39.

2.1K 129 24
                                    

|Chapter thirty-nine|
"You've got my devotion
But man, I can hate you sometimes"

Dopo aver fatto la doccia, si misero sotto le coperte; Draco si sdraiò sulla schiena, lasciando che Angel poggiasse la testa al suo petto, e le accarezzò i capelli in silenzio.

Non era un silenzio imbarazzante, ma uno di quegli rassicuranti. Stavano solo trovando conforto nell'essere vicini l'uno all'altro.

"Come ti senti?" chiese Draco e lei sospirò, scrollando le spalle.

"Mi sento solo... non sono sicura, sicuramente arrabbiata."

"Vorrei poterti aiutare" mormorò lui, stringendo il braccio intorno a lei.

Angel fece scorrere le dita lungo la pelle del suo stomaco, godendosi il calore che emanava. "Lo stai già facendo."

Draco prese un respiro profondo e chiuse gli occhi. "Tua nonna ti ha sempre trattata così?"

Lei annuì. "Sì, ma non le ho mai prestato attenzione. Era mio nonno che temevo, non lei."

"Ho dovuto usare tutta la mia forza di volontà per non prendere a pugni il muro o qualcosa del genere, ho odiato stare lì mentre lei ti trattava in quel modo" disse frustrato, abbassando la mano per infilarla sotto il tessuto della sua maglietta e accarezzandole la pelle.

"Lo so."

"Mi ha ricordato molto mio padre in realtà."

Angel aggrottò le sopracciglia, alzando lo sguardo verso di lui. "Davvero?"

Draco annuì, come se non provasse nessuna emozione sull'argomento. "Sì... il modo in cui ti guardava, quasi come se non ti sopportasse. Lui aveva sempre quello sguardo. A volte pensavo che mi odiasse."

"Non meritavi di essere trattato in quel modo" disse lei sinceramente.

Sua nonna non l'aveva mai toccata fisicamente, nessuna maledizione sul suo corpo, ma a volte desiderava che lo avesse fatto.

Lei era un tiranno emotivo, le dava quel poco d'affetto solo per poi interromperlo se non si fosse comportata come voleva. Angel faceva di tutto per essere amata almeno da lei, per non ricevere quegli sguardi sprezzanti, ma non era mai abbastanza.

Draco si limitò a scrollare le spalle, aprendo gli occhi. "Non so perché mia madre lo ami così tanto, ma so che anche lui la ama e farebbe di tutto per lei, quindi va bene così. Ma l'ho odiato quando mi faceva sentire sbagliato, quando voleva che diventassi terribile come lui... Ma ha ottenuto ciò che voleva, alla fine."

"Tu non sei come lui" disse velocemente Angel, sollevandosi sul gomito per guardarlo. "Il modo in cui ti ha trattato è sbagliato, non te lo meritavi."

Draco aggrottò le sopracciglia, guardando il soffitto. Rimase qualche istante in silenzio, prima di portare lo sguardo su di lei. "Sei arrogante, scontrosa, manipolatrice-"

"Okay!" lo interruppe Angel, socchiudendo gli occhi. "Perché mi stai dicendo queste cose?"

"Sei una stronza, ma c'è comunque una piccola parte di te che è, quasi, gentile" osservò lui, guardandola negli occhi.

AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora