19.🔴

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|Chapter nineteen|
"And I know we'll be alright, child"

Non appena le labbra di Draco toccarono quelle di Angel, il tempo sembrò fermarsi. La pioggia scendeva caotica su di loro, ma tutto ciò a cui riuscivano a pensare era a quel contatto.

Draco le strinse il viso tra le mani, le labbra immobili su di lei. Mille pensieri gli passavano per la testa, ma non gli importava.

Se baciare Angel lo avrebbe fatto andare dritto all'inferno, allora così sarebbe stato, che la sua anima fosse dannata.

Angel era congelata, come se il suo cervello non riuscisse ad elaborare ciò che stava accadendo. Quando lui si staccò, con le mani ancora sulle sua guance, incontrò immediatamente i suoi occhi azzurri spalancati, le sopracciglia aggrottate, le labbra socchiuse come se stesse cercando di capire cosa fosse appena successo.

"Cosa-?"

"Mi sto fidando di te" sussurrò Draco, un leggero tremore nella voce. "Perché stasera ti sei fidata di me." Inspirò ansiosamente, quelle parole erano state davvero molto difficili da dire. Sarebbe stato uno sciocco a pensare che da quel momento tutto sarebbe cambiato tra di loro, ma confidava nel fatto che forse, piano piano, sarebbe potuto nascere qualcosa.

"Non devi farlo" sussurrò Angel seriamente, comprendendo la gravità della sua affermazione, quanto significasse per lui.

"Angel" mormorò Draco, l'aria era tesa intorno a loro. "Io non ti farò del male e so che non me ne farai neanche tu."

Angel abbassò lo sguardo, una lacrima le accarezzò il viso e si confuse con le goccia di pioggia. "Io mi..." chiuse gli occhi, concentrandosi sulle parole da pronunciare. "Io mi fido di te" sussurrò sottovoce. "Perché so che tu ti fidi di me."

Nell'istante successivo, sentì le labbra di Draco sulle sue; strinse le braccia intorno ai suoi fianchi, aggrappandosi con le mani alla sua giacca.

Draco lasciò una scia di baci dalle sue labbra fino al suo collo, lasciando scorrere le mani lungo il suo corpo.

"Portami nella tua stanza" sussurrò Angel, quasi senza fiato.

I suoi occhi grigi si spalancarono un po', non aspettandosi quelle parole. "Co-"

"Per favore."

Lui scosse la testa con le guance arrossate. "Angel..."

"Draco" sorrise lei. Aveva il viso leggermente alzato per guardarlo in volto, le braccia strette intorno ai suoi fianchi.

"Non ho fatto tutto questo per del sesso. Lo sai, vero?"

"Lo so, ma lo vuoi?" sussurrò Angel.

"Sì certo..." balbettò. "Solo non voglio rovinare...questo"

Angel aggrottò le sopracciglia. "Rovinarlo?"

"Farò qualcosa, mi odierai e torneremo al punto di partenza."

"Draco" Angel portò le mani sul suo viso, facendo scorrere dolcemente il polpastrello del pollice sulle sue guance. "Non lo farai, ne sono sicura. Ma se non vuoi fare nulla, va bene."

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