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|Chapter Eighty One|
"It's okay, you can't save me"

25 giugno, 1997

"Come va, ragazzini?"

Ade corse nella stanza di Angel appena seppe del suo rientro, nello stesso momento in cui Steph andò a sbattere contro la porta che aveva appena chiuso.

Angel sorrise e la riaprì, facendo cenno a Ivan e Stephen di entrare, per poi richiuderla.

"Buonasera" disse Ivan, guardandola con un sorriso affettuoso. "Com'è andata?"

"Oi, dov'è il mio abbraccio, puttana?" disse Steph, mettendosi davanti ad Angel. "Sai che ti sono mancato."

Lei gli lanciò un'occhiata piatta, per poi sbattere il dorso della mano contro il cavallo dei suoi pantaloni, facendolo sussultare. "Non chiamarmi in quel modo."

"Ehi, quello mi serve" esclamò Ivan, spolverando il davanti dei pantaloni di Stephen come se fosse un bene inestimabile.

"Qualcuno vuole da bere?" chiese Draco, e Steph gli si avvicinò per avvolgere un braccio intorno alla sua spalla.

"Andiamo, Malfoy" disse sorridendo, per poi lanciare un'occhiataccia ad Angel. "Vedi? Questo significa essere amici! Lui sì che mi fa sentire apprezzato."

Lei alzò gli occhi al cielo, e poi fece un cenno ad Ivan. "Ade, stiamo uscendo un momento" disse, alzando la mano per salutarlo.

Dal giorno del suo incidente, Ade si era distanziato da lei, nonostante cercasse di camuffarlo. Non sapeva il motivo, ma sembrava esserci un muro tra di loro.

Non aspettò una risposta ed uscì dalla stanza, seguita da Ivan.

"Tutto bene?"

Angel lo guardò negli occhi, sentendo lo stomaco contorcersi. "Si" mormorò, desiderando di poter tornare in quel cottage con Draco. "Devo chiederti una cosa."

"Certo, quello che vuoi."

Lei annuì, sospirando. "Ho estratto alcuni ricordi e vorrei che gli avessi tu, nel caso... lo sai" fece una pausa, schiarendosi la voce. "Devo solo parlare con Stephen, prima."

Ivan non aveva mai cercato di spingerla a parlare del suo passato o su cose troppo personali, quindi non aveva la minima idea di cosa dovesse discutere con Steph.

Ma Angel doveva farlo, doveva essere forte. Se le persone avessero visto cosa Alan aveva fatto, ciò che Victor aveva confessato,  sarebbe stato rovinato.

Entrambi sarebbero stati rovinati.

Per sempre.

Ivan annuì, per poi darle una pacca sulla spalla. "Quando vuoi, e solo se sei pronta."

Angel gli rivolse un sorriso teso, e Ivan fece un gesto verso la porta. "Ora andiamo ad assicurarci che Stephen non stia creando problemi."

"Lo fa sempre" borbottò Angel, allungando la mano per afferrare la maniglia.

Ivan sorrise a sé stesso. "Sì, è per questo che mi sono innamorato di lui, purtroppo."

Angel aprì la porta, vedendo Draco, Steph e Ade seduti sul letto, mentre Moira era stesa dietro di loro.

"Quindi puoi indossare quello che vuoi, Draco, non c'è un tema. L'unica persona che deve indossare ciò che dico io è quella bellissima principessa" disse Steph, indicando Angel.

Draco la guardò con un espressione perplessa e lei sospirò, scuotendo la testa. "Non vuoi saperlo, fidati di me."

Non riesco ancora a credere di aver acconsentito.

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