Malika era una ragazza vivace, intraprendente nonostante la sua ingenuità,a tratti testarda e precipitosa, proprio come me.
Alcuni tratti del viso erano molto simili a quelli di Jamila, aveva gli occhi color nocciola e i capelli neri raccolti in una stupenda treccia lunga.
Giungemmo di fronte ad un enorme abitazione, una specie di condominio, ma creava una sensazione di disagio, insicurezza.
Entrammo nell'appartamentino, se così si può definire, di Malika.
Viveva in condizioni pietose: la casa era spoglia, in cucina c'era solo un piccolo fornello, il bagno era minuscolo e la camera non c'era.Ci disse che insieme a lei vivevano altre due ragazze che però in quel momento non erano in casa.
Malika iniziò a raccontarci la sua storia, una storia avvincente tanto quanto quella di Jamila o Amelie, una storia indimenticabile.
Iniziò a raccontare:
"Quando arrivai in America insieme a Kapera c'era un gran trambusto. Non so esattamente cosa stava succedendo, ma qualcuno mi strappò Kapera dalle mani e la portò via.
Da quello che riuscii a capire era in corso una violenta protesta contro gli sbarchi di noi migranti, ma allora percepivo solo un grande disagio.Cercai Kapera in lungo e in largo, ma non trovandola mi arresi.
Sono felice di sapere che Kapera, o forse dovrei dire Amelie, è ancora qui tra noi oggi.Ci portarono in un edificio per rifugiati dove stetti per un paio di anni in pessime condizioni.
Era una struttura molto rudimentale, l'estate faceva molto caldo mentre l'inverno si moriva di freddo. Avevamo un solo bagno comune, un'enorme stanza da letto e una piccola cucina.
Non c'era molto spazio e vivevamo tutti ammassati.A cinque anni riuscii a trovare lavoro in una fabbrica tessile.
Il padrone disse che mi avrebbe offerto vitto e alloggio, ma non pensavo che mi avrebbe ridotto in schiavitù inondandomi di lavoro e riempiendomi di percosse fisiche facendomi subissare in un profondo stato di depressione infantile.Se solo fossi riuscita a scappare, se solo il padrone non ci avesse tenuti incatenati a quei telai ventiquattrore su ventiquattro... ", si bloccò.
Quei ricordi la traumatizzavano ancora, passarono una decina di minuti prima che ricominciasse a parlare.
"Non potevo immaginare che appena raggiunta l'adolescenza potessi essere vittima di abusi e violenze da parte sua.
Fu durante uno di quei scandalosi eventi che riuscii a scappare per sempre da quel luogo di tortura".Fece un sospiro profondo e continuò raccontare.
"Poi però mi sentii profondamente in colpa per essere fuggita, tutti quei ragazzini erano ancora lì dentro a soffrire, così, a mio rischio e pericolo, denunciai tutto alla polizia che fece chiudere la fabbrica e mise in gatta buia quel maniaco criminale.
C'era un ragazzino che lavorava insieme a me al quale ero particolarmente affezionata, fu lui a darmi il coraggio di denunciare tutto, fu lui a sostenermi qualsiasi situazione stessi affrontando e il suo ricordo è ancora impresso nel mio cuore.
Purtroppo appena il padrone venne denunciato e imprigionato, quest'ultimo iniziò a minacciarmi ed io, non potendo più sopportare quella situazione, tornai qui, in Nigeria, lasciando tutto alle mie spalle e cercando di farmi una nuova vita".
Ero profondamente toccata, quel racconto strappalacrime ci commosse.
Continuammo a conversare con Malika per tutta la serata, stavo molto bene in sua compagnia e, anche se lei, Amelie e Jamila non erano mie sorelle, le reputavo tali in quanto si era ormai instaurato un rapporto indissolubile.
È vero, non ci conoscevamo da molto, ma avevamo tutte talmente bisogno di amare ed essere amate che in men che non si dica quel poco diventò tutto.
Ci addormentammo e al mio risveglio Amelie e Malika erano immerse in un profondo sonno tra le braccia di Jamila, erano bellissime.
In quel momento capii che non avevano più bisogno di me, insomma avevano tutte ritrovato la loro famiglia e non mi sembrava corretto rimanere ancora lì, anche se mi sentivo ancora in colpa per quello che era successo a Jamila ed avevo promesso a me stessa di non lasciarla fino a quando non avrei posto rimedio al mio errore.
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Il Frammento Perduto
AksiIn un mondo vuoto in cui sentimenti ed emozioni sono ormai scomparsi, Julia, un'impulsiva ragazza nonché giornalista intraprendente, cerca di sensibilizzare il cuore delle persone ritrovando nel percorso frammenti di infanzia e riscoprendo due valor...