°Capitolo 35°

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16 Novembre 1890

Caro diario,

Sono passati sette giorni dal primo incontro avuto con Flynn.
Questa sera ci siamo incontrati nel solito nascondiglio alla solita ora.

"Allora, che informazioni ti servono?", mi chiese lui.

"Sai, di Ambrose conosco tutto al di fuori della sua vita privata", affermai,"dovrei sapere di più riguardo al suo passato", conclusi.

"Mi spiace, non posso"

"Allora niente uno percento", ribattei, "d'altro canto Ambrose è convinto che con le tue sole forze non riusciresti mai a portare a termine l'incarico, se tu smentissi questa solida convinzione sarebbe un vero peccato", conclusi io con fare ironico.

"E va bene"

"Ti ascolto"

"Ambrose non ha avuto una vita facile, da piccolo sua madre venne assassinata e suo padre diventò un uomo molto violento. La matrigna lo trattava come un cane facendogli subire violenze di ogni genere. Quando all'età di dieci anni scappò di casa fu costretto ad elemosinare per due anni fino a quando non venne portato in una casa famiglia nella quale visse per quattro anni. Dopo aver conosciuto la donna della sua vita scappò insieme a lei, ma lo tradì dopo nemmeno un anno. A quasi diciotto anni iniziò a lavorare in una fabbrica quasi dodici ore su ventiquattro. Ebbe altre due storie d'amore, ma la seconda ragazza morì in un attentato e la terza lo lasciò in seguito ad un'accesa lite. Con quest'ultima ebbe anche una figlia, ma non si sa che fine abbia fatto. A vent'anni gli venne scoperto un cancro dal quale fortunatamente riuscii a scampare. Grazie ad alcune amicizie in ambito politico, a trentasette anni riuscì a salire al potere giurando di abolire ogni sentimento causasse dolore agli uomini in modo da evitare anche agli altri una vita come la sua. Inizialmente le sue intenzioni erano buone ma, pian piano che il potere si faceva sempre più grande, il suo obiettivo divenne quello di controllare l'intelletto delle persone"

Lo guardai visibilmente stupita, non avrei mai immaginato una storia del genere.
Ora che sapevo tutte le informazioni riguardo ad Ambrose avrei dovuto usarle per migliorare la situazione, ma in quel momento non mi venne in mente nulla.

"Allora? Questa persona non ancora ipnotizzata?"

"Non ancora, ho bisogno di altre informazioni"

"Inizio a sospettare che ci sia qualcosa di strano dietro a tutto questo"

"Io mantengo sempre la parola data fosse anche l'ultima cosa che faccio", risposi decisa, "ah, un'ultima cosa", aggiunsi, "ricordi per caso il nome della figlia di Ambrose?"

"Grace mi sembra"

"Grace?"

"Esatto"

Tornai a casa pensierosa, ma ancora convinta che nessuno sospettasse nulla.
Mentre terminavo le mansioni che mi erano state assegnate quel giorno mi imbattei nel il foglio di giornale che avrei dovuto distruggere qualche mese fa, il foglio di giornale riguardante la famiglia Brooks, la famiglia dalla quale proveniva Amelie.
Il signor Brooks dopo la separazione dalla moglie, lasciò la figlia e cambiò cognome in Johnson.
Il signor Johnson.
Ambrose.
Ora tutto è più chiaro.
Ora che ho qualche informazione in più su Ambrose e la possibilità di incontrare il suo più stretto collaboratore non so come muovermi.
Potrei chiedere informazioni ad Amelie se non fosse ipnotizzata. 
Potrei escogitare qualcosa per utilizzare le informazioni raccolte, ma da sola non riuscirò mai a portare a termine questa colossale impresa.

Come ho potuto agire di nuovo così avventatamente?
Questo caratteraccio imprudente non mi sta per niente simpatico, sai, caro diario?
Non me lo spiego, qualche mese fa ho avuto le prove che la mancanza di razionalità fa male a te e agli altri.
Anche se comunque stavolta è diverso.
Io voglio cambiare il mondo perché tutto questo mi fa male e l'imprudenza e le scelte sbagliate non le controllo.

Forse Flynn può aiutarmi, certo, sempre se fosse possibile convincerlo a ribellarsi al suo migliore amico.
Eppure ci deve essere qualcosa, un avvenimento, un'emozione, un sentimento che potrebbe portare una persona a fare di tutto, basta solo scavare un po' per trovare la scintilla capace di scatenare l'incendio.

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