18.

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Erano giorni che Greta non vedeva nessuno, ad eccezione di Grace e Gionata.
Era costantemente sui libri, doveva assolutamente dare l'esame per poter passare allo step successivo, la stesura della tesi.
Mangiava ormai poco e male, essendo sotto pressione, e la cosa peggiore era che Gionata viziava Grace alla grande con i cibi più prelibati.
Sentì il citofono trillare.
"Graaace, chiedi prima di aprire!"- la mise in guardia.
"È lo zio Lucaaa, cerca papi, lo faccio salire?"- chiese urlando dal soggiorno.
"Si!"- urlò Greta di rimando.
Quest'ultima era contenta di vedere Luca, a tal punto che, quando il ragazzo si affaccio nella sala da pranzo per controllare se Gionata fosse lì, Greta si alzò di scatto e lo abbracciò forte posizionando la testa nell'incavo del suo collo.
Luca la strinse a sé e iniziò ad accarezzarle la schiena, beandosi della sua vicinanza.
"Brutta stronza, è da lunedì che ti cerco, rispondimi al telefono almeno. Non pensavo fossi qui, ma non volevo cercarti dai tuoi."- si staccò appena per poterla rimproverare guardandola negli occhi.
Greta trattenne il labbro inferiore con i denti. Luca iniziava a fargli un certo effetto.
Si allontanò, mettendosi a sedere come prima che il trapper giungesse a casa di Gionata.
"Ho consegnato il cellulare a Gio per evitare di distrarmi, sto preparando l'esame di cui ti ho parlato domenica. Hai presente?"- spiegò la bionda.
"Certo, io ti ascolto sempre"- pronunciò Luca, non immaginando che una frase di tale semplicità potesse far arrossire quella ragazza che era capace di mantenere un espressione neutrale anche davanti a commenti spinti.
"Hai ancora intenzione di fare l'eremita o vieni a ballare con me stasera?"- Luca le propose un'uscita buttandola così.
"Non posso, ho Grace"- spiegò Greta e ringraziò la piccola mentalmente per starle evitando di rientrare al mattino perdendo il ritmo con i libri.
"La tiene Sfera, dai non puoi dirmi di no"- la implorò il moro, facendo diventare la voce più acuta.
"Ma dai non posso scaricargliela e poi, come minimo, le dà la purple drunk al posto del succo ai mirtilli"- rise Greta, alzando gli occhi al cielo.
Luca prese posto a capo tavola, vicino a Greta.
"Ti sto chiedendo di uscire, Greta. Come posso spiegartelo, mhhh...sì, un appuntamento solo noi due"- Il moro prese a giocherellare con le sue stesse dita e alzò appena lo sguardo per ascoltare la risposta della ragazza per cui aveva preso una bella batosta.
Lei rise sommessamente e annuì, confermando la sua presenza per quella sera. Si alzò nuovamente, chiudendo i libri e lasciò un bacio sulla fronte di Luca, ancora seduto.
"Comunque Gio è in studio o in giro a fare qualcosa di cui si pentirà"- lo avvertì, iniziando a camminare per casa.
"Non ci posso credere! Mi hai fatto salire comunque. Dovrei esserne onorato?"- ironizzò lui, pur essendo realmente sorpreso, alzando gradualmente la voce per farsi sentire man mano che Greta si allontanava.
"Comunque ho portato la cookie a Gionata"- rivelò il motivo per cui era in visita a casa Boschetti.
"Quel figlio di buona donna! Mi perdoni Valentina ma ieri stava facendo il grande perché da quando Grace è qui non fuma molto"- Greta scosse la testa divertita.
"Io voglio i cookie, papà c'ha la panza ma io no"- Grace si alzò ingenuamente la maglia mostrando il suo pancino piatto.
"Famo che la cookie la piji quando nun sarai più 'na pischella, eh"- asserì la madre.
"Grace da quando tua madre parla romano? Ma poi che madre è? Come minimo le dovresti dire che non deve prenderla mai!"- Luca stava ridendo e lui non rideva per davvero spesso. Certo, sorrideva ed era sereno ma vederlo ridere era un evento più unico che raro.
"Oi pirla, io ci son nata a Roma, c'ho nonna ai Parioli"- lo zittii.
"Ah beh, mica a Tiburtina, mi sa che hai più soldi te che Gionata."- accennó un sorriso sbilenco.
" 'Nsomma "- concordò ironicamente Greta.
"Beh Greta, sono le 19 ormai: non è che è il caso di prepararti? Andiamo a cena prima"- le fece notare il salernitano.
Lei annuì e le fece cenno di guardare Grace.
In assenza della bionda Luca tornò bambino; fecero la lotta con i cuscini e poi si misero a guardare qualche sit-com su Disney Channel.
Dopo tre quarti d'ora Luca sentì gridare il suo nome.
Raggiunse la bionda nell'altra ala della casa, nella zona notte, e rimase stupito dalla ragazza che, se in pigiama era straordinaria, messa in ghingheri era ancora più bella.
"Fammi una foto, "- gli passò l'iPhone e poco dopo le venne restituito.
"Grande! - allungò le vocali entusiasta - Sono proprio bella in queste foto"- rise per la sua troppa modestia.

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gretamancini eh niente raga, Capo Plaza ha un talento nascosto.

sferaebbasta certo che una ripassata te la darei
drefgold mi accodo bro
capoplaza se volete ve la do io...'na botta in testa

gretamancini @sferaebbasta muoviti a tornare che devi tenere Grace stasera.
sferaebbasta sissignora🙄

"Okay Lu, dobbiamo aspettare Giona e poi andiamo"- lo informò sorridente.
Lui annuì e la tirò per un braccio facendola cadere sulle sue gambe e rimasero in quella posizione a guardare la tv sul divano con Grace fin quando Sfera non rientrò.


Prossimo capitolo bello movimentato, aggiornerò a 500 voti.
see uuu

Ne è valsa la pena - Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora