|Chapter Ninety Nine|
"Go ahead and cry, little girl"Lilith era un orfana.
Suo padre, un uomo buono e dall'aspetto stravagante, era morto poco dopo la sua nascita, mentre sua madre, una donna misteriosa e introversa, un giorno scomparve nel nulla, per poi essere trovata morta in una strada tra vari barboni.
Era stato Fratello Antony a dirle che l'avevano trovata in un bidone della spazzatura. "Ricoperta di gusci di uova, insalata scaduta e resti di pasta" le diceva sempre. "Nel vicolo dietro al negozio di alimentari, sai di quale parlo" ma lei non lo sapeva, visto che non ricordava di essere mai stata in quel paese.
Tempo dopo, Fratello Robert smentì la notizia. "Non eri dentro il bidone della spazzatura." Si, ammise, l'avevano trovata lì, ma fuori. "Non credere a tutto quello che ti dice Fratello Antony" gli ricordò, come faceva spesso, e aggiunse: "Non devi continuare a voler sapere di tua madre" una cosa che ripeteva ogni giorno, ad ogni minima domanda. "Ora sei qui. Dovresti concentrarti sul futuro, non sul passato."
L'avevano trovata nuda, aveva detto Fratello Antony (o con addosso un vestitino azzurro, nella versione di Fratello Robert); in entrambi i casi, si presumeva che fosse stata lasciata in balia della natura, come ripetevano ogni volta, perché era metà febbraio (due settimane dopo il compimento dei suoi quattro anni) e faceva molto freddo, e una bambina non sarebbe sopravvissuta a lungo, in quelle condizioni. Tuttavia, doveva essere rimasta lì per pochi minuti, perché era ancora calda quando l'avevano trovata, e la neve non aveva ancora riempito i solchi lasciati dalle ruote, e neanche le impronte (scarpe eleganti, probabilmente da uomo, numero 43) che portavano al bidone della spazzatura e poi si allontanavano.
Lilith non sapeva mai a cosa avrebbero risposto e a cosa no. Le domande più semplici (piangeva, quando l'avevano trovata? C'era una lettera? Perché non ricordava nulla? Aveva battuto la testa? Era cosciente, o forse era priva di sensi?) venivano minimizzate, eluse, ignorate, mentre quelle più complesse ricevevano risposte precise.
"Abbiamo deciso di tenerti con noi temporaneamente, ma presto andrai in orfanotrofio" diceva Fratello Antony, quando chiedeva cosa ne sarebbe stato di lei.
"Ci troviamo in una città povera in una regione povera di un paese povero. Per quanto la gente possa dimostrare compassione, un bambino in più dentro casa è un altro discorso" spiegava Fratello Robert, quando domandava se avrebbe avuto un altra famiglia.
"Era scritto che stessi qui. È la volontà di Dio. E ora smettila di fare domande" diceva Fratello Gabriel, quando la trovava a piangere nel suo letto, chiedendosi perché fosse capitato a lei.
C'era anche un'altra risposta programmata, che veniva usata per rispondere a quella stessa domanda, ma solo quando si comportava male.
"Devi aver fatto qualcosa di molto brutto, per essere stata abbandonata in quel modo" diceva Fratello Robert dopo averla picchiata con una stecca, e la rimproverava mentre, fra i singhiozzi, Lilith rimaneva immobile e chiedeva scusa. "Forse piangevi così tanto che tua madre non ti sopportava più." E lei piangeva ancora più forte, temendo che avesse ragione.
E quando fu trovato il corpo di Eris Jones, la risposta cambiò.
Da qualche parte, comunque, doveva pur esserci sua madre. Forse era già in Paradiso, per questo non riusciva a vederla. O forse non c'era niente, niente di niente.
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Angel
FanfictionPensava di sapere chi fosse. Pensava di sapere tutto quello che c'era da sapere su di lei. Ai suoi occhi, lui era forte e lei era debole. Lui era il fuoco e lei era la carta. Fu solo quando provò a bruciarla che si rese conto di cosa davvero foss...