Io sto bene, ma che ore sono?"
"Stavi dormendo?"
STAI LEGGENDO
Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-
ChickLitAlissa Milton una ragazza di 18 anni stronza e ribelle o almeno e ciò che vuol far credere di se stessa da quando si e creata una Corazza in quella vita che le ha dato solo dispiaceri, ma la sua migliore Amica Samantha farà di tutto per farla allont...