Come a dirti, io ci sono. Come a dirmi, sarò sempre qua!

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"Voglio le tue braccia incastrate nelle mie incertezze, ed i tuoi occhi dentro le mie tempeste"

"Mi stai prendendo per il culo, Al?"
Cercai di trattenere una risata, che sembrava voler uscire a tutti costi dalle mie labbra, ma la sua espressione al quanto seria, e la sua fronte corrugata, non fece altro che aumentare la mia voglia di scoppiare a ridere.
Così afferrai il mio labbro inferiore tra i denti, non smettendo di fissare i suoi occhi scuri, così vicini che riuscivo perfino a vederne delle pagliuzze al suo interno.

Incantevoli.

Ormai era da un bel po di tempo che i miei occhi rimanevano fissi a guardare i suoi, ma ogni volta era qualcosa di meraviglioso.
Non sapevo ancora con  certezza qual'era la cosa che mi  portava quasi ad ipnotizzarmi in quelle irridi, forse il  suo colore così intenso e diverso dal resto del mondo, o forse semplicemente perché appartenevano a lui, ma stava di fatto che lo guardavo sempre, come fosse la prima volta.

"Sto aspettando una risposta."
La sua voce rauca, mi fece riprendere
la mia lucidità, e cercai di sembrare il più naturale possibile, ma ero piu che certa di esserne incapace, anche perché lui avanzò sul letto, ed io sentii il mio cuore rimbombare tra il petto.

"Non ti sto prendendo in giro,  è ciò  che ho detto , fattene una ragione" 
Alzò le sopracciglia, probabilmente stupito dalle mie parole, ma subito dopo poggio' fermamente i palmi delle sue mani, al lato della mia testa,
facendo azzerare ogni distanza tra di noi,  ed io fui invasa ancora una volta dal suo profumo, che cercai di ignorare trattenendo il respiro, per quanto mi era possibile.

"Non usare quell'atteggiamento con me, Milton!"
"È una minaccia?"
"Prendilo come un avvertimento"
Assottiglio' lo sguardo, e si avvicinò pericolosamente al mio viso, al punto da rendere la situazione al quanto irresistibile. Non riuscivo piu a reggere il suo sguardo, così spostai i miei occhi, e iniziai  a tracciare un linea immaginaria, che partiva dal suo collo, fino ad arrivare alla sua clavicola, dove la t-shirt si era abbassata.

Odiavo sentirmi sottomessa in quel modo, ma la sua cazzo di pelle emanava quel profumo che faceva abbassare ogni  mia difesa, ed io diventando completamente drogata di lui.

"Al?"
Sosprirai lentamente, e maledicendo ogni pensiero poco casto avesse attraversato il mio cervello, voltai la testa sul materasso, pur di evitare il suo sguardo, che ero sicura avesse letto i miei pensieri. E mi ritrovai il suo braccio a pochi centimetri dal mio viso.

Guardai il tatuaggio che ricopriva la sua pelle, lo stesso che mi ero fatta disegnare da lui stesso, e un brivido s impossessò della mia schiena, ma non appena portai i miei occhi sulle sue mani, qualcosa si accese nel mio basso ventre.

Dannazione!

Avevo necessità di sentire quelle mani  sulla mia pelle, di sentirla bruciare ad ogni suo singolo tocco.

Ma quella sua stessa mano, afferrò bruscamente il mio mento, e mi voltò  verso di lui, costringendomi a guardarlo.

"Smettila di provocarmi, perche' sai bene come andrà a finire"
Senza staccare le sue  dita dal mio viso, fece scorrere il pollice sulle mie labbra, che io lentamente dischiusi.

"Stai giocando sporco, ma non abbastanza da farmi cedere"
Sbarrai i miei  occhi completamente sorpresa dalle sue parole, che non rispecchiavano la verità.
Non stavo cercando affatto di provocarlo, ero semplicemente una stupida ad essermi fatta incantare in quel modo.
"Chriss.."
"Al, giochi con la persona sbagliata, la stessa che ti ha insegnato tutto questo. Anche se devo dire che potrei anche  cedere solo per il gusto di scoparti come si deve,  su questo cazzo di letto. Ma vedi, non credo che lo meriti,  in fondo, mi hai preso per il culo insieme alla tua amica del cazzo. E la cosa che mi fa ulteriormente incazzare, e che non vuoi ammetterlo"

Se Mi Guardi Mi Arrendo -IN REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora