12.

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|Chapter twelve|
"She's an angel
My only angel"

L'espressione di totale eccitazione sul volto di Angel era qualcosa che Draco non avrebbe mai dimenticato, nonostante sapesse che non era stata esattamente la decisione giusta.

Nell'esatto istante in cui le aveva tolto il reggiseno, aveva capito di stare facendo un errore.

Dopo essersi promesso che l'avrebbe evitata, dopo che Ade gli aveva detto di non starle troppo vicino, si era comunque ritrovato tra le sue gambe nel bisogno di sentirla contro di lui.

Voleva farlo, anche se sapeva che fosse sbagliato.

E poi il karma, o qualche forza superiore, aveva deciso di ribadirlo, mandando Ade come se fosse un segno che gli diceva che non era la cosa giusta da fare.

Ancora non riusciva a realizzare cosa fosse successo. Se ne pentiva? Forse. Ma solo Merlino sa quante volte lo avrebbe rifatto.

E adesso erano lì, seduti uno accanto all'altro sul letto, mentre Ade rovistava tra i fogli sparsi sulla scrivania.

Angel era un filo di nervi, non solo a causa della frustrazione sessuale, ma soprattutto perché non dormiva da più di due giorni e si sentiva la testa indolenzita.

"Ade, è passata mezz'ora!" sbottò Draco, sospirando pesantemente.

Angel lo guardò sorridendo di soppiatto, dopotutto la situazione era divertente.

"Oh, non preoccupatevi per me, fate come se non ci fossi" rispose lui, analizzando alcuni fogli.

"E quando avresti lasciato qui questi documenti?" chiese Angel, riflettendo.

"Mentre tu eri rinchiusa, sono venuto qui a prendere quei documenti di cui ti parlavo su Will-" si bloccò, guardando prima Angel, poi Draco, e ancora una volta Angel, capendo che forse stava parlando troppo.

"Sei stata rinchiusa?" chiese Draco, aggrottando le sopracciglia.

"Certo che no" si affrettò a rispondere Angel, ma tutta la sua attenzione era rivolta al nome che stava per uscire dalle labbra di Ade.

Ade si alzò, piegandosi le maniche della camicia e dirigendosi dall'altra parte della stanza. "Posso usare il tuo bagno?" chiese, entrando nella piccola stanza prima che Angel potesse rispondere.

Nell'istante in cui la porta si chiuse, Draco si fiondò su di lei.

Angel gemette di sorpresa quando venne spinta sul letto, trovandosi le labbra di Draco nuovamente sul suo collo.

"Malfoy" ridacchiò sotto voce, provando a liberarsi dalla sua presa. Il ragazzo alzò il viso con un espressione interrogativa. "È appena andato in bagno, tornerà" sussurrò.

"Lo so" mormorò, tornando a baciarle il collo. "Nell'istante in cui esce da questa stanza, preparati a rimanere bloccata su questo letto per una settimana."

Angel si irrigidì, mentre una scarica di eccitazione le attraversava il corpo. "Perché?" chiese in modo innocente, sentendo la sua lunghezza premere contro la sua gamba.

Draco alzò il viso, scuotendo la testa, e la guardò con un sorrisetto giocoso. "Meglio che tu non lo sappia" sussurrò, lasciandole un bacio vicino le labbra.

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