epilogo.

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"No, Fonzies- presi in giro la madre di Luca, che stava per diventare ufficialmente mia suocera, attribuendole il nomignolo che tanto la infastidiva, ma non riuscivo mai ad essere seria nel chiamarla Alfonsina, suo vero nome- "nella nostra relazione nulla è stato ordinario e non saremo sicuramente tradizionalisti preparandoci per questa giornata separatamente. Sono ormai quattro anni che abitiamo assieme, cosa dovrei fare? Tornare a casa di mio padre solo per fare le foto? Non avrebbe senso, poi non sappiamo a chi lasciare i bambini". Non avessi mai accennato ai nostri figli: Matteo si svegliò frignando, solo perché non aveva visto né me né il suo papà accanto a sé.
Subito Blanca strillò che il fratellino si era svegliato, come se non l'avesse sentito tutto il palazzo.
"Ti lascio, ci vediamo più tardi" - salutai la madre di Luca.
Quest'ultimo uscì dal bagno, cinto solo da un asciugamano in vita, mentre smuoveva i capelli cresciuti di poco con le mani.
Blanca con la vocina stridula cantilenò un "Plaza, Plaza!" quando lo inquadrò, distogliendo l'attenzione dai cartoni animati.
Con Matteo in braccio mi avvicinai al mio uomo baciandolo a fior di labbra e posando le mani sul suo ventre a V. Era così attraente che non vedevo l'ora di avere un momento libero con lui per passarlo in intimità.
Matteo allungò le mani, tappando la bocca a Luca, di modo che non potesse baciarmi nuovamente. La sua gelosia nei confronti di chiunque mi si avvicinava era ogni volta uno spasso.
Il mio quasi marito si avvicinò silenziosamente a Blanca, sollevando di soppiatto dalla sedia e iniziando a farle le pernacchie sulle braccia e sulla pancia, facendola ridere a crepapelle quando fingeva di essere disgustato dalla immaginaria puzza di formaggino dei piedi di nostra figlia.
Vederlo così preso dai bambini mi faceva sempre riempire il cuore di gioia. Fu proprio lui ad essersi occupato della gestione dei bambini prima che arrivassimo alla villa in cui si sarebbero tenuti i festeggiamenti.
Aveva chiesto alla babysitter di aiutarci a preparare Blanca, mentre mia madre si sarebbe occupata del piccolo Matteo.

"E quando vedevo Greta sulle gambe di Luca... non lo so, c'era sempre un'atmosfera magica: si guardavano sempre negli occhi, lui con le mani sui suoi fianchi. È una cosa banale, ma quando erano in questa precisa posizione significava che era tutto a posto e rilasciavano un sacco di energie positive. Il giorno successivo, oppure subito dopo, lui andava in studio a registrare quella traccia che in meno di qualche mese diventava disco di platino"- narrò emozionato Lollo davanti a tutti gli ospiti.
Avevamo detto il nostro da parecchi minuti e da allora eravamo ancora accoccolati per quanto possibile, ingessati in quegli abiti troppo eleganti per i nostri standard.
"È come se mio fratello avesse sposato mia sorella, ma non in modo strano. Ora vi spiego: sono felicissimo del legame creatosi tra me e Greta e sono doppiamente contento per come la sua presenza nelle nostre vite abbia reso Luca prima un ragazzo migliore e dopo un uomo dignitoso e un padre meritevole di questo appellativo. Alziamo i calici in loro onore"- concluse Lorenzo, con l'accento campano ancora spiccato dopo più di un lustro a Milano.
"Vorrei prendere io la parola ora" - frafugliò Gionata, sembrando quasi timido- "Bene o male tutti conoscono i miei trascorsi con questa nostra coppia di amici che stanno giurando amore eterno. E vorrei brindare ancora a mia sorella Greta, la presenza costante sin da quando non eravamo nemmeno ragazzini. E auguri a mio fratello Luca, un vincente. Spero il meglio per voi e la vostra famiglia"- si commosse, girandosi appena per nascondersi.
Una serie di interventi si susseguí tirando fuori svariati aneddoti vissuti in giro per l'Italia.
Quando Luca prese in mano il microfono credevo che il mio cuore non potesse più reggere l'emozione.
Mi guardava come mai aveva fatto e non potevo essere più contenta perché questa era la dimostrazione che finalmente aveva tutto ciò che voleva.
"Per deformazione professionale devo verificare se questo microfono funziona. Okay ci siamo- ridacchiò, mostrando quelle adorabili fossette-" Quando ho annunciato ai miei amici che mi sarei sposato nessuno mi credeva e questo perché mia moglie... "- fece una pausa-"È così strano e figo dirlo! Dicevo, Greta mi ha fatto sudare il nostro amore. Tuttavia dal primo momento che ho incrociato i suoi occhioni color ambra io già sapevo. Sapevo tutto, avevo già visto i nostri bambini. Sapevo anche che avremmo avuto dei momenti meno facili ma una volta acquisita la consapevolezza e una volta che entrambi siamo maturati sostenendoci a vicenda tutto è stato chiaro e in discesa. So che non abbiamo avuto un percorso tradizionale, però ciò che importa è che ti amo più di ogni cosa, vorrei poter dimostrare al mondo intero la grandezza e l'intensità dei miei sentimenti per te. Ti amo"- si avvicinò per abbracciarmi e piansi sulla sua spalla, completamente emozionata.
"Scusate, ci sono e voglio dire anche io una parola. Anche se ho pronunciato il mio sí ufficialmente solo oggi, penso sia un bene evidenziare come io abbia detto di sì al mio ragazzo, a mio marito anzi, già da tempo. Voglio che tutti sappiano quanto tu sia stato perfetto e quanto tu lo sia ora. Voglio che il mondo intero sia al corrente della tua presenza ai miei compleanni, ai miei esami, alla mia laurea, durante il percorso di abilitazione all'insegnamento, durante tutti i momenti duri, le crisi familiari, il mio parto e soprattutto quanto tu sia un buon padre, un genitore modello che è cresciuto tantissimo e si allontana sempre più dalla concezione di uomo come lavoratore che affida il peso della famiglia alla sola donna. Ti ringrazio per i nostri bambini, non avrei mai immaginato che sarebbe stato questo il mio destino, non avrei mai immaginato che la gente avrebbe cantato a squarciagola le parole d'amore che tu hai scritto per me sin dall'inizio della tua carriera. Ti amo Luca e sarà per sempre"- conclusi il mio discorso, con le lacrime salate che mi bagnavano le labbra e gli occhi pieni di amore.

FINE

Ne è valsa la pena - Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora