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|Chapter Eighty four|
"It's a beautiful night, we're looking for something dumb to do
Hey baby, I think I wanna marry you"

26 giugno, 1997

"Allora..." disse Angel, voltandosi lentamente a guardare Draco uscire dal bagno. "Ho preso a pugni Jon, ieri."

"Cazzo, Angel" sbottò lui. "Stai scherzando? Perché diavolo lo hai fatto?"

"Mi ha detto che potevo" si difese lei. "È stata una sua idea."

"Ma perché? E anche se te lo ha detto lui, non significa che avresti dovuto farlo" puntualizzò Draco, avvolgendo un braccio intorno alla sua schiena. "Perché ti ha permesso di colpirlo?"

Sapeva che Jon aveva delle strane tecniche (creative, diciamo), per riuscire a far parlare qualcuno come Angel, ma non credeva che le avrebbe permesso di colpirlo.

"Abbiamo fatto un patto, la sua parte dell'accordo era che potevo prenderlo a pugni" spiegò lei. "Gli stava bene, penso gli sia piaciuto."

Farsi prendere a pugni?

"Beh, almeno non lo hai ucciso" sospirò Draco.

"Non ancora" borbottò Angel.

Lui le spinse scherzosamente la spalla. "Vai a vestirti."

"Non ho finito con te" mormorò lei, avvolgendo le braccia intorno alla parte bassa della sua schiena.

"Farai tardi" osservò lui, fingendo di non essere interessato. "Steph ti vuole pronta a mezzogiorno."

"Sopravvivrà se arrivo un paio di minuti in ritardo, il matrimonio non è prima delle tre" osservò Angel. "Sono impegnata a fare qualcosa di molto importante in questo momento."

"Oh veramente?" chiese falsamente. "Cosa c'è di così importante?"

"Baciarti" alzò il viso, tenendo le labbra vicino le sue. "Ne ho bisogno."

Draco spostò il viso indietro per creare un po' di distanza. "No, è una cattiva idea. Poi dovrò legarti e sarai in ritardo."

"Draco, per favore" supplicò Angel, guardando le sue labbra. "Stai zitto e baciami."

È così da ieri sera, molto bisognosa di affetto. Cosa è successo da Jon?

Draco la strinse più forte e chinò il viso in avanti per baciarla.

Fu un bacio veloce e quando lui si allontanò, Angel seguì le sue labbra per baciarlo di nuovo.

"Farai tardi" le ricordò Draco.

"Parla quello che ha le mani sul mio culo."

Draco spalancò leggermente gli occhi, non essendosi neanche accorto di aver fatto scivolare la mano, e la appoggiò nuovamente sulla sua schiena. "Andiamo, è un giorno importante per Stephen. Puoi avermi tutto per te stasera."

"Ma ti voglio adesso" sospirò Angel, facendo scorrere le mani sul suo torso nudo. "Non faremo tardi... abbiamo quindici minuti."

"Dovresti essere da lui tra quindi minuti" puntualizzò Draco, scuotendo la testa. "Dovrai aspettare."

Poi le lanciò un'occhiata sospettosa. "Tu stai temporeggiando."

"Cazzo, si" sbottò Angel, lasciando andare un sospiro teso. "Non voglio andare a quel dannato matrimonio. Non sono brava in quelle cose."

AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora