Mi svegliai improvvisamente e iniziai a respirare velocemente. Mi pareva di essere uscita da uno stato di apnea. Decretai di essere ancora stanca e mi voltai per mettere la testa sotto al cuscino, ma poi realizzai che il mio letto per quella notte era stato il corpo di Gionata. Smisi di muovermi e presi ad ascoltare il suo battito cardiaco, appisolandomi sul suo petto e iniziando a solleticargli il braccio.
Strinse la presa sul mio giro vita e mi lasciò un bacio sul capo.
"Buongiorno. Come va?"- sbiascicò con la voce impastata dal sonno.
Ripercorsi mentalmente la giornata precedente e sospirai pesantemente.
"Beh, avrei voluto fosse stato solo un sogno, alla fine ci tocca". Iniziai a mordermi il labbro e poi mi alzai dal divano che ci aveva ospitati per tutta la notte.
Andai in bagno e mi diedi una rinfrescata. Sotto il getto caldo della doccia continuai a rimuginare sulla situazione 'Grace'. Non c'era niente che fosse cambiato negli ultimi sette anni, per certi versi: non avevo più avuto relazioni durature, non avevo mai pensato di mettere su famiglia o di fare carriera, se non prima di terminare gli studi. Come sette anni prima, io un figlio non lo volevo neanche ora. Non era nemmeno chiaro quanto tempo Grace avrebbe passato con noi: Daniel e Monika erano rimasti coinvolti in un incidente automobilistico ma altro non sapevamo, ci avrebbe spiegato bene l'assistente sociale.
Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo. Uscii dalla doccia e avvolta in un asciugamani andai in camera da letto.
Gionata era seduto sul bordo del letto, intento a messaggiare al cellulare.
Lo osservai per un po' e poi mi schiarii la voce. Alzò appena lo sguardo, aprendo anche la bocca di poco.
"Gio potresti darmi un cambio?"- chiesi flebilmente, intimidita dai pensieri frustranti.
"Certo, fai da sola"- fece un cenno con la mano verso la cabina armadio.
Mi piegai verso il cassetto apposito e, una volta recuperato l'occorrente, feci scivolare il mio accappatoio improvvisato.
"Sei sempre bella Greta"- Gionata pronunciò quelle parole e man mano che parlava percepivo la sua voce più vicina.
Mi vestii velocemente e poi mi voltai.
"Lo dici solo perché mi hai visto il culo"-alzai gli occhi al cielo, spintonandolo giocosamente.
"Oh beh, c'è un motivo per cui lo porto da anni tatuato sul collo"- fece spallucce, sorridendo sbilenco.
Continuai a spintonarlo, fino a che cascammo sul letto e smettemmo di ridere.
"Senti Gio, tu come stai a riguardo? Beh sai...a riguardo di Grace"- chiesi finalmente, sistemandomi meglio sul letto e sostenendo il peso della mia testa sul braccio sinistro, in modo da poter guardare Gio dritto negli occhi, che era nella mia stessa posizione.
"Beh Greta, io un padre lo ho avuto fino a tredici anni, non avrei nemmeno voluto lasciare Grace così a lungo, ma eravamo troppo giovani, tu eri una pischella e non c'era una soluzione migliore.
Anche io ho tanta paura. Prendi in considerazione che abbia visto dei video in cui sono fatto oppure abbia ascoltato qualche volgarità nelle mie canzoni, o peggio abbia visto dei filmati in cui qualche ragazza in discoteca mi abbia mostrato la mercanzia mentre è convinta che io e te siamo una coppia solida e felicemente sposata? La Svizzera non è mica l'America, eppure devo dire che anche lì sto riscuotendo successo. Oh, pardon, sono il solito egocentrico. Dicevo...dobbiamo accogliere questa ragazzina come fosse l'unica cosa che conta per noi. E ci saremo l'uno per l'altra, Greta sei importantissima per me. Insomma, noi siamo cresciuti insieme, oserei dire che talvolta ci comportiamo in maniera così simile che potremmo essere la stessa persona, solo che tu sei bionda e io rosso, sì è questa l'unica differenza."- concluse, riempendo la stanza con la sua risata e stendendosi completamente sul materasso per poi attirarmi a sé.
"Ci siamo intesi, signorina?!"- domandò, alzando un sopracciglio.
"Si, signor capitano!"- strofinai affettuosamente il naso contro la sua mascella e poi lasciai un bacio nello stesso punto.
"Comunque dovresti prendere il cellulare, Grè"- lui mi passò il dispositivo.7 chiamate perse da Mamma
3 chiamate perse da Papà
40 messaggi da 7 chat.Entrai su whatsapp e a parte i messaggi di qualche gruppo silenziato, di Erika e dei miei ce n'era uno di Luca.
Scrissi ai miei di essere sana e salva, anche se poi scoprii che Gionata aveva già provveduto, perciò poi aprii la chat di Luca.Mamma mia, Greta, non faccio altro che pensare a ciò che mi hai raccontato. inizialmente pensavo fosse una eeeenorme baggianata, ma poi sei scoppiata a piangere e sei anche scappata (a meno che non facesse parte del copione) . Non credo ci sia bisogno che tu ti butta così giù, tu non sei debole, Anzi sei il contrario e proprio per questo quando incontrerai la marmocchia lei ti adorerà, ma mai quanto ti adoro io.
Scrivimi appena leggi, vorrei sapere come stai.A Luca:
Grazie mille Luca, vorrei essere forte come lo sono nel tuo immaginario. Sto meglio e anche questo messaggio fa la sua buona parte. Ovviamente non fingevo, brutto idiota. La marmocchia si chiama Grace e stasera alle 19 andremo a Malpensa a prenderla. Sono terrorizzata, menomale che c'è Gio qui con me.Da Luca:
Sì, menomale che c'è Gio.
Son contento che tu stia bene, ci sentiamo e buona fortuna.A Luca:
Grazie.
(Potrei iniziare ad adorarti anche io).ALLORA GENTAGLIA, MI SON DETTA DI ASPETTARE DI PUBBLICARE PER AVERE PIÙ RISCONTRO NEI PRECEDENTI CAPITOLI, VISTE LE 44 LETTURE VS LE SOLITE 300✌✌ . eppure, mi è piaciuto molto scrivere questo capitolo.
enjoy and let me know if you liked it (sono troppo british raga)
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Ne è valsa la pena - Capo Plaza
Fanfiction#4 in sferaebbasta e #3 in capoplaza il 23/04/2021 Greta e Gionata sono diventati migliori amici quando avevano solo pochi anni e il loro rapporto non ha mai smesso di essere affiatato. Quando il loro più grande segreto non può più essere custodito...