Una settimana dopo ero sulla nave che mi avrebbe portato in Nigeria insieme a Jamila e ad Amelie.
Il signor Johnson fu disposto a darmi ben cinque mesi di ferie che avevo accumulato durante tutti quegli anni.
Dietro di noi Jack e Mike ci salutavano affettuosamente e noi, a bordo della nave, ricambiavamo il loro gesto sbracciando fino a quando non riuscimmo più a vederli.Poco prima della partenza Mike mi aveva detto:"lo sai che mi mancherai da morire, vero?"
"Tu già mi manchi", risposi io.
"Promettimi solo una cosa", ribatté lui,"anche se saremo distanti saremo sempre l'uno nel cuore dell'altra", concluse.
"Te lo prometto", affermai io,"e ti prometto anche che per il resto della mia vita qualunque cosa succeda non ti dimenticherò mai e non dimenticherò mai l'amore che provo per te.
La consapevolezza che, nonostante la distanza, ognuno di noi sarà felice ci farà coraggio per tutto il tempo in cui non ci vedremo, inoltre ci saranno gli indelebili ricordi che si sono formati tra di noi a farci compagnia", aggiunsi.Ancora non capivo quanto dieci anni di indifferenza potessero ingigantire anche la più piccola simpatia, ma era un dato di fatto ed io ne ero completamente assopita.
Lui annuì commosso e mi abbracciò, poi mi lasciò andare con un'espressione malinconica.
Passarono quasi tre giorni e noi eravamo quasi a metà tragitto.
La nave iniziò a tremare violentemente.
Eravamo impauriti.
Temevamo di affondare da un momento all'altro.
In quel momento iniziai a capire quanto pericolose potessero essere le mie idee sconclusionate, soprattutto nel momento in cui agivo senza riflettere, ma ero ancora piena di carica repressa.
Il capitano ci disse che fortunatamente eravamo nei pressi di un porto e saremmo potuti sbarcare lì prima che la nave imbarcasse acqua.
Arrivati al porto scendemmo frettolosamente e un senso di sicurezza acquietò il mio turbolento stato d'animo.
Fortunatamente la nave non imbarcò acqua in quanto ci eravamo fermati in tempo, ma ci sarebbe voluta almeno una settimana prima che venisse riparata.
Ci trovavamo in qualche parte del mondo in una città a noi completamente sconosciuta, cercammo un luogo in cui alloggiare e scoprimmo che un albergo si era offerto per dare accoglienza a tutti i turisti che erano nella nave fino a quando non saremmo potuti ripartire.
A me, Jamila ed Amelie diedero una camera matrimoniale con vista mare.
Dopo aver sistemato le nostre cose Jamila esclamò:"Perché non visitiamo questo posto?".
"Mi sembra una buona idea", risposi io.
Amelie invece preferiva riposare e, se fosse riuscita a rintracciarci, ci avrebbe raggiunte più tardi.
Uscimmo dall'albergo, io e Jamila, e ci imbattemmo in una bottega di oggetti tipici fatti a mano.
Eravamo affascinate soprattutto dall'accuratezza dei dettagli che caratterizzavano ogni manufatto.Poi voltai lo sguardo verso Jamila che era immobile, assente.
Le chiesi cosa stesse succedendo, ma lei manteneva lo sguardo fisso ad un giovane che stava dipingendo un piatto di ceramica ed io non riuscivo a dissuaderla.
"Julia", sussurrò improvvisamente Jamila,"lui è Luke".
Non credevo alle mie orecchie, finalmente anche Jamila aveva ritrovato la sua dolce metà!
Che casualità!In realtà capii anni dopo che quella "casualità" era in realtà una logica conseguenza al regime.
Ad ogni modo ero entusiasta, ma lei sembrava molto ansiosa.
"Ci avviciniamo?", le chiesi io.
Lei tentennò un po', poi annuì leggermente.
Jamila chiamo Luke, ma lui, vedendola, non ebbe alcuna reazione.
"Come posso aiutarvi?", ci chiese lui, non riconoscendo nemmeno Jamila.
"Io sono Jamila", affermò, ma Luke rimase assente.
"Non è che abbiamo sbagliato?", chiesi io a Jamila.
"Impossibile"
"Sei tu Luke?"
"Si, sono io, posso esservi utile?"
Jamila aveva gli occhi lucidi ed io potevo immaginare bene come ci si potesse sentire quando si viene dimenticati dalla persona che si ama.
Capimmo entrambe che anche Luke era stato ipnotizzato, ma non avevamo prove tangibili che potessero aiutarlo a ricordare.
Jamila corse di fuori e scoppiò a piangere, io la abbracciai affettuosamente e tentai di rassicurarla dicendole che avremmo trovato una soluzione, anche se, a dirla tutta, nemmeno io ne ero così convinta.
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Il Frammento Perduto
AçãoIn un mondo vuoto in cui sentimenti ed emozioni sono ormai scomparsi, Julia, un'impulsiva ragazza nonché giornalista intraprendente, cerca di sensibilizzare il cuore delle persone ritrovando nel percorso frammenti di infanzia e riscoprendo due valor...