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|Chapter Fifty Four|
"I've never had the words to say
But now I'm asking you to stay"

Draco cercò di aprire gli occhi e quando finalmente riuscì a farlo, gli richiuse subito.

Perché è così luminoso qui?

Non ricordava nemmeno di essere ritornato a casa.

Quanto ho bevuto?

Aprì lentamente di nuovo gli occhi, cercando di fargli adattare alle forte luce, alzò il viso, confuso e stordito. Quando riuscì a mettere a fuoco delle lenzuola bianche e delle tende accanto al suo letto, capì di essere in ospedale.

Perché diavolo sono qui?

La seconda cosa che attirò la sua attenzione fu una massa di capelli biondi adagiata sul letto, sopra le sue gambe.

Sono caduto o qualcosa del genere? Ho battuto la testa?

Si schiarì la voce, scrutando il viso di Angel seduta sulla sedia e accasciata sul letto, poi si rese conto che aveva la mano nella sua.

Ha dormito qui? Da quanto tempo sono qui?

"Angel..." mormorò, la voce rauca, e le strinse la mano per cercare di svegliarla.

Fu come se un dolore acuto l'avesse colpita e si svegliò di soprassalto, in preda al panico. Alzò di scatto la testa e sbatté velocemente le palpebre, per poi posare i suoi occhi su quegli di Draco.

"Ehi" sussurrò, come se non capisse se stesse vedendo correttamente.

"Cosa sta succedendo-"

La domanda di Draco venne interrotta da Angel che gli avvolse le braccia intorno alle spalle, seppellendo il viso nell'incavo del suo collo.

Cosa diavolo è successo?

"Sei sveglio" piagnucolò contro il suo collo, tirandolo più forte contro di lei, e Draco la guardò confuso, chiedendosi perché si stesse comportando come se fosse appena resuscitato.

"Sono sveglio" confermò, e avvolse le braccia intorno a lei, sentendo immediatamente una fitta al petto.

Qualunque cose fosse successa, Angel sembrava terrorizzata.

Ma lui stava bene, esausto e intontito, ma comunque vivo.

Draco fece scorrere le dita tra i suoi capelli, mentre la sentiva respirare pesantemente, aggrappandosi con forza a lui.

"Stai bene, piccola?" chiese, cercando di resistere all'impulso di tossire. Gli faceva male il petto.

Angel si tirò indietro, aggrottando le sopracciglia. "Mi stai seriamente chiedendo se sto bene? Sei in ospedale e mi stai chiedendo se sto bene?" disse, sembrando seccata che stesse pensando a lei. "Chi se ne frega di come sto, lascia perdere. Tu stai bene? Come ti senti? Ti fa male il petto? Ti senti male? Il tuo respiro va bene? Hai bisogno di qualcosa? Vuoi che chiami qualcuno?"

"Angel, calmati, okay?" mormorò Draco, sentendosi stordito da tutte quelle domande. "Sto bene, sono solo stanco. Ora rispondi alla mia domanda" continuò, spostandole i capelli dal viso. "Stai bene? Perché sembri a pezzi."

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