Capitolo 28

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<< Ragazze vado a prendere da mangiare. Volete qualcosa? >> domando.

<< Pizzetteeee >> urla Rose. Come fa a mangiare senza mai ingrassare?

Beata lei, io anche se bevevo un bicchiere d'acqua, ingrassavo. Io sono l'unica pronta: capelli lunghi e mossi che mi arrivano al sedere, vestito indossato, mancano solo le scarpe che Rose ha detto che le avrei dovute indossare alla fine perché erano una sorpresa. M'incammino verso le scale, quando all'improvviso sento dei rumori che provengono da una stanza, ma non capivo quale. Avvicino l'orecchio a ogni porta finché non arrivo davanti all'ultima posta alla fine del corridoio, che ho scoperto l'altro giorno, essere una stanza con un biliardo e alcuni attrezzi per la palestra. Mi avvicino accostando l'orecchio per sentire meglio. Oh porca vacca!!

Questi sono gemiti di Megan e...Demon. Sento il sangue salirmi in testa e le guance incominciare a prendere fuoco, come tutto il testo del corpo. Sento i conati di vomito salire dallo stomaco fino alla bocca.

<< Oh mio Dio...sì...Demon ancora >> geme Megan, mi fischiano le orecchie per quello che sento.

<< Piccola sei fradicia >> ringhia lui.

Sgrano gli occhi percependo il mio cuore cessare di battere, stanno facendo sesso, lui è con Megan. Un singhiozzo silenzioso esce dalla mia bocca, che tappo subito con una mano per non rischiare di farmi scoprire a origliarli. Anche se dentro di me sto morendo. Devo andarmene da qui, prima di essere scoperta, ma le mie gambe non collaborano, così come una stupida, me ne sto qua a sentire i gemiti oltre la porta, facendomi del male da sola. Si sentono ansimi e gemiti che escono dalla bocca di Megan e Demon.

<< Amore lo voglio tutto >> farfuglia lei, intanto il mio cuore, minuto dopo minuto, si sta spezzando sempre di più.

Sei stata tu a volerlo allontanare, non lamentarti.

<< Girati puttana, adesso ti scoperò per bene >> dice in modo sexy e rude. Mi sento in una qualche scena di un filmino porno. All'improvviso, però non sento più rumore oltre la porta. Mi rendo conto solo adesso che io sono seduta per terra, con un orecchio attaccato alla porta, mentre una mano e sul petto, che cerca di evitare di farlo uscire dalla cassa toracica, come se fosse possibile. Cerco di alzarmi senza fare rumore.

Nel momento esatto che mi alzo, la porta si spalanca. Merda!!

Trattengo il respiro mentre Demon a petto nudo, con indosso un pantaloncino nero, si appoggia allo stipite della porta fissandomi. Gli si dilatano le pupille mentre scrutava ogni centimetro del mio corpo: dalle gambe nude, al seno dove indugia più del dovuto vedendo mordersi il labbro inferiore. Le sue labbra sono rosse e gonfie, segno del passaggio di Megan.

<< Stavi origliando Barbie? >> domanda. Per la prima volta, ansi, in realtà quando si tratta di lui, non riesco a parlare. Osservo i suoi pettorali ben definiti, come gli addominali e le braccia tatuate.

<< Ero andata a prendere la mangiare >>dico la prima cosa che mi viene in mente, anche se in realtà è vero. Mi ricompongo cercando di regolare il respiro.

<< Lo sai che la cucina è dall'altra parte, vero? >> sghignazza.

Cazzo, che figura di merda!!

Vedo Demon aggrottare le sopracciglia continuando a osservarmi il seno.

Se avesse visto lo scollo sulla schiena, gli sarebbe venuto un infarto allora.

<< Ehi tesoro. Wow, come sei...diversa. Devi fare colpo su qualcuno? >> dice Megan con tono divertito spuntando da dietro Demon. Ha solo un paio di slip e un reggiseno che a malapena contiene il suo seno.

<< No...io...>> balbetto. << Devo andare dalle altre >> dico scappando nella mia stanza.

Perché mentre lui era lì, avrei voluto solo che mi baciasse, anche davanti a Megan. Avrei voluto che avvicinasse le sue labbra alle mie sfiorandole, per poi sorriderci su allontanandosi e guardandomi con quegli occhi che mi fanno impazzire.

Mi faceva desiderare ogni volta ancor di più di baciarlo. Io amavo Demon Cooper come non ho mai amato nessun'altro. Anche se mi avrebbe trattato male, detto cose che non mi sarebbero piaciute...l'avrei amato lo stesso. Mi perdo nei suoi occhi ogni volta che lo guardo. Ogni volta che lo guardo, ho la sensazione di annegare in quel mare blu profondo.

<< Hope, stai bene? Sei pallida come un fantasma >> domanda Melody infilandosi le scarpe.

<< No, tutto ok >> mento sedendomi sul letto. Non voglio raccontarle quello che è successo, sarebbe stato troppo imbarazzante per me. Vedo Rose tirare fuori da borsone una scatola abbastanza grande per poi venire verso di me.

<< Tieni. Queste sono le scarpe che metterai >> mi porge una scatola troppo ingombrante per contenere soltanto un paio di scarpe, ma quando l'apro, per poco con mi strozzo con la mia stessa saliva. Sono degli stivali che arrivano sì e no al ginocchio, neri con dei lacci incrociati sul retro, come il vestito. Non sono molto alti...per fortuna. Sono stupendi.

<< Dalla tua espressione e dalla bava alla bocca, deduco che ti piacciono >> sorride Rose. Li prendo dalla scatola indossandoli. Mi alzo dal letto andando a specchiarmi.

Dio mio...quella riflessa non sono io. E' la versione mia, ma...più sexy e con un vestito e un paio di scarpe che mai avrei usato in tutta la mia vita.

Il punto e che non mi sono mai amata abbastanza. Non amo il mio corpo.

Non amo il sentirmi sempre sbagliata.

Non amo le mie debolezze.

Non amo le mie paure.

Non amo le mie insicurezze.

Tutte cose che mi hanno portato a chiudermi e non aver fiducia nelle persone. Non mi sento abbastanza per nessuno. Volevo sentirmi speciale per qualcuno...e quel qualcuno desidero sia Demon.

Lui non si sarebbe mai innamorato di me, come lo ero io di Lui. Si accontenta di quelle facili,di quelle che a ogni richiesta che fa, sono sempre pronte, quelle che per una scopata fanno di tutto pur di attirare la sua attenzione. Ha paura che qualche ragazza, in questo caso io, riesce a tenergli testa, che preferisce discutere per stupidaggini, per poi fare la pace facendo l'amore.

Io l'avrei spogliato delle due paure, non sono dai vestiti. I ragazzi d'oggi preferiscono la ragazza semplice, quella che parla di cose banali, piuttosto che quella che con una semplice confidenza, raccontano le storie più belle e intense che esistono. So che ho un carattere forse un po' difficile e sono anche parecchio debole. Ma per lui...con lui sarei potuta crescere. Saremo potuti rinascere, insieme.

Odio e Amo - Non posso stare senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora