25.

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Luca mise una mano sotto il mio mento per farmi alzare il viso e seguii la sua volontà.
Incastonai il mio sguardo nei suoi occhioni color nocciola e mi ci persi per qualche istante.
Un sorriso si fece largo sulla sua faccia e in modo fulmineo si apprestò a sollevarmi, facendomi ruotare al contempo.
Rilasciò dei gridolini euforici e poi si fermò.
Allacciai le mie gambe al suo bacino e tornammo a guardarci negli occhi.
Ci avvicinammo lentamente per poi congiungerci del tutto con un bacio.
Un bacio calmo e intenso a tal punto da sembrare attesissimo, come se la settimana prima non ci eravamo baciati per la nostra prima volta.
Come se questo fosse più vero, l'ufficiale.
Si staccò, riportandomi alla realtà.
Un sorriso beffardo fece capolino: "Dopo quasi un anno e mezzo, eh"-affermò.
Mi nascosi nell'incavo del suo collo, ridendo.
"Comunque stai da Dio con questo costume"- sussurrò, passando una mano sulla schiena e fermandola sul sedere
Sciolsi il nostro abbraccio, mettendo i piedi per terra e feci un giro su me stessa.
"Grazie amò. È un mese che non vado in palestra, secondo me mi si sta afflosciando tutto"- dissi, guardandomi il sedere, sporgendo il viso all'indietro.
"Ma che dici? Andiamo di là oppure ti salto addosso!"- esclamò, mettendo una mano sul mio fianco.
"Il che sarebbe allettante; Luca non voglio andare di lì, c'è quella psicopatica."- sbuffai.
"Ti prego, Grè, non mi tentare"- deglutì, poi razionalmente mi guidò fuori per raggiungere Grace.
Camminammo mano nella mano.
"Regaz, cane e gatto si tengono per mano, vedete anche voi lo stesso?"- Elia ci fece il verso.
Alzai elegantemente il terzo dito e non curante mi tuffai in acqua.
Raggiunsi Grace che iniziò a schizzarmi e chiesi di scattare una foto a noi tre.
Anche il resto dei ragazzi ci raggiunse in acqua e dopo una mezz'oretta abbondante Erika mi chiese di uscire con lei.
Acconsentii e una volta fuori ci stendemmo, stando su un lato in modo da essere faccia a faccia.
Mi offrì una sigaretta e lanciai uno sguardo a mia figlia che era troppo impegnata a divertirsi con il papà e Luca; Dref e la biondina amoreggiavano.
Accettai e tirai il fumo dal filtro, sentendomi appagata a tal punto da chiudere gli occhi.
"Allora, tu e Luca coppia fissa?"- chiese curiosa.
"Non siamo una coppia, però ho finalmente ceduto; ti ho detto della sera in disco e poi poco fa mi ha baciata. C'è spesso in questo periodo, sai. Poi mi tranquillizza troppo. Ho quella fissa che le persone che mi fanno stare davvero bene non sono quelle diplomatiche o i giullari di corte, semplicemente prediligo la compagnia di chi mi trasmette anzitutto serenità e ti giuro Eri, con tuo fratello una volta stabilito il giusto equilibrio riesco a essere veramente a mio agio."- le spiegò tra un tiro e l'altro.
"Ho capito. Cosa ti ha fatto cambiare idea?"-indagò ancora la mora.
"Bah, non saprei. Credo per lo più il non mollare dopo più di un anno e poi il fatto che mi è stato accanto anche all'arrivo di Grace, si è occupato di lei. Se il mio uomo mi avesse detto di avere già un figlio io sicuramente non avrei reagito così tranquillamente, non avrei saputo tenere i nervi così saldi. Lui invece sì, lo adoro sorè"- dichiarai dilungandomi secondo il flusso dei miei pensieri.
"Con Gionata? Avete chiuso del tutto?"- si morse il labbro nel chiedermelo.
Distolsi lo sguardo dal suo viso e iniziai a rifletterci.
Essere cresciuti letteralmente insieme, con lui che veniva a guardarmi nella culla quando a pochi mesi mi ero trasferita da Roma a Cinisello diventando la sua vicina, una seconda sorella, un'amica e poi migliore amica, fidanzata e madre di sua figlia di certo non poteva significare che tra me e Gionata sarebbe mai finita.
Quello che c'era tra di noi era inspiegabile, la gente aveva sempre detto che la connessione tra di noi era palpabile. I Greci classificavano le sfumature di affetto in: agapè, filìa ed eros. Tra me e Gionata c'erano tutte e tre le tipologie, la fratellanza, l'amicizia e una forte intesa sessuale.
Impossibile che tutto ciò sarebbe potuto mai finire, anche platonicamente ma comunque ci sarebbe stato per sempre qualcosa tra di noi.
Mi bruciai il labbro per via della sigaretta arrivata al filtro che mi scosse dalla mia riflessione.
Imprecai e mentre ciccavo le risposi.
Scossi il capo. "Non è mai finita e mai accadrà."
"Avete scopato recentemente?"- chiese incatenando il suo sguardo al mio.
"Cosa? No, come ti viene in mente?! Io e Gio non andiamo a letto insieme dall'avanti Cristo."- rimasi contraddetta da quella domanda e tenni le sopracciglia aggrottate a lungo.
"Beh, potrebbe sempre essere... voi vi baciate sulle labbra anche solo per salutarvi"- scrollò le spalle, accendendo una seconda sigaretta.
"Erika, lo sai, è come se tu baciassi Luca. È poi è giusto a fior di labbra, una cosa simbolica."- spiegai irritata.
"Greta, a quanto pare Gionata non te ne ha parlato ma io e lui già da prima dell'arrivo di Grace abbiamo iniziato a frequentarci. Sai, tu sei sempre impegnata con la sessione estiva e i vari appuntamenti con i ragazzi perciò a poco a poco ci siamo trovati in due tutte le sere.
Dunque, non importa se tu non rispetterai i nostri spazi o se Gionata non mi darà l'importanza che meriteró, ma ti prego, ti scongiuro... non ferire Luca, è una parte di me e credo dovresti ridimensionare la tua attitudine al mondo maschile se vorrai intraprendere un rapporto serio con mio fratello."- disse tutto d'un fiato, senza staccarmi gli occhi un attimo di dosso. Non l'avevo mai vista così seria.



ei gais, dis is d luc of d dey! no okayyy, spero vi sia piaciuto questo capitolo perché è uno dei miei due preferiti!
fatemi sapere cosa ne pensate.
aggiorneró quando tutti i capitoli avranno 20 stelline.
a presto💗

Ne è valsa la pena - Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora