°Capitolo 50°

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2 Novembre 1891

Caro diario,

Quest'oggi, 2 Novembre 1981, sono passati sei mesi dal mio risveglio.
Da allora tutto è cambiato.
Da quando Ambrose ci ha lasciato campo libero mi sento molto entusiasta nel vedere il mondo rialzarsi piano piano dall'indifferenza.
Mike è tornato al mio fianco e il nostro rapporto è diventato molto più forte di prima.
Cosa desiderare di meglio?
Già, cosa desiderare.
Colmare il vuoto che serbo dentro me e che giorno dopo giorno mi appesantisce come un macigno.
Un vuoto pesante.
Da quando ha scoperto di essere l'artefice della morte dei miei genitori è sparito.
"Non riesco a guardarti in faccia", furono le sue ultime parole.
È meglio per entrambi, a lui non tornano i sensi di colpa guardandomi ed io non convivo con il dolore provocato dalla verità.
Forse è la verità.
Forse la chiamiamo verità.
Forse non è la verità.
Non è giusto.
Quando ho letto le poche righe scritte da Flynn mi è caduto il mondo addosso.
Sapere che è stata la persona che più ami al mondo ad uccidere la tua famiglia è devastante.
Se ne è andato per proteggermi.
L'ha fatto per proteggermi.
Con Mike sto bene, è la persona giusta.
Razionalmente è la persona giusta.
Razionalmente.
Ragione e sentimento però non vanno d'accordo.
Flynn mi perseguita in ogni pensiero.
Grazie a Mike, Jamila, Malika e Amelie sono riuscita a superare lo sconvolgimento iniziale, ma il vuoto che serbo dentro non sparirà tanto facilmente.
Con il sostegno di Erika sono riuscita ad affrontare la rottura e persino Grace, la sorellastra di Amelie, nonché figlia di Ambrose, il signor Johnson, mi ha aiutata molto.
È tornata in città dopo la scomparsa di Ambrose e si è scusata sentitamente con Amelie per averla trattata male.
Sinceramente sono un po' scettica al riguardo, ma ritengo che il suo affetto sia sincero.
Ad ogni modo ora sono a capo del Revival Palace insieme a Mike in quanto il signor Johnson, o forse dovrei dire Ambrose, ha trasferito a me le sue azioni dopo aver saputo di essermi svegliata, mentre Flynn è salito al potere al posto di Ambrose aiutando l'umanità a rialzarsi.
Domani lo incontrerò in veste di socio maggioritario del Revival Palace in occasione di una conferenza stampa, rivedrò Flynn dopo sei mesi, ma stavolta con occhi molto diversi.
Non riesco ancora ad accettarlo.
Non ci riesco.

"Pian piano riuscirai a superarlo"

"Non c'è bisogno di stare male per chi non lo merita"

"Devi andare avanti con la tua vita perché lui l'ha già fatto"

Frasi rimbombanti assillano la mia anima.
Non esiste realtà in quello che chiamiamo conforto.
Non c'è razionalità.
Non c'è onestà.
Ci viene detto ciò che vogliamo sentir dire ma spesso sono solo menzogne.
La verità? Non lo supererò mai, continuerò a stare male e non godrò mai della vita a meno che...
A meno che.
Perché illudersi?
Non ha senso.
Ma perché a costo di non amare anziché affrontare il proprio passato lo si evita?

"Col tempo lo supereremo, insieme, sarà dura ma possiamo farcela, insieme"

Nulla.
Come parlare ad un muro.
Per un momento ho messo da parte l'angoscia, pur di non perderlo ho dimenticato che lui avesse ucciso i miei genitori, non gli ho dato peso perché il mio amore per lui era più forte della cruda verità.
Era.
L'amore rende ciechi si dice.
Forse non era amore vero.
Forse era un'amore malato.
Non ho mai creduto a chi continuava a ripetermelo, ma forse è così.
Non l'ho mai amato.

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