11.

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|Chapter eleven|
"She's an Angel with a devilish kiss."

“Perché siamo all’acquario?”

Erano in un tunnel di vetro, circondati da ogni forma di vita marina. Le sembrava di essere in un altro universo.

Non c’erano molte persone, erano quasi li unici a camminare lì, abbastanza vicini da far sfiorare le loro spalle.

“Hai detto che volevi nuotare con i pesci” ridacchiò lui. “Questo mi sembrava un buon compromesso.”

Angel voltò lo sguardo verso di lui e sorrise; nessuno aveva mai fatto qualcosa del genere per lei. Non ricordava neanche di averglielo detto, eppure lui si.

“Non sono mai stata in un acquario” disse, sollevando la mano per far scorrere le dita sul vetro.

La spalla di Draco spinse delicatamente la sua e le sorrise, mostrandole un piccolo diario con la copertina di velluto verde.

Angel gli lanciò uno sguardo interrogativo. “Cosa?”

Draco sorrise, portando lo sguardo agli animali che nuotavano tranquilli. “Hai detto che vorresti disegnare le cose belle e questo mi sembra il posto perfetto.”

Lei lo guardò mentre la luce blu dell’acqua gli illuminava il viso. Non era quello che si aspettava da lui, ma fu contenta che lo avesse fatto.

Lentamente prese il diario tra le mani e accarezzò la copertina con la punta delle dita. Si sedette a terra, poggiando la schiena al vetro, e lo aprì. “Non ho niente con cui disegnare” osservò.

Draco scosse la testa e si sedette accanto a lei. “Mi sottovaluti” disse, rivelando una piuma e dell’inchiostro.

Angel ridacchiò e li prese, continuando a guardarsi intorno. Era tutto così maestoso, sembrava un altro mondo.

Strappò una pagina e gliela porse. “Prova anche tu” sorrise.

“No, grazie. Non mi umilierò davanti a te” ridacchiò.

“Prometto che non guarderò” disse sorridendo.

Dopo un attimo di incertezza, Draco prese il foglio e un'altra piuma.

Un grande squalo gli passò davanti e immediatamente iniziò a scarabocchiare sul foglio, cercando di imprimere la potenza e la bellezza di quella creatura.

“Perché stai disegnando uno squalo?” chiese Angel, guardandolo con curiosità.

“Avevi detto che non guardavi!” esclamò lui, nascondendo il foglio dietro la schiena.

“Ho mentito” ridacchiò. “Allora, perché uno squalo?”

“Penso che sia bellissimo” rispose, riportando lo sguardo su di lui.

“Ma è un predatore” osservò, aggrottando le sopracciglia.

“Questo non significa che non possa essere bello.”

“È un assassino, come può essere bello?” chiese lei.

Draco si voltò e scrollò le spalle. “È la sua natura, non può cambiare il modo in cui è stato creato. Ma questo non lo rende brutto...anzi. A volte, la bellezza è nell’oscurità. E anche se alcune persone non la vedono, non significa che non sia lì.”

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