Un gioco sleale

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Ormai il mio corpo sembrava abituato a vivere in quello stato, che per ben tre giorni non mi aveva abbandonato nemmeno per un secondo.

Quella rabbia che si era impossessata del mio corpo, non appena avevo lasciato l'ufficio di Chriss, dopo la nostra litigata, sembrava ancora scorrere nelle mie vene.
Non c'era stato niente in quei giorni che mi aveva aiutato a distrarmi, nemmeno gli infiniti tentativi di Mike, nel farmi sorridere, sembravano aver avuto successo.

Ma io ero stanca di sentirmi in quel modo, e non trovare qualcosa mi avrebbe aiutato a scaricare quelle sensazioni.

Ero delusa dalle sue parole, dal suo modo di non rendersi conto di quanto mi avesse ferito, dal suo non chiedermi scusa, da quella lontananza che mi faceva mancare il respiro.
Si perché nonostante fossi così arrabbiata con quel dannato ragazzo, mi mancava. Erano tre fottuti giorni del cazzo, nel quale non sentivo la sua voce, e né incontravo il suo viso, e mi sembrò un eternità

Non di certo perché gli avrei voluto rivolgere la parola, ma avevo la necessità di guardarlo anche per un solo secondo, in quei due occhi neri come la pece.

Ma dovevo smetterla di pensarlo, e per quello che mi ritrovai su Facebook, una delle cose che facevo sempre piu raramente.

Ma non appena notai la sua foto, accanto a quel fottuto pallino verde che mi indicava che era on-line, scaraventai il cellulare a terra.

Non dovevo scrivergli, non dovevo nemmeno pensarlo cazzo.
Ma il pensiero che lui in quel dannato momento stesse parlando con qualche ragazza, usando quei suoi modi di fare, mi mandò in bestia.
Tanto che dopo dieci minuti mi ritrovai davanti casa sua, senza nemmeno saperne il motivo.

'Alissa, che ci fai qua? È successo qualcosa?"
Jack si presentò alla porta, con addosso solo un semplice boxer, e due occhi ancora semi chiusi.
Cazzo, che stavo facendo?

"Dal tuo abbigliamento, deduco che Chriss non sia ancora tornato"
Cercai di far sembrare quella frase, più naturale possibile, in modo che lui non capisse il mio secondo fine.

"Se sei qui per lui, come hai ben capito non ce"
"Ero passata per jessica, ma se avete da fare, tornerò in un altro momento"
"Muoviti entra, e per tua informazione Chriss ha deciso di prolungare la sua vacanza"
Lo guardai di sbieco
"Non mi sembra di avertelo chiesto"
"Morivi dalla voglia di saperlo"

Sorpassai il suo corpo, completamente irrigidita, dato il modo in cui aveva capito il mio interesse.

Ma per fortuna, se così la potevo definire, jessica scese giù per quelle scale con tutta la sua solarità, che in quel momento gli invidiai da morire.

"Hey Aly, come mai da queste parti?"
Deglutii a fatica, non sapendo cosa diavolo rispondere.

"Qualsiasi cosa, può aspettare. Dai vieni con me"
Afferrò il mio polso, ed io istintivamente guardai Jack.

"Buona fortuna" disse, rivolgendomi un occhiolino.

"Fortuna per cosa? Jessy che ti passa per quella testa?"
Le mie parole, non fermarono di certo i suoi piedi che iniziarono a salire quelle scale di tutta fretta, trasportandomi con lei.

"Ho in mente una festa stratosferica, e tu sarai la mia cavia"
"Che cosa? Non ci pensare proprio, cazzo jessica fermati"
Si voltò, facendo incastrare i suoi occhi nei miei.

"Questa sera faremo una gran festa, qui a casa mia. E tu mia cara, non avrai nessuna possibilità per rifiutare, o inventare qualsiasi cazzata"
"Stasera? Jessica sei impazzita?"
"No, ho solo voglia di divertirmi"
"Ed io che centro con il tuo divertimento?"
"Vedrai Aly, sarai bellisima'

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora