Il viaggio in macchina è sembrato durare un'eternità. Se non fosse stato per la radio accesa, sembrava che stavamo andando ad un funerale per il silenzio che ci avvolgeva. Davanti a me vedo i suoi occhi, la sua malvagità.
Ho sperato fin dall'inizio che fosse solo un incubo, uno strano scherzo che mi ha giocato il cervello, ma quando ho visto l'espressione di Bryce e Demon; ho capito che era tutto vero, lui era li.
Perché hanno reagito così? E' possibile che loro sappiano chi sia? Che sanno che è stato lui a violentarmi. No, mi ripeto. E' impossibile.
Quando ho detto a Demon di essere stata violentata, non ho mai detto nessun nome, nulla che potrebbe averlo portato ad...Alex.
Da quando siamo in macchina, Megan non ha mai staccato gli occhi dal telefono. Come se aspettasse una chiamata o un messaggio.
Melody e Rose mi fissano come se avessero davanti un fantasma, mentre Tyler è concentrato sulla guida; sentendolo imprecare ogni tanto.
<< Siamo arrivati >> dice Tyler parcheggiando. Scendo dalla macchina ignorando i continui richiami delle ragazze.
Ho bisogno di una doccia e di...non pensare più a nulla. Perché è tornato? Cosa vuole da me? Penso che potrebbe essere in Italia solo per pura casualità, ma quante probabilità ci sono? Poche.
Apro la porta di casa, salendo le scale più veloce della luce, per poi entrare nella mia stanza e chiudermi la porta alle spalle. Mi appoggio alla porta, scivolando per terra portando mi ginocchia al petto. L'odore della felpa di Demon che porto ancora, mi fa spuntare un piccolo sorriso sulle labbra, che viene spazzato via dal ricordo di quegli occhi che dovrebbero essere azzurri, ma che in realtà sono neri come la notte, neri come le tenebre.
Piango, piango per i ricordi che ho cercato di scacciare via. Ho cercato di allontanarli distraendomi, con Demon, con i miei amici, con tutto quello che mi circondava che non potesse ricordarmi lui.
Con loro ho dimenticato la mia vecchia vita. Ho dimenticato che non potrò mai scappare dal passato, che non potrò mai scappare da lui. Lui mi troverà sempre, non importa dove andrò, cosa farò...lui sarà sempre un passo avanti a me.
Forse sono destinata a soffrire. Sono destinata a rivivere quei momenti come se fossi dentro un loop, come se quella fosse stampata nel mio cervello senza lasciarmi via di fuga.
Tolgo le scarpe e la felpa, per poi alzami e dirigermi in bagno. Mi spoglio dei vestiti, delle mie paure.
Sfioro con le dita il tatuaggio sulla pancia. Un cuore trafitto da una lama che copre la sua firma, il suo passaggio, il suo marchio di fabbrica. Flashback mi tornato in mente facendomi mancare il respiro e aggrappare al lavandino.
Forse dovrei farla finita, forse dovrei lasciare Demon, i miei amici, mia madre. Tornare indietro, tornare da lui. No... non posso farlo. Non posso essere incatenata al mio passato, non posso essere incatenata a lui, non posso essere un burattino nelle sue mani. Lui non ha nessuno potere su di me, ma a quanto pare, ne ha più di quel che immaginavo.
Mi lavo cercando di togliermi di dosso il suo sguardo, le sue mani, la sua bocca. Strofino fino a non sentire dolore, a non provare più nulla. Appoggio la fronte sulle piastrelle. Le lacrime vengono spazzare via dall'acqua che scorre sul mio viso. Urlo, urlo ma dentro di me. Anche se lo facessi esternandolo, è come se nessuno potesse sentirmi. Come se fossi chiusa in una bolla e gli altri non mi sentissero.
Un'ora dopo, sono seduta sul letto a fissare il vuoto. Prendo il telefono notando quattro chiamate perse di Demon e tre di Bryce. Rispondo ad entrambi con un semplice "sto bene", anche se in realtà è tutto il contrario.
Il bussare alla porta, mi fa risvegliare dal mio stato di confusione. << Avanti >> mormoro, sperando che mi abbiano sentito.
<< Possiamo? >> dice Melody sorridendomi, seguita da Megan e Rose. Melody tra le braccia ha quattro coperte pelose che le coprono tutta la sua figura, esclusi soltanto gli occhi. Un sorriso volontario spunta sulle mie labbra, che aumenta quando vedo estrarre da dietro la schiena di Megan delle barrette di cioccolato e da quella di Rose dei Marshmallow.
Annuisco facendogli segno di sedersi vicino a me. Non dicono nulla, aspettano che sia io a parlare per prima. Sano che a quel ristorante è successo qualcosa. Per colpa mia non hanno neppure potuto mangiare. Avrei dovuto dare la mia parte di soldi per aver preso da bere.
Devo parlare, devo spiegargli cosa mi è successo. Mi fido di loro. Gli avrei raccontato tutto ma, avrei omesso il nome come ho fatto con Demon.
La gola mi fa male come se degli spilli mi stessero perforando la gola, stessa cosa con lo stomaco. Rivivere quei momenti, quei ricordi, mi fa male.
<< Io...io...devo raccontarvi una cosa >> balbetto giocherellando con il bordo della coperta. Sento la mano di Megan posarsi sulla mia che trema. Stessa cosa fanno Melody e Rose con l'altra mano.
<< L'unico che lo sa, è Demon ma... ho come la sensazione che lo sappia anche Bryce >> ammetto tirando su col naso, rendendomi conto di stare piangendo.
<< Per me è difficile parlarne ma...ho bisogno di farlo >> sussurro per poi prendere un lungo respiro.
All'improvviso mi sento come se stessi annegando, annaspando in cerca d'aria.
STAI LEGGENDO
Odio e Amo - Non posso stare senza di te
Romanzi rosa / ChickLitHope Evans. Dopo essere stata abbandonata dal padre dopo un evento accaduto, cambierà città per frequentare il College. Si trasferirà a Miami, nella casa dove vive il padre insieme alla Moglie Chloe e i suoi due figli Logan e Demon. Con Logan andr...