Capitolo 78

2.3K 55 2
                                    



<< Quando avevo dodici anni... >> inizio a parlare col capo abbassato << Sono...sono...sono stata violentata >> dico tutto d'un fiato sentendo il cuore battere furioso contro la gabbia toracica. 

Silenzio, intorno a me c'è solo silenzio. Alzo la testa per vedere se le ragazze sono ancora in stanza con me. Ma appena lo faccio,  era meglio continuare a tenere la testa china. 

Melody ha la mano sulla bocca e il viso inondato di lacrime. Rose è come se avesse ricevuto un pugno allo stomaco; bocca spalancata e mano sullo stomaco, come se dovesse vomitare da un momento all'altro. 

Megan...io suo sguardo è quello che mi stupisce di più. Non prova dispiacere o compassione. Nei suoi occhi leggo rabbia. Il suo azzurro è stato sommerso dal nero. 

<< Chi...chi è stato? >> balbetta Melody riprendendo la mia mano nella sua. Se devo liberarmi di questo peso, devo raccontare fin dal principio, fin dal primo giorno che ho incontrato Alex.

<< Quando avevo undici anni... >> il solo ricordo del primo incontro con Alex mi fa tremare le viscere. All'epoca ero una ragazzina di soli undici anni, mentre lui ne aveva già diciassette. Per la mia età sono sempre sembrata più grande delle mie coetanea. 

Mi ricordo che io e...Kate, la mia ex migliore amica; eravamo le più ricercate nella nostra cerchia di amici.

<< Sono andata con i miei due ex migliori amici, ad una gara clandestina in un vero circuito. Come quelle che si svolgono a Miami. Il proprietario era un ragazzo di diciassette anni >> spiego tornando indietro nel tempo. Quel circuito l'ha ereditato dal padre che non ha mai conosciuto. Non so come abbia fatto...so solo che quel posto è stata la mia rovina. 

<< Stava per iniziare la gara, quando all'improvviso si materializza davanti a me questo ragazzo >> sussurro ricordandomi che fui letteralmente calamitata da quel ragazzo. 

<< Era bellissimo ma irraggiungibile. Era troppo grande per, non mi avrebbe mai potuta notare. Invece, non è stato così. Proprio lui, il proprietario di soli diciassette anni, mi ha notata, così poco dopo ci siamo messi insieme. Io ho subito messo in chiaro che non volevo perdere la mia verginità subito. Avrei voluto conoscerlo, avrei voluto potermi fidare di lui >> tiro su col naso sentendo la stretta di Melody e Rose sempre più forte sulla mia mano.

<< Lui ha accettato. M rispettava, diceva di amarmi. Abbiamo iniziato a salire di grado. Mi ha insegnato a saper dare piacere a lui. Lui ricambiava facendomi stare bene, ma andare oltre non ero pronta >> tremo a quel ricordo.

Le ragazze sono in religioso silenzio, mi osservano non muovendo nemmeno un muscolo. Megan durante tutto il racconto, la vedo con la testa bassa che si asciuga le lacrime che cadono silenziose sulla sua mano che tiene stretta allo stomaco. 

<< Poi tutto è cambiato. Ha iniziato a essere strano, a drogarsi. Ogni volta che ci vedevamo, lui mi diceva che stava a casa o al circuito a sistemare delle cose per le gare. Ma io sapevo che mi stava mentendo >> dico ricordando quando ci incontravamo sempre al nostro punto di ritrovo, aveva sempre gli occhi rossi e puzzava di birra.  Non è mai venuto a mia, non l'ho mai presentato ai miei genitori, e a lui è sempre andato bene. Se l'avessi fatto, non avrebbero mai approvato la mia relazione con uno più grande di me. 

<< Ha iniziato a drogarsi, a ubriacarsi. Era cambiato, cosi dopo quasi un anno di relazione, ho deciso di lasciarlo >> le lacrime scendono copiose sul mio viso. Io ci credevo, credevo in noi due. Ma poi lui ha rovinato tutto,

<< Lui mi scrisse un messaggio dove mi diceva di raggiungerlo a casa sua. Voleva sistemare tutto,  voleva mettere in chiaro come stavano le cose e non voleva che ci lasciassimo tramite un messaggio >> sospiro. Ero matura esteticamente e mentalmente, ma quando si trattava di amore, ero la ragazza più ingenua del mondo. 

Odio e Amo - Non posso stare senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora