Capitolo 84

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Demon


34.

40.

5.

Le chiamate che le ho fatto.

I messaggi che gli ho lasciato.

I bicchieri che ho scaraventato al muro.

Se ne è andata. È scomparsa senza dire niente a nessuno, senza dire niente a me.

Sapevo che dopo l'accaduto della pista di pattinaggio, c'era qualcosa che non andava. Era diventata quasi scostante, a tratti apatica. 

Ieri sera, quando l'ho vista appoggiata a quella porta, nel suo sguardo ho intravisto la paura. Non so precisamente dovuta a cosa o a chi. 

Quando stamattina mi sono svegliato, e non ho sentito il suo calore al mio fianco, all'inizio ho pensato che magari fosse già sveglia o in cucina con gli altri. 

Ma quando Bryce è entrato nella stanza dove dormivamo io e Hope come un uragano, ho capito che era successo qualcosa. Mi sono guardando in giro notato che le sue valigie, i suoi trucchi, come tutte le sue cose, erano spariti.

Non so dove è andata, non so perché è andata via senza dire niente a nessuno. I ragazzi sono riusciti a calmarmi, altrimenti avrei seriamente distrutto quella casa. 

Sono seduto sul bordo del letto, che fisso l'orologio sulla scrivania che segna le otto di sera. Ho provato a richiamarla, ma il suo telefono è staccato, come se fosse spento. 

Sento freddo, ho paura. Voglio che torna da me, adesso. 

Non ha senso quello che ha fatto. Perché è scappata. 

Ho chiesto agli altri se sapessero qualcosa, se sapevano dove fosse o se avesse lasciato loro una lettera, ma niente di tutto ciò.

Oggi pomeriggio, Bryce e Megan hanno riunito tutti noi in salone perché dovevano parlarci, per la  precisione, dovevano spiegare a Melody e Rose cosa stesse succedendo intorno a noi. Loro due, erano le uniche a non sapere nulla, le uniche all'oscuro di tutto. 

Megan ci ha detto che il giorno che io, Bryce e Logan siamo rimasti al bar per vedere se trovavamo quel figlio di puttana, Hope ha confessato alle ragazze quello che gli è successo in passato. 

Melody e Rose, sapevano solo quello, ma non sapevano che lo stesso che l'ha violentata, è lo steso che ha procurato il suo incidente e lo stesso che probabilmente la sta perseguitando a distanza di anni. 

Io e Logan, abbiamo avuto la stessa sensazione. Come se ci fosse una specie di talpa da qualche parte intorno a noi. Ne abbiamo parlato con Bryce e Megan dicendoci che era impossibile. 

Allora come faceva quel bastardo a sapere dove eravamo, dove era lei? 

Quando Melody e Rose, hanno appreso la situazione, sono scoppiate a piangere, dispiaciute per quello che stava succedendo alla loro migliore amica. 

Ho avuto come la sensazione che Megan e Bryce sapessero qualcosa in più. Non ho mai chiesto a Bryce come facesse a sapere che l'artefice dell'incidente, era lo stesso che ha violentato Hope. 

So che c'è dell'altro sotto, ma...mi sarei limitato a proteggere Hope e basta. Bryce aveva già un piano fin dall'inizio che stava portando avanti con Megan. Mi hanno detto solo una piccola parte, ovvero, che cercavano di tenere sott'occhio il bastardo, studiando ogni minimo spostamento. 

Quando me l'hanno detto anche a me, a Los Angeles, ho voluto contribuire anch'io nell'aiutarli a trovarli, per poi coinvolgere anche Logan e Tyler. Una domanda mi frutta in testa da quando sono dentro questa situazione anch'io...

Come era possibile che nessuno era riuscito a sbatterlo dentro? Megan mi ha detto che ha sempre avuto paura, non aveva il coraggio di voltargli le spalle, per paura che potesse fargli più male, più di quanto gli e ne facesse già anni prima. 

Stavamo agendo tutte alle spalle di Hope, solo per il suo bene. Se avesse saputo che tutti noi eravamo a conoscenza di questo Alex... ne avrebbe sofferto molto. 

all'improvviso, un idea mi balena davanti gli occhi.

Prendo il telefono dalla tasca, per poi comporre quel numero, scrivendogli un messaggio. Mi è stato chiesto che avrei dovuto usarlo solo in caso di emergenza. Questa è un emergenza, un enorme emergenza.

"Ti prego, dimmi solo se sta bene"

Scrivo, per poi inviare e aspettare la risposta che arriva cinque minuti dopo.

"Si, tranquillo Demon".

Un sospiro di sollievo esce dalle mie labbra. Il solo pensiero di saperla al sicuro e che sta bene, fa pesare di meno il peso che ho sul petto da quando non l'ho più vista. 

Come cazzo è possibile che sento così tanto la sua mancanza, come se mi mancasse l'aria?

 Se pensava di allontanarsi da me, per non so quale motivo, si sbaglia di grosso.

L'avrei raggiunta ovunque, pure all'inferno se fosse stato possibile.

Io e lei eravamo fatti per stare insieme. 

Io ero la farfalla in questo caso, e lei la luce. 

Non era lei che veniva attratta dalla luce, ma io.




Odio e Amo - Non posso stare senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora