1 settembre 1890
Caro diario,
Oggi non va benissimo.
Sono passati più di due mesi da quando Ambrose è tornato al potere e da quando Mike è stato ipnotizzato, ma stavolta non penso che riuscirò a riprendermi.
Mi sembra di essere tornata indietro, più precisamente ad un decennio fa, quando quel maniaco diede inizio ad una delle più grandi catastrofi della storia.
Solo che ora ho una consapevolezza diversa.
Sto rivivendo un incubo.
Quattro mesi, nemmeno quattro mesi dalla sua scomparsa, che decide di ricomparire con quella sua aria da tiranno benefattore.
Nemmeno il tempo di riportare tutto alla normalità, nemmeno il tempo di rendere consapevoli le persone di tutto ciò che sta accadendo.
Ormai noi, gente non assopita dall'ipnosi, siamo rimasti in pochi, anzi, penso di essere quasi l'unica ad aver conservato quel briciolo di umanità che basta per soffocarmi.
Amelie, Jamila, Jack... Tutti ormai persi in quel tunnel oscuro, tutti sospesi in quella realtà che chiamano ipnosi.
Ho tentato di tutto per riportare le persone nelle condizioni di umanità esistenti prima della salita al potere di quel criminale, nulla da fare.
Il progetto? Totalmente eliminato dal mercato.
L'Invenzione di Charles? Distrutta da Ambrose.
Ogni mio sforzo è stato nullo. Qualsiasi cosa io abbia fatto è stata vanificata.
L'umanità è stata vanificata.
Non esiste più.
Vorrei tanto andare da Ambrose e infangare la sua insensata filosofia di vita, vorrei tanto riempirlo di accuse fosse anche l'ultima cosa che faccio, ma non conosco nemmeno il suo aspetto, di lui non si sa nulla, solo il nome.
Forse potrebbe celarsi in qualcuno molto vicino a noi, forse potrebbe essere impersonificato dalla persona che meno immaginiamo.
Non lo so, ma vorrei tanto trovarlo e convincerlo a deviare dalla crudele rotta che sta percorrendo.
Avendo ancora due mesi di pausa dal lavoro non sono più andata in ufficio, era diventato soffocante.
Essere costretta a manifestare un atteggiamento indifferente, assente di fronte a qualsiasi cosa mi si presenti davanti ventiquattro ore su ventiquattro mi faceva soffocare e sentire in gabbia.
Dopo il suo ritorno Ambrose ha intensificato gli sforzi tappezzando ogni angolo di spie o pattuglie.
Mi sembra di vivere nel distopico mondo orwelliano con l'unica differenza che nessuno viene ucciso o maltrattato e non siamo in guerra contro nessun paese, ma nessuno di noi sa cosa si cela realmente dietro a tutto questo.
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Il Frammento Perduto
ActionIn un mondo vuoto in cui sentimenti ed emozioni sono ormai scomparsi, Julia, un'impulsiva ragazza nonché giornalista intraprendente, cerca di sensibilizzare il cuore delle persone ritrovando nel percorso frammenti di infanzia e riscoprendo due valor...