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|Chapter seventy two|
"I don't know how to distracting, baby, teach me how to"

Gli ultimi otto giorni erano stati incentrati principalmente su una cosa: risolvere i problemi.

C'erano stati giorni buoni, ma anche molto brutti.

Draco era arrabbiato, ferito.

Draco aveva paura.

Più passavano i giorni, più il 30 giugno si avvicinava e per lui significava solo una cosa: omicidio di Silente.

Ade si era ripreso, stava meglio, aveva solo bisogno di riposo e sembrava essere tornato lo stesso di prima. Stephen e Ivan avevano passato le giornate a cercare Victor Pucey ed Angel...

Beh, era semplicemente stata Angel.

Una cosa accaduta in quei giorni, che aveva quasi provocato uno svenimento istantaneo a Draco, accadde quando, entrando nella stanza, la vide seduta a terra a piangere. Riuscì a malapena a comprendere le sue parole per quanto stesse divagando e urlando.

"Draco! Penso che stia morendo! Dov'è il medimago! Ha bisogno di aiuto!"

Moira era cosciente, sdraiata sulla schiena tra le braccia di Angel che fissava Draco ansimando. Lui cercò di convincerla che sarebbe andato tutto bene, vedendo Moira che sembrava non avere nulla di grave, e le chiese di spiegargli cosa fosse accaduto.

"Stava soffocando e continuava a cercare di vomitare. Non mangiava né beveva e si comportava in modo strano, penso che sia stata avvelenata-" Lo sfogo in preda al panico di Angel fu interrotto quando si alzò in piedi, precipitandosi verso la porta, urlando: "Questa è un'emergenza!"

Draco non credeva che la situazione fosse seria come credeva Angel, probabilmente Moira aveva solo avuto un indigestione, ma fu così che si ritrovarono al Serraglio Stregato a Diagon Alley.

"Angel, cerca di calmarti, sono sicuro che starà bene" disse Draco, mentre la strega prendeva Moira per portarla nella stanza degli esami.

"Deve guarirla!" ordinò Angel, cercando di sembrare minacciosa, ma dall'inclinazione della sua voce, si capì che stesse cercando di non piangere.

Draco lanciò uno sguardo di scuse alla strega spaventata, dicendole gentilmente di fare con calma, e convinse Angel a sedersi.

La parte che gli spezzò più il cuore fu quando si inginocchiò davanti ad Angel con le mani appoggiate alle sue ginocchia, e lei lo guardò con una paura nel volto che non poteva paragonare neanche alla notte in cui Ade era stato pugnalato.

"Non può morire Draco, non può. Deve stare bene, lei non merita di morire."

Sembrava una bambina terrorizzata e Draco soffriva nel vederla così.

L'idea che potesse succedere qualcosa a Moira gli lasciava un malessere insopportabile nel corpo, ma cercò di mostrarsi calmo per tranquillizzarla.

Angel sembrava totalmente fuori di testa dalla preoccupazione e lui non riusciva nemmeno a immaginare cosa sarebbe potuto accadere se fosse successo davvero qualcosa di brutto a Moira. Non sapeva come se la sarebbe cavata Angel.

Quando la strega tornò nella stanza, Angel si alzò freneticamente dalla sedia, passandosi le dita tra i capelli. "Come sta? È viva? Per favore, dimmi che starà bene."

"Era solo un indigestione, signorina" rispose lei, e Draco si morse il labbro per cercare di non ridere, mentre le sopracciglia di Angel si aggrottavano in confusione. "Non è stato niente di grave, avrà mangiato troppo. Si riprenderà completamente."

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