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|Chapter Sixty six|
"You better run for your life if you can, little girl"

Draco era stato dolce.

Ed Angel era spaventata a morte.

Erano passati due giorni da ciò che era accaduto tra loro, da quando lo aveva lasciato in ginocchio e frustrato.

Si aspettava che gliela avrebbe fatta pagare appena uscita dalla doccia, invece non aveva fatto nulla.

Era stata accolta da Draco che aspettava tranquillamente sul letto, poi si era alzato e si era avvicinato a lei, dandole un tenero bacio sulla fronte, prima di dire: "Spero che tu abbia fatto una bella doccia, piccola, ora vado a farne una io. Ho qualcosa di cui occuparmi."

Angel era rimasta a guardarlo, completamente senza parole, andare verso il bagno e chiudere disinvoltamente la porta.

Fanculo.

Il giorno dopo, andò anche peggio. Poco prima di tornare a Hogwarts, l'attenzione di Angel venne catturata dalla voce di Draco che proveniva dalla stanza di Stephen; stava parlando con lui, ma per qualche motivo, la sua voce era più flebile e incomprensibile rispetto a quella di Draco, come se stesse intenzionalmente alzando il suo tono per farsi sentire.

Non appena aveva sentito le parole "Sì, ascolta, ho bisogno di parlarti delle cose che dici di Angel", era stata tentata di prendersi a schiaffi per assicurarsi che non stesse facendo un sogno lucido.

"So che stai solo scherzando, Steph... Sì, sono consapevole che Angel non abbia un cazzo... No, so che non vuoi, fanculo... Oh mio Dio, mi lasci parlare?!"

Angel aveva fatto qualche passo avanti, cercando di cogliere più dettagli del discorso.

"Non mi piace quando parli di lei, come quando fai commenti sul suo corpo." C'era stato qualche secondo di silenzio, poi Draco aveva ripreso a borbottare ad alta voce. "Mi mette a disagio e un po' mi sconvolge... Tipo, mi dà davvero fastidio. Apprezzerei che la smettessi."

Lo sconvolge? Questo è l'eufemismo del secolo.

"No, so che stavi scherzando... Calmati, smettila di scusarti così tanto... No, non voglio le tue crocchette di pollo."

Draco poi aveva aperto la porta ed era uscito nel corridoio, non prima di aver salutato il ragazzo. "Va bene, Steph. Ci vediamo tra qualche giorno" e appena fu fuori, il suo sguardo era andato dritto sul volto perplesso di Angel. "Ciao, amore, pronta per andare?"

È ubriaco?

Angel gli aveva lanciato uno sguardo sospettoso, guardandolo come se fosse posseduto.

Questo non va bene.

Anche quando erano arrivati a Hogwarts, non aveva smesso un momento di essere affettuoso e amorevole. Ogni volta che si accorgeva che lo fissava, le sorrideva e basta.

Onestamente, questo le era sembrato più pericoloso di un coltello puntato al petto.

Così, aveva deciso di metterlo alla prova, solo per vedere, su una scala da uno a dieci, quanto fosse nei guai con qualsiasi gioco stesse facendo.

Erano finalmente andati a letto e Draco si era rannicchiato dietro di lei, baciandole dolcemente il collo, e le aveva avvolto un braccio intorno alla vita.

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