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|Chapter Ninety Seven|
"I met you in the dark, you lit me up
You made me feel as though I was enough"

30 Giugno, 1997

I raggi del sole filtrarono dalla finestra, illuminando il viso di Angel, e i suoi occhi assonnati, lentamente, si aprirono.

Draco era rannicchiato dietro di lei e le baciava dolcemente la guancia.

"Buongiorno" mormorò Angel.

"Buongiorno" borbottò lui, con la voce roca dal sonno.

Angel si alzò dal letto, costringendosi a lasciare il calore delle lenzuola, e Draco piagnucolò, nascondendo il viso nel cuscino.

"Angel, ma che-"

"Torno subito" ridacchiò, lanciandogli un occhiata prima di andare in bagno.
Si lavò il viso e i denti, si diede una sistemata ai capelli e tornò da lui.

Draco era sdraiato nello stesso punto in cui lo aveva lasciato. Sembrava così innocente, rannicchiato tra le lenzuola con una lucentezza negli occhi.

Si inginocchiò sul pavimento, proprio davanti alla sua testa, e si sporse in avanti per lasciargli diversi baci sulle guance, sulla fronte e sul naso.

Le rughette scavarono i lati delle labbra di lui e arricciò il naso, mentre una piccola risata riecheggiava nella stanza.

"Non mi sono ancora lavato i denti, a differenza tua" disse piano, quando lei tentò di baciargli le labbra.

"Non mi importa" disse Angel, alzandosi in piedi per poi mettersi a cavalcioni sulle sue gambe.

Lo fece ruotare sulla schiena e intrecciò le dita alle sue, bloccando poi le sue mani accanto alla sua testa.

Sorridendo, si chinò e gli lasciò molti baci sulle labbra, e Draco rise, girando la testa di lato per combatterla.

"Dai, aspetta" mormorò con un sorriso, liberando la sua mano destra per poter raggiungere il comodino. Angel sorrise, capendo cosa stesse cercando, e lo vide tirare fuori una mentina e poi mettersela in bocca.

"Quella era mia" disse Angel, e lui scrollò le spalle.

"Sei un po' energica, oggi" constatò Draco, studiando la sua espressione.

"Tecnicamente, questo sarà l'ultimo giorno brutto brutto" disse lei, alludendo all'attacco di quella sera.

"Si?" ridacchiò lui. "Brutto brutto, hai detto?"

Angel annuì, guardando le loro mani unite insieme, finché la sua voce non attirò la sua attenzione.

"Mi piacciono i tuoi occhi appena sveglia."

Lei gemette e nascose il viso nel suo collo. "Io li odio. Sono gonfi e lucidi e sembra che abbia pianto per ore."

"Ma io li adoro."

"Io no, basta così."

"Perché non vuoi che li veda?" sorrise Draco, continuando a prenderla in giro.

"Draco, smettila" borbottò, mordendoli bruscamente la pelle del collo.

Lui gemette per la sensazione, ridendo. "Nessuno ha mai visto quegli occhietti appena svegli?"

"Quale pensi che sia la risposta?" Angel lasciò andare le sue mani e si mise dritta. "No... evito di guardare le persone in faccia almeno per un ora dopo il mio risveglio" confessò quasi timidamente.

"Sei bellissima, giuro" disse Draco, appoggiando le mani sui suoi fianchi.

"Il giorno in cui mi vedranno in queste condizioni, sfatta, con gli occhi gonfi e lucidi, sarà il giorno in cui accetterò pienamente di aver toccato il fondo" sorrise Angel, inclinando la testa di lato, e nonostante il tono leggero, sembrava seria al riguardo.

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