22 Dicembre 1890
Caro diario,
È passato un po'di tempo dall'ultima volta in cui ti ho scritto, ma proverò comunque a descriverti ciò che è successo in questi giorni ed in particolar modo oggi.
Nelle ultime settimane nulla della mia routine è cambiato: l'ufficio, gli incontri con Flynn, il continuo perfezionamento del piano.
Oggi è stato il gran giorno.
Dopo aver superato i soffocanti interrogatori delle pattuglie, entrammo nel palazzo del signor Charles, ma era vuoto.
Si respirava un'atmosfera insolita, ma non ci lasciammo prendere dalle emozioni e iniziammo le ricerche.
Scendemmo nel magazzino, ma l'invenzione non c'era.
Il macchinario era sparito insieme al signor Charles e a George Hall.
Il signor Charles era stato ipnotizzato e la macchina completamente annientata da Ambrose, lo scoprimmo da un bigliettino lasciato nell'ultimo cassetto del bancone della reception."È arrivato il momento di arrenderci", sussurrò Flynn appoggiando delicatamente la sua mano sulla mia spalla.
"Di gia? Assolutamente no!", risposi, "troviamo il progetto dell'invenzione o troviamo George Hall"
Mi guardò con lo sguardo perso di un bambino che non riconosceva più il volto della sua mamma, poi si ricompose.
"D'altra parte me lo sarei dovuto aspettare"
"Cosa vuoi dire?"
"Che sei imprevedibile, astuta e coraggiosa. È più di un mese che mi sorprendi ogni volta"
"Io direi impulsiva, ingenua e avventata, ma va bene così", pensai tra me e me.
Continuammo le ricerche del progetto e trovai il bozzetto nell'ufficio del signor Charles, in un angolo nascosto della libreria.
Era un foglio visibilmente antico, pieno di graffi, caratterizzato da un colore bianco-giallastro e da un odore di inchiostro.
Sul retro vi era inciso un numero di telefono affiancato alla firma di George Hall.
Prendemmo la bozza del progetto e ci avviammo verso casa di Flynn.
Scendemmo in seminterrato, in quello che era ormai da settimane diventato il nostro ufficio segreto.
Era piccolo, ma accogliente ed estremamente sicuro. Da lì nessuno avrebbe potuto spiarci.Chiamai il numero indicato sul retro del bozzetto e mi rispose un uomo dalla voce sofferente e a tratti rassegnata.
Il suo modo di parlare mi rassicurò del fatto che aveva ancora preservato un po' di umanità."Pronto"
"George Hall?"
"Si"
"Salve, mi chiamo Julia, ho trovato il progetto dell'invenzione che potrebbe risvegliare l'umanità dall'ipnosi e mi chiedevo se lei potesse aiutarmi nell'intento"
Tramutò improvvisamente il tono di voce.
"Non so di cosa lei stia parlando"
"Com'è possibile? È stato lei ad ideare questo macchinario", risposi io con un tono di voce leggermente alterato.
"Non ricordo"
Ero estremamente combattuta: da una parte era forte la mia convinzione che George Hall non fosse stato ipnotizzato e dall'altra era evidente che non ricordava nulla.
Poi però riflettei sul fatto che era un uomo molto ricercato e avrebbe potuto pensare che io fossi una spia di Ambrose."Signor George, io mi chiamo Julia, sono scampata dall'ipnosi per miracolo, ma voglio che tutto ritorni come prima. Se non è disposto ad incontrarmi non mi interessa, voglio solo che lei ricostruisca quel macchinario"
"Aspetti", rispose, "eccomi, ero in un luogo affollato e poi, a dire la verità, ero un po' combattuto, sa le persone che tentano di raggirarmi sono tante. Comunque ricordo perfettamente quel progetto, ma non posso tornare lì o rischierei di essere catturato da Ambrose"
"E se venissi io?"
"È sicura di quello che sta dicendo?"
"Si, dove si trova in questo momento?"
"Mi spiace, ma è troppo rischioso per lei"
"Lei mi sottovaluta signor George"
"Non posso farle correre questo rischio", disse lui dopo avermi spiegato che si trovava in un paesino isolato molto difficile da raggiungere e per giunta tramite un sentiero pieno di pericoli fatali.
"Stia tranquillo signor George, mi prendo io tutta la responsabilità e non farò mai menzione del piano né tantomeno di lei"
Detto questo si arrese alla mia insistenza e mi permise di andare da lui.
Dopo esserci congedati mi rivolsi a Flynn spiegandogli ciò che era successo."Beh non ti lascio correre questo rischio da sola", commentò.
Il mio cuore si riempì di gioia e pervasa dall'emozione lo abbracciai.
Provai una strana sensazione ma non riesco ancora a descriverla.
Con lui le sensazioni che ho provato con Mike arrivano a triplicarsi, con lui mi sento protetta, apprezzata, con lui sono serena, con lui tutti i problemi spariscono, inclusa la mia impaziente avventatezza, con lui sto bene.
![](https://img.wattpad.com/cover/265924156-288-k659310.jpg)
STAI LEGGENDO
Il Frammento Perduto
ActionIn un mondo vuoto in cui sentimenti ed emozioni sono ormai scomparsi, Julia, un'impulsiva ragazza nonché giornalista intraprendente, cerca di sensibilizzare il cuore delle persone ritrovando nel percorso frammenti di infanzia e riscoprendo due valor...