capitolo 21

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Circa due mesi prima...

Unknown

Mi trovavo su un aereo che mi avrebbe portato da loro. Dopo venticinque anni, avrei visto per la prima volta mia madre e mia sorella. Mia madre non sa nulla, come nemmeno mia sorella. Sono stato abbandonato in un orfanotrofio, Liz disse che quando sono arrivato la, avevo poco più di un mese. L'unica cosa che cerco, sono risposte, le volevo da lei. Ho già avuto risposte un mese fa...da lui, ma adesso pretendevo le sue. Perché l'ha fatto? Non provava amore per me? Io l'avrei amata, come avrei amato mio padre. Certe volte quando sono solo, penso che se non fossi stato abbandonato, probabilmente non sarebbe successo quello che successe tre anni fa. Non darò mai la colpa a loro per avermi lasciato in un orfanotrofio, ma do la colpa a loro per non averti educato, come fanno i genitori con i figli. In orfanotrofio, insegnano a saper vivere nel mondo, a comportarti bene con le persone. Non ti insegnano come affrontare la vita come te lo insegnerebbe un genitore che ti ama. Probabilmente se avessi avuto dei genitori che mi avessero educato, a quest'ora non sarebbe successo nulla.

L'unica cosa peggiore dell'essere abbandonato è sapere che non potrai mai ricevere una spiegazione, almeno che, come me, non vai alla ricerca dei tuoi genitori biologici cercando risposte.

Quando ho scoperto di avere una sorella più piccola di me, mi sono sentito morire dentro. Appena ho visto la sua foto, sono scoppiato a piangere come un bambino...non sono uno che piange, nella mia vita è successero solo tre volte, poi basta. Vedere il suo viso, con il mio stesso taglio e colore di occhi, ha fatto uno strano effetto. Appena incrocerò lo sguardo di mia madre, non saprò come comportarmi.

Cosa proverò? Amore? Rabbia? Tristezza? Delusione? Emozioni contrastanti. Sento che avrei potuto superare tutto, come ho sempre fatto fino ad oggi. Un mese fa, ho trovato mio padre. Con lui ho impiegato più tempo nel trovarlo. Su ogni sito, database o ricerche che ho fatto, risultava sempre la stessa voce: scomparso/deceduto, non capivo il perché, fin quando non lo trovai finalmente in Italia e mi raccontò tutto. Del perché lui e la mamma mi abbandonarono, al perché lui è dovuto scomparire. Man mano che spiegava tutto, alcuni tasselli tornarono al loro posto, facendomi provare una rabbia indescrivibile, sia per quello che ha fatto, sia perché non poteva più tornare indietro. C'era dell'altro sotto che non mi ha detto, non capivo il perché non me l'avesse detto. Nonostante tutto, gli ho proposto che l'avrei aiutato economicamente...a costo di dover tornare a compiere atti che ho smesso di fare. Ho fatto una promessa a loro, che sarei uscito e che non sarei più ritornato nel giro. Li ho delusi, lo so.

Cinque ore dopo, finalmente sono arrivato. Il tragitto in taxi è durato un ora...l'ora più lunga della mia vita, sono ansioso, spero solo che in casa oltre a mia madre ci sia anche Lei. Quando busso alla porta, il cuore incomincia a battere all'impazzata, ma quando vedo mia madre aprire la porta, per poco non mi cedono le gambe. La vedo sbiancare e incominciare a respirare in modo pesante...Mi ha riconosciuto. Si allontana dalla porta barcollando ma prima che cade, varco la porta e l'afferro per un braccio. Ho sempre pensato che quando l'avessi vista tutto il rancore che provavo sarebbe venuta a galla, come ad esempio la rabbia che è una delle cose che gestisco con difficoltà, ma invece l'unica cosa che sento è la tristezza.

Anche se mio padre, mi ha raccontato quasi tutto... volevo sapere da lei se almeno una volta ha pensato a me. Non ritengo giusto sfogare la rabbia su di lei, non è stata colpa sua quello che è successo, anche se di lasciarmi, l'hanno deciso insieme. Avevo una domanda che mi frullava in testa da quando ho compiuto i diciotto anni. Prima che diventassi maggiorenne, non mi è mai passato per la testa la voglia di cercare i miei genitori biologici.

Un giorno però, il mio compagno di stanza venne adottato. E' venuto a trovarlo la sua nuova famiglia adottiva, lui aveva sedici anni...quando ha visto per la prima volta la signora e il signore che lo hanno adottarono, le prime parole che ha detto, sono state:

Odio e Amo - Non posso stare senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora