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|Chapter nine|
"You look like an angel
But I got wise
You're the devil in disguise"

1 Febbraio 1997

"Questo posto puzza di droga" disse Blaise. "Mi piace."

"Dov'è finito Ade?" chiese Theodore.

"È dovuto tornare a Hogsmeade a prendere Draco e Astoria" rispose Pansy.

Giusto, Astoria.

Le luci rosse del locale li illuminavano il viso, la musica vibrava intorno a loro. Pansy era attaccata al braccio di Angel, mentre cercavano di farsi spazio tra la folla.

La maggior parte delle persone aveva optato per maschere terrificanti: alcune erano nere con corna rosse, altre completamente bianche o a forma di teschio. Molte donne indossavano abiti poco coprenti, alcune con un aureola sulla testa, altre con delle piccola corna rosse.

Angel si tolse il mantello, rivelando il suo body bianco, sopra le calze a rete nere; Pansy indossava la stessa cosa, solo in rosso.

"Buon compleanno, angioletto." Ade si fece spazio tra la folla sgomitando, sorridendo eccitato. "Non posso credere che tu sia venuta davvero!"

"Neanche io" ridacchiò lei.

"Buonasera" la voce di Astoria era fine ed elegante; indossava un abito rosso che le arrivava a metà coscia. Era davvero bella.

"Sono felice di vederti qui" disse Pansy con un grande sorriso. "Ehi" e guardò Angel, "ti ricordi di Astoria?"

"Oh, non ti avevo vista."

La mano di Pansy si strinse di più intorno al suo braccio, facendole segno di non essere antipatica.

"Potrebbe dire lo stesso, ma è difficile non notarti." Draco arrivò dietro ad Astoria, mettendole un braccio intorno alla vita, rendendo evidente il fatto che non approvasse il suo abbigliamento.

"Grazie, sono felice che ti piaccia così tanto il mio body" sorrise falsamente, facendo un giro su se stessa. "Potrei prestarlo ad Astoria qualche volta."

"Basta così" disse Pansy, mettendosi tra i due. "Andiamo a bere qualcosa, l'aria sta diventando pesante da queste parti."

Angel sorrise scuotendo la testa e la seguì verso il bancone del bar. Non era infastidita dalla presenza di Astoria, anzi, la prese come una provocazione.

Voleva giocare, che si preparasse a perdere.

"Posso offrirti qualcosa, angelo?" sussurrò al suo orecchio un ragazzo alto, un sorriso luminoso sul viso.

"Certo" rispose lei, sedendosi accanto a lui.

Era molto bello; occhi verdi, capelli corti e neri. Indossava una camicia bianca aperta sul petto, rivelando numerosi tatuaggi.

"Molly?" chiese, facendo ruotare tra le dita una bustina trasparente.

"No, sono Angel" rispose lei, guardandosi intorno. Forse l'aveva confusa con qualche altra ragazza.

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