4 Novembre 1891
Caro diario,
Erano solo le quattro del mattino, ma io e Flynn eravamo già in viaggio da poco meno di due ore.
Nonostante l'orario, nessuno dei due aveva sonno, eppure i nostri dialoghi si limitavano allo stretto indispensabile.
Spesso lui provava ad innescare delle sottospecie di discorsi, ma io non gli davo spago."Ti senti offesa?"
"Non mi sento offesa Flynn, sto solo rispettando le tue decisioni"
"Ho sbagliato ad andarmene?"
"Secondo te?"
"In quel momento i sensi di colpa presero il sopravvento"
"E nei mesi successivi?"
"Continuavo a pensare che saresti stata meglio senza di me"
"E così ti sei anche arrogato la libertà di decidere al mio posto cosa è meglio o cosa è peggio per me"
"Si, l'ho fatto e me ne pento"
"Te ne penti?"
"Esattamente, ma ormai è tardi, sei andata avanti con la tua vita"
Mi voltai verso il finestrino, non avevo più il coraggio di guardarlo negli occhi.
La mia mente iniziò a vagare.
Se fosse dipeso da lui sarebbe tornato da me.
Se fosse dipeso da lui ora starebbe provando a ravvivare il nostro amore.
Il problema sono io.
Il problema è che non ho il coraggio di ferire i sentimenti di chi mi ama.
Quando il mondo intorno a noi era assopito dall'ipnosi, tutto era più facile.
Non avevi paura di ferire gli altri, perché gli altri di sentimenti non ne avevano."Eh già", disse Flynn.
"L'ho detto ad alta voce?", risposi imbarazzata.
"Tu che dici?"
"Che figuraccia"
"Ad ogni modo sono d'accordo con te, anche se decidere essendo condizionati dai sentimenti degli altri non è sempre la cosa giusta"
"Hai ragione-ma-anche-no"
Nel primo pomeriggio giungemmo a destinazione.
Flynn bussò alla porta di Ambrose e lui, uscendo, si dimostrò piuttosto sorpreso."Flynn, cosa ci fai qui?", domandò, "e Julia, stai bene?", aggiunse voltandosi verso di me.
"Oltre al fatto che colui che doveva essere il mio assassino si è appena interessato al mio stato di salute, non siamo qui per questo", risposi.
"Abbiamo scoperto da poco che il risveglio dall'ipnosi per mezzo dei macchinari di George è temporaneo, ma questo già lo saprai", dichiarò Flynn.
"No, ti sbagli, non ne sapevo nulla", ribatté Ambrose.
"Ad ogni modo questa è la verità", risposi.
"Non so dirvi nulla al riguardo, mi spiace", disse lui, "l'unica persona che può sapere qualcosa è colui che ha azionato del meccanismo di ipnosi, andate da lui"
"Tu vieni con noi", commentai.
"Non posso"
"È il prezzo da pagare per tutto ciò che hai fatto, tu ci accompagnerai fino a quando non avremo messo un punto a tutta questa storia, metterai fine a tutti i tuoi errori, dopodiché per me potrai anche svanire nel nulla e non farti mai più vedere", dichiarai decisa.
Ancora più insensata.
E niente, più ci sbatto il muso più la ragione mi abbandona.
Diventerò pazza.Siamo partiti questa stessa sera io, Flynn ed Ambrose alla volta del collaboratore più segreto di quest'ultimo.
Ce la faremo anche questa volta, me lo sento, riporteremo di nuovo il mondo a com'era prima dell'ipnosi e chi l'avrebbe mai detto che ad aiutarci sarebbe stato proprio Ambrose Murphy?
Ormai tutti coloro che sono stati ipnotizzati per primi staranno di nuovo giacendo in quel sonno artificiale ed è per questo che non hanno potuto accompagnarci né Amelie né Jamila né Mike, ma stavolta abbiamo la strada spianata, si tratta di un lieve cambio di programma, molto presto tutto tornerà alla normalità.
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Il Frammento Perduto
AcciónIn un mondo vuoto in cui sentimenti ed emozioni sono ormai scomparsi, Julia, un'impulsiva ragazza nonché giornalista intraprendente, cerca di sensibilizzare il cuore delle persone ritrovando nel percorso frammenti di infanzia e riscoprendo due valor...