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|Chapter one|
"We'll be a fine line"

24 Dicembre, 1996

"Benvenuta al Malfoy Manor, Rosier."

La giovane sorrise cortesemente, scrutando con lo sguardo la sala d'ingresso. "Mi chiami Angel, Narcissa" disse.

Un vestito nero le avvolgeva il corpo, ricadendo morbido sui fianchi; i lunghi capelli biondi le incorniciavano il volto e gli occhi azzurri continuavano a studiare lo spazio che la circondava.

La signora Malfoy fece un leggero inchino con la testa e la condusse verso la sala da pranzo. "Mio marito si scusa per la sua assenza, è stato imprigionato ad Azkaban qualche mese fa."

"Non mi importa" disse freddamente la ragazza. "Vorrei riposare prima dell'evento di questa sera" aggiunse, fermandosi sui suoi passi.

"Comprendo" annuì Narcissa, "seguimi."

Salirono due rampe di scale, senza rivolgersi la minima parola; Angel sapeva di non essere ben vista in quella casa, ma nessuno osava dirle nulla, almeno non finché il Signore Oscuro avesse richiesto esplicitamente la sua presenza.

"Mio figlio è tornato da Hogwarts" mormorò Narcissa, "Draco, ricordi?"

"No."

"Potreste conoscervi, sono sicura che..."

"No" si affrettò a rispondere Angel, fermandosi all'inizio del terzo piano. "C'è un patto, Narcissa, e intendo portarlo a termine."

"Capisco, ma..."

"Non sono qui per fare la conoscenza di vostro figlio" concluse avanzando. "La mia stanza?"

"Infondo gira a sinistra, è la prima porta, cara" rispose, prima di scomparire tra i corridoi.

Angel sbuffò, passandosi nervosamente una mano tra i capelli; non aveva intenzione di partecipare all'annuale festa di Natale della famiglia Malfoy, ma non avrebbe potuto disdire anche quell'anno, non dopo quello che c'era in ballo.

Percorse la fine del corridoio guardando i dipinti appesi al muro; vari antenati della famiglia Malfoy la guardavano corrucciati, altri le rivolgevano un sorriso rispettoso, probabilmente in ricordo di suo padre: Evan Rosier, grande sostenitore di Lord Voldemort. Rispettato e odiato da molti, venne ucciso dagli Auror poco prima della caduta del Signore Oscuro durante la prima guerra magica, lasciando Angel orfana.

I suoi pensieri vennero interrotti quando andò a sbattere contro un petto. "Sta più attento" sbottò, prendendo un grande respiro. Una mano le stava stringendo un fianco; alzò lo sguardo verso il viso di quel ragazzo. Occhi grigi, labbra morbide e piene, capelli biondi.

Draco Malfoy.

Angel tolse la mano dal suo petto e Draco dal suo fianco, facendo entrambi un passo indietro.

"Ti sei persa, piccola?" chiese con un ghigno divertito sul volto.

Angel sorrise sprezzante. "Non dovresti parlarmi in questo modo, biondino" si avvicinò, diminuendo la distanza tra i loro corpi. "Non vorrai farmi arrabbiare..." sussurrò, a pochi centimetri dal suo viso, "sai, sono davvero molto cattiva quando lo faccio."

Il sorriso sul viso del ragazzo si allargò, guardandola dall'alto in basso. "Pensi di essere una dura, piccola?" sussurrò, cercando di intimidirla.

Ma non ebbe successo; lei lo guardò sorridendo, sembrava divertita da quella situazione. "Forse abbiamo iniziato con il piede sbagliato" disse, abbassando la testa. "Non voglio averti come nemico, abbiamo molti mesi da passare insieme."

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