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|Chapter thirty eight|
"Good for you, you're doin' great out there without me, baby
Like a damn sociopath"

Quando tornarono in camera, Angel era diventata molto silenziosa, non sembrava arrabbiata, solo... tranquilla.

E Draco non era sicuro se fosse un bene o un male.

Sapeva che probabilmente era persa nella sua testa, pensando a tutto quello che le aveva detto e mostrato, ma non pensava che l'avrebbe sconvolta così tanto.

"Angel? Va tutto bene?" chiese preoccupato, sedendosi accanto a lei.

Lei emise un respiro frustrato, poggiando la schiena alla testiera del letto.

"Angel..." mormorò di nuovo. "Cosa c'è che non va?"

Lei continuò a non rispondere e si strofinò gli occhi con le mani, sembrando ancora più irritata.

Draco si limitò a guardarla, sentendo la preoccupazione crescere nel suo stomaco.

"Vorrei essere in grado di dirti quanto ha significato per me quello che hai fatto oggi, come mi hai fatta sentire. Nessuno ha mai fatto niente del genere per me" iniziò Angel, fissando torva le sue mani, prima di guardare lui. Fece una smorfia, riportando lo sguardo sul suo grembo. "Ma non posso, non so come e... ti meriti qualcuno che possa fare una cosa semplice come questa. Hai fatto così tanto per me e io... non posso fare nulla per te."

Draco aggrottò le sopracciglia, girandosi completamente per affrontarla. "Angel, guardami" le disse, e lei, dopo qualche istante, lo fece. "Non ho fatto quello che ho fatto oggi per ottenere qualcosa da te. L'ho fatto perché tu sei importante per me."

Angel continuò a guardarlo intensamente e lui era così stanco che fosse arrabbiata con sé stessa perché non era brava a capire i suoi sentimenti, quegli positivi.

"So che è frustrante non capire qualcosa, ma voglio che sia chiaro che, solo perché non sai come dirmelo, non significa che mi stai deludendo. So che oggi ha significato molto per te, non ho bisogno che tu faccia niente per dimostrarlo."

Angel mantenne un'espressione dura.

"E hai fatto tanto per me senza neanche accorgertene. Magari non sei in grado di dirmi ciò che provi per me a parole, ma me lo dimostri. Quindi non pensare neanche per un istante che non puoi fare niente per me."

Angel emise un profondo sospiro, sembrando ancora più pensierosa, e si morse il labbro inferiore. "Posso chiederti una cosa?" chiese, guardandolo confusa.

"Certo" annuì lui, sperando di essere riuscito a spiegare bene il suo pensiero.

Angel aggrottò le sopracciglia e inclinò la testa di lato. "Perché finisco sempre per voler scopare quando dici cose del genere?"

Draco alzò le sopracciglia, non aspettandosi quella domanda. "Wow, quanto romanticismo" sorrise.

"Dico sul serio, perché succede sempre?" si passò una mano tra i capelli, sembrando confusa. "Dici tutte queste cose incredibili... e io voglio solo fare sesso con te."

Lui le rivolse uno sguardo comprensivo, sapendo che era sinceramente confusa; ma non riusciva a scrollarsi di dosso la sensazione che gli dava sentirla dire quelle cose.

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