Capitolo 95

1.9K 47 1
                                    


Ho sempre pensato che la morte prima o poi sarebbe arrivata quando meno te l'aspetti. Un giorno ci sei, l'altro no.

Ti risucchia nel buio senza che tu ne accorga. Il momento prima sei felice, ripensi a tutto quello che hai passato, a come hai superato i tuoi demoni.

 E poi? 

L'attimo dopo vieni trascinata nell'oblio. 

La morte per me sarebbe stata un ancora di salvataggio.

 La mia liberazione dalla gabbia fatta di spine in qui vivevo da tempo.

Non è la prima volta che vengo scansata da questo destino. La prima volta è successo anni fa in quella cantina. Non sapevo se dopo che lui avesse ottenuto quella che voleva, mi avrebbe uccisa. 

La seconda volta...l'incidente di mesi fa dove, ho pensato seriamente di non farcela. Ma poi mi sono ricordata che se fossi stata strappata dalla vita in età così giovane, non avrei avuto paura. 

Sarei stata finalmente libera dai ricordi che mi tengono impigliati come ragnatele. Mi sarei sentita libera come un uccellino che dopo tanto tempo chiuso in una gabbia, viene finalmente liberato per annusare la libertà. 

Avrei potuto volare libera e con la consapevolezza che non sarei mai più stata intrappolata o chiusa in una gabbia o in una cantina. 

Ma questa volta è diverso, questa volta ho voglia di vivere. Ho voglia di vedere cosa mi riserva il futuro.

Sento il dolore ustionarmi sulla carne. Sento lame affilate smembrarmi le viscere. Sento coltelli penetrarmi fin dentro le ossa. 

Mi sto aggrappando alla consapevolezza che non avrei potuto farcela, non se a bloccarmi c'era Alex che mi incitava di raggiungere le tenebre con lui. 

Stavo lentamente scivolando nel buio, senza più via di ritorno. Mi sarei lasciata andare, stavo per farmi prendere dalle sue mani. 

Ma poi, come una visione... mi compaiono i suoi occhi. 

Un volto contornato da capelli neri corvino mossi da vento. Occhi blu penetranti e profondi come l'oceano in tempesta. labbra rosse e gonfie come ciliegie appena colte. voce vellutata e leggera come zucchero filato.

Demon...

Lo sento. Lo sento ovunque. 

Sento il suo tocco sul mio viso. 

Sento la sua mano stringere con forza la mia.

Sento le sue labbra marchiarmi a fuoco sulle mie.

Sento la sua voce che mi sussurra che andrà tutto bene. 

Sento la sua disperazione nella voce che mi supplica di non abbandonarlo, non di nuovo. 

Poi non sento più nulla. Un ombra passa davanti al suo viso, venendo sostituito da Alex.

No...

Un suono assordante mi fa male alle orecchie. Cerco di scalciare quando lui allunga le mani verso di me. 

Ti prego, lasciami.

Provo ad aprire gli occhi, sentendo le palpebre sfarfallare per potersi aprire e prendere finalmente il volo. L'odore del disinfettante mi penetra fin dentro al cervello. Una luce bianca e accecante, entra come spiragli tra le mia ciglia. 

<< Ci vediamo all'inferno, principessa >> mormora quella voce. La sua voce, quella di Alex.

Mi guardo intorno sbattendo le palpebre per mettere a fuoco. Vedo pareti bianche e verdi circondarmi. Alla mia sinistra sento un "bip" costante, notando delle sacche...rosse. 

Odio e Amo - Non posso stare senza di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora