20.

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Greta chiuse la porta di ingresso, dando una spinta col sedere e poi accompagnandola con il polpaccio.
Reggeva con le mani numerose buste della spesa e teneva tra la spalla e l'orecchio il suo cellulare.
Dall'altra parte della cornetta c'era Erika che non vedeva da un po'.
"Ti giuro, è stata una cosa sensazionale: devi sapere che questo ragazzo con cui mi sono vista ieri ha una corporatura davvero esile, ma ad un certo punto mi ha presa e ha adoperato un cunnilingus sospeso sollevandomi e riuscendo a reggermi con facilità per tutto il tempo. Non immagini quanto fosse bello, il ragazzo intendo, non me lo sarei mai aspettata."- Greta blaterava parole al telefono ancora euforica per l'amplesso della sera precedente, quando si sentì chiamare.
"Mamma, mamma!"- Grace le andò incontro correndo e, quando Greta la sollevò prontamente dopo aver lasciato cadere le buste, le gettò le mani al collo.
"Uhm, Erika devo lasciarti, ti scrivo più tardi. Comunque il ragazzo di cui ti ho parlato è Luca, tuo fratello"- Greta ridacchiando chiuse la chiamata senza dare tempo alla sua amica di ribattere.
Si dedicò alla sua bambina.
"Mamma, papà se n'è andato e mi ha lasciato da sola!"- la bambina si accoccolò al petto della madre.
Quest'ultima sospirò dedicando mentalmente a Gionata una frase minuziosamente ricca di insulti.
Quando Greta chiese a sua figlia da quanto fosse sola in casa lei fece spallucce.
"Mami, devi chiamare Thomas. Prima papà se n'è andato arrabbiato per quello."- svelò la bambina.
Greta annuì e mise per terra Grace.
Insieme riposero la spesa a posto e Greta prima di chiamare Thomas si rivolse a Gionata.
Telefono staccato, accesso di whatsapp non disponibile.
Su instagram vi era una storia in cui fumava kush.
Di nuovo imprecò mentalmente.
"Facciamo così: Grace, vai in bagno che poi la pipì ti scappa sempre quando non c'è un bagno reperibile; telefono di nuovo a papà e dopo andiamo a fare un po' di spese. Va bene?"- Greta cercò di mantenere la calma, ma non stava ottenendo risultati ottimali.
Grace obbedì e con la veste già sollevata si diresse in bagno, correndo a piedi nudi sul pavimento.
"Quante volte te lo devo dire! Non camminare scalza!"- gridò la giovane madre.
Era sicura di essere in procinto di scoppiare.
Prese il cellulare; Erika l'aveva richiamata e le aveva lasciato numerosi messaggi vocali.
Li ascoltò e le strapparono un sorriso: la sua amica si lamentava scandalizzata di ciò che Greta le aveva raccontato poco più di dieci minuti prima.
Ripensò a Luca e subito immaginò le grandi mani dalle dita affusolate posate sui suoi fianchi mentre lei gli mordicchiava l'orecchio.
Senza pensarci due volte gli scrisse proponendogli di uscire con lei e Grace.
In seguito cercò di mettersi in contatto con Gionata che, però, non rispondeva e subito procedette chiamando Thomas.
Quest'ultimo fu contento di sentire Greta dato che era rimasto per lo più in contatto con Gionata; lo svizzero spiegò che Monika e Daniel stavano bene e sarebbero stati dimessi due giorni dopo. I genitori naturali potevano esprimere la preferenza di accompagnare loro stessi la bambina nel luogo di residenza. La bionda dichiarò di doverci pensare su e liquidò l'assistente sociale che l'aveva spiazzata.
Cominciava ad abituarsi alla presenza di quel mostriciattolo e quasi non aveva realizzato che dovesse tornare a casa, quasi iniziava a pensare che la casa di Grace era dove c'erano lei e Gionata.
Iniziò a prepararsi, indossando un vestito grigio attillato a cui abbinò dei tacchi argentati e una pochette della medesima tinta.

Iniziò a prepararsi, indossando un vestito grigio attillato a cui abbinò dei tacchi argentati e una pochette della medesima tinta

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Si recò poi nella cameretta di Grace, che stava giocando con le barbie, e la esortò a vestirsi.
Dopo mezzora Luca inviò un messaggio a Greta comunicandole di essere in macchina ad aspettarla.
Lei si guardò un'ultima volta allo specchio e prese un giacchetto per Grace nell'eventualità che l'aria si fosse rinfrescata.
Fece cenno alla bambina di uscire, chiuse la porta di casa in modo sicuro e le due scesero le scale accompagnate dal suono dei tacchi a contatto con il marmo.
Quando la bionda salì a bordo, Luca non sapeva se baciarla sulle labbra o in quale modo comportarsi in genere.
Greta esclamò un ciao e guardando in avanti avvicinò timidamente la sua mano a quella di Luca, per poi stringergliela.
Rimasero in quella posizione per tutto il tempo del percorso.
Luca guardava Grace seduta dietro dallo specchietto retrovisore sorridendole o interpellandola.
Un paio d'ore dopo Luca e Grace erano seduti al tavolo di un locale poco fuori città dove servivano principalmente finger food. Greta era in bagno che ancora una volta cercava di contattare il suo ex.
"A te piace la mamma, vero?"- chiese Grace, di punto in bianco, continuando poi a sorseggiare la sua Coca-Cola quasi giunta al termine.
Luca si trovava molto in difficoltà: per pochi secondi- che a lui parvero molti di più- iniziò a pensare a Greta, al primo momento in cui l'aveva vista, durante la quale era abbracciata a Gionata, poi riaffiorò alla mente quella volta in cui la vide gironzolare in casa D'Orso mentre era con Erika e a come lo aveva respinto più e più volte, a quando lui aveva sentito Greta parlare con Diego dichiarando che lui fosse l'unico che intercettava le sue debolezze e a come lui pochi minuti dopo le aveva detto di volerle sicuramente bene ma di non sapere se voleva qualcosa di concreto.
Tornò a riconcentrarsi su quella bambina troppo simile a Gionata e annuì.
"Lo sapevo! Io lo sapevo! Anche a papà piace ancora la mamma"- spiegò lei.
Luca iniziò ad agitarsi e improvvisamente si trovò scomodo nella posizione che occupava da quasi un'ora.
"Che intendi?"- si accigliò lui.
Nel suo campo visivo si presentò Greta.
"Luca, io devo andare ma Greta resta con te, ho prenotato un Uber, Gionata ha bisogno di me"- spiegò velocemente la bionda da paura.
Il trapper fece un cenno col capo, acconsentendo e le parole di Grace iniziarono a rimbombargli in testa.


HELLO GIRLS, SONO TORNATA DOPO PARECCHI GIORNI.
CHE NE PENSATE DEL CAPITOLO?
VOTATE E COMMENTATE.
INOLTRE MI CHIEDEVO, CHI DI VOI VUOLE UNIRSI AD UN GRUPPO WHATSAPP?
fatemi sapere, adieu.

Ne è valsa la pena - Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora