6 Gennaio 1891
Caro diario,
Quest'oggi sono trovata faccia a faccia con Ambrose insieme a quattro muscolosi uomini armati.
Ambrose fece cenno a due delle guardie di catturarmi e in men che non si dica ero attanagliata da due possenti braccia."Bene", esclamò Ambrose con fare arrogante, "Julia, la mia più fidata dipendente che complotta alle mie spalle".
Improvvisamente strinse il mio viso con la sua potente mano e mi spostò rapidamente verso di lui.
Eravamo faccia a faccia, ci separavano pochissimi centimetri di distanza."Ti andrebbe di svelarmi l'antitodo all'ipnosi?"
Lo guardai irremovibile, come se quelle parole non avessero alcun effetto su di me.
"Allora?", domandò alzando ancor di più la voce.
"Mai", risposi io decisa.
In quegli occhi arrabbiati c'era un sottile velo di paura, paura di me.
Ambrose mi strattonò a terra e fui percossa a colpi di manganello."E ora?", gridò Ambrose.
"Posso anche rivelarti la posizione dell'antidoto, ma questo non cambierebbe la situazione", dichiarai alzandomi da terra.
"Che cosa stai insinuando?"
"Ambrose, so quanto possano ferire i sentimenti, so quanto dolore può provocare la morte di qualcuno che amiamo o il tradimento di persone che credevamo di amare, so quanto rancore si prova nei confronti di chi ci ha deluso o maltrattato, so che fidarsi di nuovo è molto difficile se non impossibile.
Il passato può lacerare profondamente, ma è sbagliato arrendersi.
Abolire ogni sorta di sentimento non è la soluzione giusta, perché sono i sentimenti, le emozioni, i ricordi, le sensazioni, che permettono di godere appieno ogni singola sfaccettatura della vita.
Non tutte le persone sono crudeli e non tutti i sentimenti sono negativi.
Per quello che so di te, di quello che è realmente il tuo essere, sei più tenace di questo.
Non buttare così la tua vita, non sprecare così il tuo tempo.
Sei una persona forte, hai affrontato con positività ogni difficoltà che la vita ti ha posto dinnanzi, ma alla fine hai fatto sì che l'angoscia ti soffocasse.
Sei ancora in tempo per cambiare le cose, non darti per vinto.
Continuare a sopprimere le persone non ti farà mai stare meglio", asserii con atteggiamento risoluto.Ambrose non cambiò atteggiamento, ma nel suo sguardo vi erano impercettibili accenni a lievi sorrisi di commozione, eppure non cambiò nulla.
"Fossi al posto tuo ci penserei due volte prima di dire certe cose", disse sorridendo malignamente.
"In che senso?", ribattei.
"Sto parlando del tuo amato Flynn", dichiarò.
Lo guardai con aria interrogativa.
"Hai creduto veramente che ti stesse sostenendo nell'impresa di risvegliare le persone?", domandò ridendo a squarciagola, "Sei proprio ingenua",aggiunse, ti sembra che un mio stretto collaboratore possa mai tradire la mia fiducia? Ad ogni modo ti ringrazio, hai spifferato tutto alla grande", concluse ridendo.
Non avrei mai pensato che Flynn avesse potuto tradire così la mia fiducia e in quel momento decisi di rimanere imperturbabile e proseguire con il piano.
"Allora? Dov'è l'invenzione miracolosa?", chiese Ambrose
Ero spacciata, non sapevo come comportarmi, ma tentai comunque di prendere in mano la situazione attenendomi fedelmente al piano.
Feci credere Ambrose di essermi arresa, così entrai in ambulatorio e gli mostrai il falso antidoto."Distruggete tutto", comandò ai due uomini alle sue spalle.
"Ho la vaga impressione che non sia questo il rimedio all'ipnosi, non è forse così Julia?", affermò Ambrose voltandosi verso di me.
"Non ho più nulla da perdere, che senso avrebbe mentire?", risposi delusa.
"Sembri sincera, ma non finisce qui", esclamò.
Improvvisamente non vidi più nulla, il buio più totale mi attorniava, mi lasciai cadere nel vuoto.
L'orologio da polso batte le nove in punto ed io mi ritrovo all'interno del treno che mi riporterà a casa insieme ad Ambrose.
Sono ammanettata ad Angus, una delle sue guardie."me la sono procurata tentando di salvare la mia sorellina da un'aggressione", disse notando che stavo adocchiando una sua cicatrice, "Qualche settimana dopo la accompagnai in macchina ad un festival, ma durante il tragitto di ritorno avemmo un brutto incidente e lei rimase paralizzata", aggiunse dopo qualche minuto, "da quel momento..."
"Da quel momento i sensi di colpa non ti danno pace", risposi, "Non è colpa tua, non l'avresti mai fatto di proposito, ti sei dimostrato un fratello premuroso, avrai sicuramente fatto il possibile per proteggerla", aggiunsi.
Mi guardò commosso, poi si addormentò di nuovo.
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Il Frammento Perduto
ActionIn un mondo vuoto in cui sentimenti ed emozioni sono ormai scomparsi, Julia, un'impulsiva ragazza nonché giornalista intraprendente, cerca di sensibilizzare il cuore delle persone ritrovando nel percorso frammenti di infanzia e riscoprendo due valor...