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|Chapter twenty nine|
"Because I'm the devil
Who's searching for redemption"

Rimasero sdraiati a letto per più di un'ora, entrambi esausti.

Angel non si aspettava che una volta raggiunto quel punto, le emozioni le sarebbero esplose nel petto.

Stava pensando alla notte in cui lo avevano fatto per la prima volta, a quanto intensa fosse stata, ma non era minimamente paragonabile a ciò che avevano appena vissuto. Quella notte era stata molto più fisica, anche se aveva già iniziato a sentire una connessione con lui, ma era comunque stato diverso; non c'era quel sentimento dietro che aveva amplificato tutto.

Era come se anche le sue emozioni avessero avuto un orgasmo.

Stare con Draco, averlo nella propria vita, era quello che immaginava salire su una scopa per la prima volta; il momento in cui ti trovi a tanti metri di altezza. Sei terrorizzato di cadere, non riesci neanche a staccare le mani dal manico. Ma poi, una volta che trovi il coraggio di aprire gli occhi e vedi che stai volando, senti l'adrenalina nelle vene, ti senti libero.

L'apprensione e la paura sono sparite, ti senti solo elettrizzato, e non ti importa più di cadere, vuoi solo continuare a volare.

Draco riuscì a convincerla ad alzarsi dal letto, portandola sotto la doccia per lavarsi.

Era sembrata una buona idea fin quando non si era trovata inchiodata contro il muro, con le sue dita che sbattevano dentro di lei, per poi essere stata capovolta, con la guancia premuta contro le piastrelle, e scopata fino a raggiungere l'ennesimo orgasmo.

Quando finirono, si lavarono davvero, per poi asciugarsi e indossare dei vestiti comodi. Angel non voleva tornare nella sua stanza a prendere altri vestiti, quindi indossò una maglietta di Draco e si costrinse a rimanere senza intimo.

Poi ritornarono a letto; Angel poggiò la testa sul suo petto, ascoltando il ritmo costante del suo cuore, e avvolse un braccio intorno alla sua vita. Avrebbe voluto stare così per il resto dei suoi giorni, ma purtroppo non poteva.

Girò la testa verso l'orologio ed emise un lungo sospiro. "Sono le otto, dovrò andarmene tra un ora." Trattenne il respiro, sentendo il braccio di Draco irrigidirsi intorno a lei. "Non voglio andare, voglio restare qui" sussurrò, alzando la testa per guardarlo.

Un piccolo sorriso comparve sulle sue labbra, mentre l'ansia gli pulsava nel petto. "Allora, resta."

Lei gemette, sospirando di nuovo. "Vorrei, ma non posso."

Draco rimase in silenzio, l'ansia continuava a salire, mente la conversazione sembrava essersi interrotta.

Angel si schiarì la voce, distogliendo lo sguardo. "Devo andare a Diagon Alley, stasera."

Non era molto, ma gli aveva detto che avrebbe cercato di non nascondere troppe cose, quindi ci stava provando.

"Va bene" mormorò lui, non sapendo cos'altro dire.

Angel sospirò di nuovo, poggiando nuovamente il viso sul suo petto. "Sabato verrai con me, d'accordo?"

Draco annuì pensieroso. "Ti ho già detto di sì."

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